A Las Palmas de Gran Canaria, un gruppo di lavoratrici autonome denuncia impagos da parte dell’Ayuntamiento de Las Palmas per incarichi svolti nel 2024 per la Concejalía de Igualdad. Le prestazioni riguardavano campagne di prevenzione e attività su temi di parità in ambito scolastico e sociale. Mentre l’ente locale comunica un superávit di 88,8 milioni di euro e investe in grandi eventi come il concerto di Maluma e il carnaval, le professioniste attendono ancora compensi che stimano complessivamente in circa 12.000 euro.
Impatti sugli autonomi e tempi di pagamento
Il nodo centrale, spesso decisivo nel confronto tra lavoro dipendente e attività autonoma, è la certezza dell’incasso. La normativa fissa in 30 giorni il termine per saldare un lavoro svolto; tuttavia, in diversi casi il pagamento non arriva entro la scadenza. Per un dipendente sarebbe inimmaginabile completare il mese e trovarsi senza stipendio e senza spiegazioni: per molte lavoratrici autonome, invece, questa incertezza è realtà.
Secondo le testimonianze raccolte, diverse mujeres che hanno collaborato con la Concejalía de Igualdad nel 2024 non hanno ancora ricevuto quanto dovuto e non risultano previsioni chiare sull’erogazione. Nel frattempo, restano da sostenere spese ricorrenti come la quota da autonome, i trimestrali e altre imposte, oltre ai costi di vita quotidiani.
La posizione della Concejalía de Igualdad
La Concejalía de Igualdad sostiene di non avere sufficiente margen de maniobra per sbloccare i pagamenti. Di conseguenza, le professioniste coinvolte si ritrovano esposte a ritardi e a un quadro di silenzio amministrativo che compromette programmazione e sostenibilità economica delle loro attività.
Priorità di spesa e contesto sociale
Fa discutere il confronto tra i debiti pendenti e alcune voci di spesa del Comune. Nel 2024 l’Ayuntamiento de Las Palmas ha destinato un milione di euro a un concerto di Maluma, mentre per quest’anno è già stato confermato un budget di 8 milioni per il carnaval. Le somme dovute alle lavoratrici – circa 12.000 euro – sono nettamente inferiori a queste cifre.
Il tema si inserisce in un momento sociale delicato: nelle Canarias si stima che circa 225.000 persone vivano con meno di 700 euro al mese. In tale contesto, la gestione delle risorse pubbliche e la puntualità dei pagamenti a chi ha fornito servizi assumono un rilievo particolare.
Il richiamo ai conti pubblici
Dal fronte finanziario, il consigliere con delega a Presidenza, Hacienda, Modernización y Recursos Humanos ha dichiarato: «Abbiamo chiuso l’esercizio 2024 con un risultato di bilancio positivo di 88,8 milioni di euro. Non siamo in deficit né in equilibrio, siamo in avanzo».
Questo dato sul superávit si affianca però a crediti ancora non saldati nei confronti delle professioniste che hanno lavorato per la Concejalía de Igualdad, creando una frizione tra annunci contabili e situazioni concrete di impagos.
Effetti personali e amministrativi
La situazione, descritta dalle interessate come una forma di violenza amministrativa, dura da oltre un anno e incide sul benessere delle lavoratrici. Ansia, incertezza e timore legati all’attesa del denaro che devono incassare si sommano alle obbligazioni fiscali in scadenza e ai costi essenziali, mentre il silenzio amministrativo non aiuta a prevedere tempi e modalità di risoluzione.
In sintesi, restano da liquidare importi contenuti ma decisivi per chi li attende, relativi a servizi effettivamente prestati all’Ayuntamiento de Las Palmas attraverso la Concejalía de Igualdad. Nel frattempo, il Comune rivendica conti in ordine e investimenti culturali rilevanti, mentre le lavoratrici autonome interessate continuano a chiedere chiarezza e il pagamento dovuto.