Nelle Isole Canarie, la neo-costituita Asociación de Trabajadores de la Tierra Canaria (Atratican) denuncia l’espansione delle plaghe nelle Canarie e accusa i governi regionale e centrale di “abbandonare al loro destino” gli agricoltori. Il collettivo collega la crescita delle infestazioni alla proibizione di alcuni prodotti fitosanitari e segnala l’allarme per la filossera rilevata a Tenerife. La situazione, affermano, è “grave e preoccupante”.
Denuncia e richiesta alla Consejería
Atratican, con rappresentanza in La Palma, La Gomera, El Hierro, Tenerife e Gran Canaria, sostiene che i coltivatori siano stati lasciati “indifesi” e sollecita una risposta “contundente” da parte della Consejería de Agricultura. L’associazione parla di uno scenario “grave e preoccupante” e chiede azioni immediate per contenere le nuove minacce fitosanitarie che colpiscono il settore primario delle isole.
Espansione delle plaghe nelle Canarie e divieti fitosanitari
Secondo Atratican, il ritiro di alcuni plaguicidi in applicazione della normativa europea, tra cui il Gazel, ha lasciato gli agricoltori “totalmente disarmati” davanti a parassiti come mosca bianca, cocciniglia e acari. Di conseguenza, le infestazioni si sarebbero intensificate, rendendo più complessa la difesa delle colture e aumentando il rischio di danni su larga scala.
Allarme filossera a Tenerife e controlli
All’aumento dei parassiti si aggiunge la rilevazione della filossera a Tenerife, un insetto che colpisce i vigneti. L’associazione attribuisce questa presenza a carenze nei controlli fitosanitari nei porti e negli aeroporti dell’Arcipelago. Un aspetto rilevante è la necessità, sottolineano, di rafforzare la vigilanza alle frontiere per prevenire nuove introduzioni e contenere i focolai già individuati.
Impatto economico e concorrenza extra ue
Atratican avverte che le conseguenze di questa espansione delle plaghe nelle Canarie potrebbero tradursi in “perdite milionarie” per i produttori. D’altro canto, il collettivo denuncia una “disparità di trattamento” rispetto ai prodotti provenienti da Paesi extracomunitari, che considera un ulteriore svantaggio competitivo per l’agricoltura canaria.
In sintesi, l’associazione chiede misure decise per fermare l’avanzata dei parassiti, dal ripensamento degli strumenti di difesa fitosanitaria al potenziamento dei controlli d’ingresso, segnalando che il settore agricolo delle Canarie si trova esposto a rischi crescenti e a pressioni di mercato esterne.