Al Faro de Maspalomas, simbolo di San Bartolomé de Tirajana in Gran Canaria, il Cabildo de Gran Canaria avvia visite teatralizzate in spagnolo, a cadenza quindicinale. Tre personaggi guideranno il pubblico tra le sale del museo etnografico ospitato all’interno del monumento, offrendo un racconto vivo della memoria dell’isola.
Visite teatralizzate al faro di Maspalomas
L’iniziativa, presentata dalla consigliera insulare di Sviluppo Economico, Industria, Commercio e Artigianato, Minerva Alonso, nasce con il titolo ‘Faro de Maspalomas: Un encuentro con lo tuyo’. È promossa dal Cabildo de Gran Canaria attraverso la Fedac e prevede appuntamenti due volte al mese, in settimane alterne, interattivi e in lingua spagnola.
Lo scopo è valorizzare il Faro de Maspalomas come spazio culturale vivo, unendo divulgazione storica e narrazione scenica per migliorare l’esperienza dei visitatori.
I protagonisti e i personaggi
Le visite teatralizzate sono affidate alla compagnia Ngaro Games SL. In scena compaiono tre figure legate alla storia del faro: Juan de León y Castillo, l’ingegnere che ne ideò e diresse la costruzione, interpretato da Sergio San; Doña Amparo (Eliana Melián), figlia del cantero e moglie del farista; e il “Susurro del Faro”, portato in scena da Saúl Rodríguez.
La visita si chiude con le parole del “Juan” interpretato dall’attore: “Questo faro non illumina solo le navi, illumina anche i ricordi… Che non si spenga mai”.
Un viaggio nella memoria canaria
I tre personaggi seguono un testo creato e documentato da Matías Campos. Il percorso non riguarda solo il Faro de Maspalomas, ma anche le esperienze, la memoria e i ricordi della Gran Canaria di 60 o 70 anni fa, ancora vivi nei numerosi oggetti esposti nel museo etnografico custodito all’interno della storica costruzione di San Bartolomé de Tirajana.
Di conseguenza, ogni tappa diventa un racconto condiviso, in cui le testimonianze materiali dialogano con la drammaturgia e restituiscono al pubblico una prospettiva umana e storica del monumento.
Calendario e modalità di partecipazione
Le visite si svolgono due volte al mese, a settimane alterne, e sono in spagnolo. I posti sono limitati e l’accesso richiede iscrizione preventiva tramite il sito web della Fedac.
Inoltre, trattandosi di un’esperienza interattiva, l’organizzazione consiglia di riservare con anticipo per garantire la partecipazione alla data desiderata.
Il Faro de Maspalomas rafforza così il suo ruolo di riferimento culturale, grazie a un progetto che unisce racconto teatrale, patrimonio materiale e memoria collettiva sotto il coordinamento del Cabildo de Gran Canaria e della Fedac.