Isole Canarie

Spagna e Canarie concordano un decreto legge per la ricostruzione di La Palma con sconto IRPF 60%

Il Governo di Spagna e quello delle Canarie hanno concordato l’elaborazione di un decreto-legge per accelerare la ricostruzione di La Palma dopo l’eruzione del Cumbre Vieja. La misura, che punta a velocizzare procedure e indennizzi, prevede uno sconto del 60% sull’IRPF per i residenti e una trasferenza di 100 milioni di euro per il settore agricolo, con convalida attesa in Congresso entro fine anno. Protagonisti del vertice: il ministro Ángel Víctor Torres, il presidente canario Fernando Clavijo, l’assessora Nieves Lady Barreto, il consigliere Mariano Hernández Zapata e il presidente insulare Sergio Rodríguez.

Spagna e Canarie concordano un decreto legge per la ricostruzione di La Palma con sconto IRPF 60%

Accordo su un decreto-legge per la ricostruzione di La Palma

Al termine della commissione mista, il ministro della Politica territoriale e Memoria democratica, Ángel Víctor Torres, ha confermato la scelta della via normativa: in attesa dei pareri del Consiglio di Stato e dell’Avvocatura dello Stato, l’atto approderà in Consiglio dei Ministri nella prima metà di novembre, per poi essere convalidato al Congresso prima di fine anno.

“La certezza che ci chiedevano ce l’hanno da parte del Governo di Spagna. Abbiamo semplicemente bisogno che l’Avvocatura dello Stato ci dica che è urgente e che sussiste la necessità di quel decreto-legge, ma anticipo già che ci incliniamo per quella formula giuridica”.

Torres ha precisato che non si tratterà di un provvedimento omnibus, bensì di un testo specifico per La Palma o, in alternativa, legato a emergenze naturali.

Misure fiscali e indennizzi previsti

La bozza include tre assi principali: una bonifica del 60% sull’IRPF per i residenti dell’isola; una trasferenza statale di 100 milioni di euro per coprire le indennità del comparto agricolo; nuovi strumenti giuridici per snellire le pratiche legate alla ricostruzione di La Palma.

Il ministro ha chiesto unità in Parlamento affinché “se possibile tutti i gruppi politici approvino misure assolutamente giuste per la ricostruzione di un’isola per le conseguenze del vulcano”. Ha anche distinto questo decreto-legge da altre partite negoziate parallelamente tra il presidente delle Canarie, Fernando Clavijo, e la ministra delle Finanze, María Jesús Montero, come i fondi del Posei addizionale, l’attenzione ai minori migranti o le opere idrauliche.

Iter e tempi di approvazione

La tabella di marcia definita in commissione mista fissa due snodi: via libera in Consiglio dei Ministri entro la prima metà di novembre e convalida parlamentare entro la fine dell’anno. Di conseguenza, l’obiettivo operativo è che i fondi inizino a muoversi a ridosso delle festività natalizie.

Torres ha riconosciuto che per l’isola “c’è ancora strada da fare” sul piano economico e sociale, pur evidenziando un aumento demografico di 3.000 abitanti negli ultimi mesi, dato letto come segnale di ripresa.

Sostegno politico e risorse già mobilitate

Il Governo centrale ha quantificato in circa 1.100 milioni di euro le risorse complessive impegnate finora nella ripresa post-eruttiva del Cumbre Vieja: 465 milioni per compensare la perdita della prima casa; 135 milioni destinati a infrastrutture; 53 milioni tramite convenzioni per opere municipali; 40 milioni per la diversificazione energetica.

Dal versante popolare, il consigliere di Transizione ecologica ed Energia, Mariano Hernández Zapata (PP), ha ricordato che il suo partito ha dato “chiarissime prove” di sostegno a La Palma con il voto favorevole a quattro decreti e l’astensione in altri due contenenti temi aggiuntivi. “Vediamo cosa succede da qui alla prima quindicina di novembre, come si approva il decreto e cosa contiene e quello che assicuro è che faremo tutto il possibile affinché, se contiene solo questioni legate all’isola di La Palma, conti anche con il sostegno del Partito Popolare”.

