La Universidad de La Laguna ha annunciato che non autorizzerà l’evento di Vito Quiles previsto il 4 novembre nel suo campus, tappa della tournée “La España combativa” che l’agitatore dell’estrema destra sta portando in diverse località del Paese. Con un comunicato diffuso sui social, l’ULL ha illustrato i motivi della scelta e i limiti del dibattito consentito in ambito accademico.

Decisione dell’ateneo
L’università ha reso nota la propria posizione attraverso una nota ufficiale. Nel testo si legge: “L’Università di La Laguna ha il dovere di tutelare la sicurezza, la convivenza e il regolare svolgimento dell’attività accademica e di ricerca, per cui non autorizza eventi che possano metterli a rischio”.
Impegno su libertà di espressione e quadro legale
Nel comunicato l’ateneo precisa di sostenere il confronto di idee entro i limiti statutari e normativi. “L’istituzione ribadisce il suo impegno con la libertà di espressione e con il dibattito plurale e rispettoso, nel rispetto dei valori statutari e nel contesto accademico e legale delle università pubbliche”.
La nota aggiunge: “Pertanto, questo quadro non può avallare la diffusione di disinformazione né di messaggi contrari ai diritti umani, alla libertà, all’uguaglianza o alla dignità delle persone”. In questo senso, l’ateneo mette in rilievo la tutela della libertà di espressione senza ammettere disinformazione o contenuti che ledano i diritti umani.
Spazi universitari e uso improprio
In relazione alla possibile presenza di Vito Quiles nel campus, l’università rimarca il ruolo dell’istituzione come luogo di sapere e convivenza: “Le università sono spazi di conoscenza e convivenza, e non devono essere strumentalizzate come scenari di confronto o propaganda estranei alla loro missione educativa e scientifica”.
Il contesto della visita
L’incontro non autorizzato rientra nella tournée “La España combativa”, con cui Vito Quiles ha programmato apparizioni in diversi punti del Paese. Di conseguenza, l’Universidad de La Laguna ribadisce che ogni iniziativa nel proprio campus deve rispettare i criteri di sicurezza, convivenza e normale attività accademica.
L’ateneo ha quindi confermato di non concedere l’uso degli spazi universitari per l’evento del 4 novembre, mantenendo il proprio impegno per un dibattito pluralista, conforme ai valori statutari e al quadro legale delle università pubbliche, e contrario a messaggi che contraddicano libertà, uguaglianza e dignità delle persone.




