Isole Canarie

Santa Cruz de Tenerife invia consigli di abbigliamento ai consiglieri protesta di Patricia Hernández

A Santa Cruz de Tenerife, il Comune ha inviato ai suoi consiglieri una circolare del protocollo con «alcune linee guida di base» sull’abbigliamento da adottare negli atti istituzionali, chiedendo di evitare magliette e scarpe sportive. La misura ha generato polemica: la portavoce del PSOE, Patricia Hernández, ha protestato presentandosi in Aula con una maglietta bianca, mentre il sindaco José Manuel Bermúdez ha precisato che si tratta solo di raccomandazioni, lasciando libertà di scelta. Il dress code tocca plenarie, inaugurazioni, recezioni, atti religiosi e appuntamenti popolari all’aperto.

Santa Cruz de Tenerife invia consigli di abbigliamento ai consiglieri protesta di Patricia Hernández

Circolare del protocollo comunale

Secondo l’Ayuntamiento, la nota del servizio di protocollo illustra «alcune linee guida di base» sulla tenuta adeguata a ciascun tipo di evento. Per plenary, inaugurazioni, recezioni e altri atti formali, «si raccomanda di indossare un abbigliamento formale», «evitando le magliette, i pantaloncini, gli abiti con spalline e le calzature sportive». L’obiettivo è mantenere un’«immagine istituzionale coerente e curata» e un profilo rappresentativo del ruolo.

Reazione politica in aula

Durante la seduta di venerdì 24 ottobre, la portavoce del PSOE e già sindaca, Patricia Hernández, ha affermato che è la prima volta, nella sua esperienza politica, che le viene detto cosa indossare e, in segno di protesta, ha partecipato con una maglietta bianca.

Il sindaco, il nazionalista José Manuel Bermúdez, ha chiarito che si tratta di una circolare con raccomandazioni: «ognuno è libero di vestirsi come vuole». E ha aggiunto: «Anzi, oggi sono venuto al plenum con scarpe sportive. Il servizio di protocollo deve fare il suo lavoro e per questo ci ha ricordato una serie di linee guida di base, solo questo».

Plenarie inaugurazioni e recezioni

Per gli atti formali come sedute plenarie, inaugurazioni e recezioni, agli uomini si consiglia abito, camicia chiara, cravatta e scarpe classiche; alle donne tailleur, abito oppure blusa con pantaloni o gonna. Se l’evento è dopo le 20:00, l’abito maschile «deve essere scuro», con camicia bianca e scarpe nere.

Indicazioni per atti religiosi

Per gli atti religiosi, come messe e processioni, la circolare suggerisce, «per rispetto dell’ambiente e della tradizione», un abbigliamento «sobrio e discreto», in colori neutri o spenti. Durante le processioni si sconsiglia l’uso di occhiali da sole e accessori vistosi. «Le signore, nel caso di indossare abito o gonna, devono essere al di sotto del ginocchio e le camicette o gli abiti con maniche, evitando le spalline».

Abbigliamento di cerimonia

Per il 3 maggio, il Corpus Christi, il 25 luglio e la Settimana Santa, «si ricorda alle signore, per quanto riguarda il cosiddetto abito di cerimonia, che deve essere un tailleur nero», «consentiti pantaloni, abito o gonna sotto il ginocchio e camicetta a manica lunga o tre quarti nera». Inoltre, è obbligatorio indossare calze velate color carne; il Venerdì Santo devono essere nere.

Eventi popolari all’aperto

Per gli appuntamenti popolari o all’aperto è ammesso un abbigliamento più comodo, purché curato e rappresentativo del ruolo. «Queste raccomandazioni non intendono imporre rigidità, bensì rafforzare la buona immagine del Comune e il rispetto verso l’istituzione e la cittadinanza che rappresentano».

La circolare del protocollo di Santa Cruz de Tenerife punta a uniformare e valorizzare l’immagine istituzionale negli atti ufficiali; la discussione apertasi in Aula ha messo in evidenza il confine tra indicazioni di dress code e libertà personale dei rappresentanti eletti.