A Santa Cruz de Tenerife, per la campagna natalizia di quest’anno saranno attivi solo sei tradizionali chioschi di castagne arrosto, nonostante il Comune avesse messo a disposizione quasi una ventina di ubicazioni. La mancanza di pioggia ha fatto lievitare i costi e, inoltre, si tratta di un mestiere artigianale faticoso con scarso ricambio generazionale.
Numeri e contesto della stagione
Il municipio conterà appena sei chioschi di castagne, a fronte delle numerose postazioni offerte dall’Amministrazione. Secondo gli operatori, l’aumento dei prezzi alla fonte e le condizioni meteorologiche avverse scoraggiano nuove aperture e rendono difficile mantenere l’attività.
Perché i chioschi sono sempre meno
La castañera Petra Pérez, con oltre 15 anni di esperienza nel capoluogo, spiega che si è creato anche un problema con le moto “perché parcheggiano accanto ai chioschi” e aggiunge che la chiamata per richiedere una postazione al Comune “è stata pubblicata tardi”, a metà settembre.
Pérez precisa: “Esistono vari fattori che fanno sì che siamo sempre di meno. Il principale è la natura, perché se non piove, non ci sono castagne. Ottenerle sta diventando difficile. A noi il chilo costa 4 euro ma perché compriamo una tonnellata. Anche i prezzi dei sacchetti sono aumentati e ora 100 buste ci costano 20 euro. D’altra parte, questo è un lavoro molto duro, in cui, persino, ti devi bruciare le mani”.
Lamentele dei clienti e convivenza urbana
Non è semplice neppure affrontare le lamentele sul prezzo del sacchetto. “Noi vendiamo otto castagne per due euro e cercheremo di non far pagare di più quest’anno. Ma la gente deve tenere presente che tutto è aumentato”, afferma. La castañera richiama anche episodi di scarsa educazione civica: alcuni cittadini lasciano le moto accanto ai banchi, “impedendoci di svolgere il nostro lavoro”. “Abbiamo chiesto aiuto al Comune perché prenda misure”.
Ubicazioni confermate
Pérez prevede di iniziare l’attività lunedì 27 ottobre, posizionando il suo chiosco in calle Álvaro Rodríguez López, di fronte al Centro Comercial Meridiano. Residenti e visitatori troveranno castagne arrosto anche in plaza de España (fronte Correos), plaza Santo Domingo (via Imeldo Serís angolo Valentín Sanz), plaza La Paz (avenida Asuncionistas), plaza del Chicharro e in calle Bentagay angolo avenida Luis Celso García Guadalupe, all’esterno del Centro Comercial Carrefour di Añaza.
Le sedi rimaste senza richiesta
Non è arrivata alcuna domanda per le altre postazioni offerte dal Comune di Santa Cruz de Tenerife: plaza de la Alameda (calle Emilio Calzadilla e Callejón Bouza), plaza Weyler (angolo via Imeldo Serís), calle San Sebastián angolo José Hernández Alfonso, avenida Asuncionistas (accanto al Parco Viera y Clavijo), Rambla de Santa Cruz (fronte Plaza de Toros), avenida Príncipes de España (fronte centro di salute), plaza Los Sabandeños, plaza Miguel Velázquez (Corte Inglés), vicino al Muñeco de Nieve, nella rambla centrale di avenida Los Majuelos (fronte Mercadona), sulla carretera de El Sobradillo e nei pressi della Residencia La Candelaria.
Fino a quando si potranno comprare castagne arrosto
L’assessore alle Infrastrutture e al Patrimonio, il nazionalista Javier Rivero, riconosce il calo dei chioschi in città, “ma bisogna anche tenere conto che con questo caldo, l’ultima cosa che viene voglia di fare è accendere un fuoco in strada per arrostire castagne”. I punti autorizzati potranno rimanere attivi fino al 31 gennaio.
Requisiti per i chioschi
Gli esercenti devono rispettare varie condizioni: casette “debitamente dipinte”, smontabili, con superficie massima di quattro metri quadrati, e mantenute “in ogni momento” in perfette condizioni di pulizia. È vietato depositare oggetti all’esterno delle strutture.
In sintesi, la stagione vedrà pochi posti di castagne, concentrati soprattutto nel centro cittadino, con un unico punto ad Añaza, mentre i costi in crescita e il caldo fuori stagione pesano su un’attività tradizionale che fatica a trovare ricambio.