Nel comune di San Bartolomé de Tirajana è in fase di definizione un accordo con l’ONG Obra Social de Acogida y Desarrollo per attivare un luogo dedicato all’igiene personale e al lavaggio degli indumenti delle persone senza dimora. Il municipio ha approvato un sostegno di 100.000 euro annui dal 2026 al 2028, a cui si aggiungeranno 20.000 euro all’anno dell’organizzazione, per un intervento diretto e personalizzato su strada. L’iniziativa colma il vuoto lasciato dalla chiusura nel 2023 del centro di Cáritas nel parco di San Fernando e si affianca a un progetto pilota di 24 mesi da 356.000 euro, mentre si stima che il fenomeno coinvolga fino a 300 senzatetto.

Ricerca di uno spazio per l’igiene
Il Comune e l’ONG stanno ultimando incontri e pratiche per individuare un punto di riferimento dove le persone senza dimora possano fare la doccia e lavare i propri vestiti. Si tratta di una priorità condivisa nel programma di assistenza integrale concordato tra le parti, dopo la cessazione, nel 2023, del servizio che Cáritas prestava nel parco di San Fernando.
Esigenze rilevate sul territorio
L’assessorato ai Servizi Sociali, guidato da Dimas Sarmiento, segnala che, nell’ultimo biennio, molte persone che vivono in strada hanno utilizzato i balneari delle spiagge per l’igiene quotidiana. Tuttavia, l’obiettivo è dotare il collettivo di servizi di igiene propri, strutturati e adeguati alle necessità specifiche delle persone senza dimora, riducendo la dipendenza da soluzioni occasionali.
Convenzione e risorse economiche
Nella seduta plenaria di ottobre è stata approvata una subvenzione nominativa pluriennale di 100.000 euro l’anno per il triennio 2026-2028 a favore dell’Obra Social de Acogida y Desarrollo. Tale finanziamento sostiene il futuro convenzionamento con cui l’ente assumerà un intervento diretto e personalizzato sulle persone in condizione di estrema vulnerabilità presenti nello spazio pubblico. Inoltre, l’organizzazione si è impegnata a integrare con una apportazione propria di 20.000 euro annui. Di conseguenza, il programma operativo disporrà di 120.000 euro ogni anno.
Criteri per l’ubicazione e l’uso dello spazio
Il presidente dell’ONG, Jesús García Barriga, indica che si punta a un punto di accesso che non generi disturbo al contesto urbano e che al contempo garantisca comfort, sicurezza e riservatezza per gli utenti. L’infrastruttura sarà concepita per un utilizzo agevole da parte delle persone senza dimora e calibrata sulle esigenze rilevate dagli operatori sociali sul campo.
Alimentazione e intervento itinerante
La mensa sociale che Cáritas offriva tramite Caipsho non rientra, per ora, tra le opzioni considerate, come precisa l’assessorato. In questa fase iniziale si preferirà la distribuzione mobile di aiuti alimentari, con consegne itineranti a beneficio delle persone senza dimora che vivono o pernottano in strada.
Dimensione del fenomeno nel municipio
L’Obra Social ha già svolto un lavoro preliminare di mappatura, individuando i principali insediamenti informali e i relativi bisogni. A supporto, è stato utile anche il report tecnico dei Servizi Sociali, che delinea il profilo di 81 persone seguite dal dipartimento. Ciononostante, la stessa area comunale riconosce che la portata del problema è più ampia e che il senzatetto potrebbe interessare complessivamente circa 300 individui nel territorio.
Progetto pilota aggiuntivo
Parallelamente all’incarico triennale all’ONG, è stato approvato un progetto integrale di intervento, di natura pilota e della durata di 24 mesi, finalizzato a offrire un’assistenza personalizzata, continua e coordinata alle persone senza dimora che vivono o dormono nello spazio pubblico. Il piano necessita di un budget di 356.000 euro, per il quale l’Amministrazione intende attivare il sostegno del Governo e del Cabildo, prevedendo anche in questo caso l’affidamento a un’organizzazione del terzo settore.
Il Comune di San Bartolomé de Tirajana e l’Obra Social de Acogida y Desarrollo stanno quindi strutturando un servizio stabile di igiene per le persone senza dimora, sostenuto da risorse certe (120.000 euro annui tra 2026 e 2028) e da un percorso operativo che comprende assistenza itinerante e un progetto pilota da 356.000 euro. Con una stima di fino a 300 persone senza dimora sul territorio, l’obiettivo è garantire interventi mirati, continui e coordinati per rispondere a bisogni essenziali oggi privi di una sede dedicata.