Dare certezze al settore primario

Il presidente del Cabildo, Sergio Rodríguez, ha ringraziato per il “tono costruttivo” del confronto, sottolineando l’urgenza di proseguire con gli appalti in emergenza per la ricostruzione degli immobili e l’aggiornamento dei primi accordi per il ripristino delle infrastrutture, alla luce dell’aumento dei prezzi.

L’ente insulare ha ribadito l’impegno a finanziare il 25% del convenzionato, con circa 23,5 milioni già stanziati. “Ma non abbiamo voluto fermarci lì perché effettivamente conosciamo la realtà del posto”. Rodríguez ha sollecitato allo Stato una revisione “il prima possibile” del secondo accordo, alla luce dello “sforzo straordinario” sostenuto dalla corporazione. “I nostri impegni devono, effettivamente, operare nel dare certezze alle persone che hanno sofferto, e credo che in questo senso il messaggio che è stato trasmesso oggi da tutti in questa Commissione mista abbia come obiettivo, logicamente, offrire quella certezza”.

Moratoria e gestione dei fondi per gli agricoltori

L’assessora regionale alle Amministrazioni pubbliche, Sicurezza e Giustizia, Nieves Lady Barreto, ha insistito sull’opportunità offerta dalla Commissione nel dare un “termine” a un percorso di ascolto. Ha salutato la fissazione delle scadenze per sbloccare i 100 milioni statali ancora pendenti e l’ipotesi di utilizzare anche fondi regionali che al momento “non può, per le regole fiscali”.

Con i due piani di pagamento già in corso – 150 milioni della prima annualità e 50 milioni dalla Regione, cui si aggiungeranno “a breve” i 100 milioni dello Stato – sono state saldate tutte le abitazioni principali, per un totale di 800 immobili. “Questo ha permesso non solo di iniziare a costruire case ma anche che oggi vi siano più di 400 licenze tra concesse e in attesa di concessione per edificare abitazioni; per quanto riguarda i terreni, parliamo di oltre 350 licenze, soprattutto a Los Llanos e Tazacorte”.

In parallelo, l’assessorato competente ha predisposto una possibile moratoria specifica per gli agricoltori, proposta che il Ministero valuterà di includere nel decreto-legge. “Nell’Assessorato, abbiamo pronti 90 milioni di euro in fascicoli di fondi rurali e, una volta che i fondi saranno versati, siamo in grado di notificare fascicoli per oltre 30 milioni di euro. La nostra intenzione è dare priorità in quel primo pacchetto alle licenze già concesse”, ha puntualizzato Barreto, rimarcando che al momento gli agricoltori “non stanno ricevendo compensazioni per la perdita di reddito né stanno potendo seminare”.

Soluzioni a breve termine e semplificazioni

Il presidente canario Fernando Clavijo ha evidenziato un clima di “cordialità, coordinamento e cooperazione” tra amministrazioni e un “quadro migliore” rispetto alla commissione mista di febbraio 2024. “Credo che nella mattinata di oggi quella certezza sia stata trasmessa dal ministro, proprio per poter dare un orizzonte temporale. Primo, avere pronto, intorno alla prima quindicina di novembre, quel decreto-legge e, in secondo luogo, la certezza che quelle risorse arriveranno. In concreto, nella Commissione mista parlavamo di unire tutti gli sforzi per poter, prima di queste festività natalizie, iniziare a effettuare quei versamenti o almeno far arrivare le notifiche”.

Oltre alla riduzione del 60% dell’IRPF e all’inclusione dei 100 milioni pendenti, nel testo potrebbero confluire strumenti giuridici mirati a facilitare, e in tal modo accelerare, l’azione dei Comuni e del Cabildo nell’aggiudicazione e nel recupero delle opere infrastrutturali, a vantaggio dell’intero processo di ricostruzione di La Palma.

In sintesi, l’intesa politico-istituzionale fissa un percorso chiaro: decreto in Consiglio dei Ministri a novembre, convalida in Congresso entro l’anno e attivazione dei pagamenti prima di Natale. Misure fiscali, indennizzi al comparto agricolo e semplificazioni amministrative convergono per dare certezze ai residenti e agli operatori economici, con l’obiettivo di consolidare la ripresa dell’isola e accelerare la ricostruzione di La Palma dopo il Cumbre Vieja.