Isole Canarie

Fuerteventura, Polizia Nazionale smantella cellula del traffico di migranti sulla rotta atlantica

A Fuerteventura, la Polizia Nazionale ha smantellato la cellula presente in Spagna di una rete criminale internazionale dedicata al traffico di migranti lungo la rotta atlantica tra il Marocco e le Canarie. L’operazione “Náufrago”, condotta dalla Brigata Locale per l’Immigrazione e le Frontiere di Puerto del Rosario, rientra nella strategia nazionale contro l’immigrazione illegale e il crimine organizzato e si è conclusa con l’arresto del presunto capo operativo, 22 anni, accusato di appartenenza a organizzazione criminale, favoreggiamento dell’immigrazione illegale, omicidio, minacce gravi e omissione di soccorso.

Fuerteventura, Polizia Nazionale smantella cellula del traffico di migranti sulla rotta atlantica

L’indagine una rete violenta e gerarchizzata

Le attività investigative, avviate tra giugno e ottobre 2025, sono scaturite dalle dichiarazioni di due migranti che hanno collaborato con la giustizia accettando lo status di testimoni protetti. Le loro deposizioni hanno permesso di individuare un cittadino marocchino residente a Fuerteventura, strettamente collegato con i vertici della rete situati nelle aree marocchine di Tan Tan ed El Aaiún.

Il gruppo smantellato operava in modo stabile e gerarchico, con membri specializzati nella captazione dei migranti, nel trasporto, nella riscossione dei pagamenti e nella logistica, oltre che nel pilotaggio e nel controllo dei movimenti. Per le proprie attività la rete disponeva di fuoristrada, gommoni e armi, elementi che le garantivano la capacità di organizzare simultaneamente più partenze irregolari verso l’arcipelago canario.

Mezzi precari e condotte violente

L’inchiesta ha accertato che i migranti venivano trasportati senza alcuna misura di sicurezza di base, imbarcati senza giubbotti salvagente né equipaggiamento di emergenza e sottoposti a minacce, coercizioni e, in alcuni casi, a aggressioni fisiche.

Uno dei testimoni ha riferito che il principale referente in Spagna avrebbe gettato in mare tre persone durante una traversata, tuttora scomparse. Lo stesso individuo sarebbe stato identificato come il pilota dell’imbarcazione e l’incaricato di esigere i pagamenti dalle vittime.

Collegamenti con indagini precedenti

Questo intervento è direttamente collegato a un’operazione condotta nell’aprile 2025, quando fu arrestato un altro membro di rilievo della rete, anch’egli di nazionalità marocchina e attualmente in custodia cautelare.

Gli accertamenti hanno evidenziato la stretta relazione personale e operativa tra i due, confermandone l’appartenenza a una trama criminale transnazionale dedita in modo sistematico al traffico illecito di persone dal Nord Africa alle Canarie.

Arresto

La fase conclusiva dell’operazione “Náufrago” si è svolta l’8 e il 9 ottobre a Puerto del Rosario, con la cattura del principale responsabile operativo in Spagna, un ventiduenne. A suo carico sono stati ipotizzati i reati di appartenenza a organizzazione criminale, favoreggiamento dell’immigrazione illegale, omicidio, minacce gravi e omissione di soccorso.

Espletati gli atti di polizia giudiziaria, l’arrestato è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, che ne ha disposto la custodia cautelare mentre proseguono le indagini.

Contrasto alle reti di immigrazione illegale

Con questa operazione, la Polizia Nazionale ha disarticolato integralmente la cellula spagnola di una vasta organizzazione criminale transnazionale dedita al traffico di migranti lungo la rotta atlantica verso le Canarie, rafforzando l’impegno nel contrasto alle reti di immigrazione illegale e nella tutela delle vittime.

Organismi internazionali e agenzie pubbliche sottolineano che tali reti criminali mettono gravemente a rischio la vita dei migranti e ostacolano sia l’azione umanitaria sia il controllo delle frontiere in una zona strategica per l’Unione Europea.

La rotta atlantica tra il Marocco e le Canarie è tra le più pericolose e mortali: i migranti affrontano traversate di centinaia di chilometri in condizioni estreme, spesso alla mercé di gruppi criminali che antepongono il profitto alla sicurezza delle persone. Negli ultimi anni la pressione migratoria è cresciuta sensibilmente sull’arcipelago, trasformandolo in un punto critico dell’immigrazione illegale verso l’Europa.

L’operazione ha fermato un nodo operativo chiave della rete e ha prodotto nuovi elementi investigativi sulla struttura transnazionale, mantenendo alta l’attenzione istituzionale sulla rotta atlantica e sui rischi connessi al traffico di migranti.