A Santa Cruz de Tenerife, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un accordo per il recupero dei tre molini a vento nel Suroeste, riconoscendoli come patrimonio storico, culturale ed etnografico del municipio. La mozione, presentata dal PSOE e concordata con CC e PP, prevede risorse, tutele e azioni concrete per la loro valorizzazione.

Accordo unanime per il recupero dei mulini a vento
La consigliera socialista Elena Mateo ha spiegato che l’intesa punta alla redazione di un progetto tecnico per recuperare definitivamente i molini a vento ancora in piedi a Barranco Grande, Llano del Moro e Cuevas Blancas. Si chiede di destinare una dotazione economica nel prossimo bilancio municipale e di avviare uno studio tecnico-giuridico che proponga una delimitazione urbanistica dei manufatti, situati su suoli privati.
Progetto tecnico e tutele patrimoniali
La mozione prevede inoltre la creazione dei necessari meccanismi giuridici e patrimoniali per incorporare queste infrastrutture storiche nel dominio pubblico comunale. In questo modo, il Comune potrà intervenire direttamente sulla loro conservazione e garantire la protezione dei molini a vento come beni di valore per la città.
Passi pianificati e coordinamento istituzionale
Non è la prima volta che l’ente locale sostiene la salvaguardia dei mulini, ma finora ostacoli urbanistici ne avevano impedito l’esecuzione. Con il nuovo accordo si stabiliscono i passaggi da compiere: includerli nella revisione del Piano Generale e sollecitare il Cabildo di Tenerife e il Governo delle Isole Canarie a mantenere la collaborazione con il Comune nell’ambito delle competenze sul patrimonio culturale.
Estensione di Plenilunio e sostegno al commercio
Il Plenum ha sostenuto anche un’altra mozione del PSOE, concordata con il governo locale e Vox, per estendere nelle future edizioni di Plenilunio il raggio della programmazione alle aree commerciali delle Ramblas e a via Ramón y Cajal. L’obiettivo è che le attività di animazione promosse dalla Sociedad de Desarrollo favoriscano anche le attività economiche presenti in quelle zone.
Misure contro i tagli ai servizi essenziali
Il gruppo socialista ha inoltre fatto approvare parte di una mozione per l’adesione al progetto Confía di Endesa, in collaborazione con i Servizi Sociali, oltre ad azioni analoghe con Emmasa, per evitare interruzioni nelle forniture di base alle famiglie in situazione di vulnerabilità. La proposta, difesa da Alana Chinea, ha ricevuto il plauso dell’assessora competente, Charín González, che si è impegnata a studiarla. Nel dibattito, l’assessore ai Servizi Pubblici, Carlos Tarife, ha dichiarato: “a nessun vicino con problemi sociali è stata staccata l’acqua in città”, mentre Charín González ha affermato che “il suo dipartimento concede anche bonus sociali alle famiglie bisognose per far fronte alle spese della luce. Fino allo scorso settembre sono state concesse 376 prestazioni per un valore di 60.000 euro”.
Trasporto per Anaga e linee 946 e 947
Un altro accordo assembleare punta a promuovere, insieme al Cabildo di Tenerife, un sistema di trasporto calibrato sulla domanda dei residenti di Anaga, per garantire un servizio adeguato alle esigenze locali. La mozione, presentata dal PSOE, è stata approvata con un emendamento transattivo del gruppo nazionalista per rafforzare il trasporto durante tutto l’anno e integrare le linee 946 e 947.
Rifiutata la mediazione della Polizia Locale
È stata invece respinta una mozione di Vox per creare un’Unità di Mediazione all’interno della Polizia Locale, destinata a gestire i conflitti di convivenza tra cittadini. L’assessora alla Sicurezza, Gladis de León, ha riconosciuto il valore della proposta ma l’ha definita impraticabile per la carenza di agenti e per il blocco statale al tasso di sostituzione.
L’assemblea cittadina ha definito un percorso per il recupero dei molini a vento del Suroeste, ha ampliato l’orizzonte di Plenilunio verso nuove aree commerciali, ha avviato misure contro i tagli ai servizi essenziali e ha pianificato il potenziamento del trasporto in Anaga, mentre ha bocciato la creazione di un’unità di mediazione nella Polizia Locale.




