Il caso di omicidio avvenuto ad Arrecife, che ha scosso la comunità locale, ha visto la Sezione Seconda della Corte Provinciale di Las Palmas emettere la sentenza nei confronti di Rubén H. M. Condannato a dieci anni di carcere, l’uomo è ritenuto colpevole dell’omicidio di un uomo avvenuto in un fumadero nel marzo 2022. Il processo ha rivelato dettagli inquietanti e ha evidenziato la dinamica di un evento tragico che ha portato alla morte della vittima. Le notizie sul processo hanno generato un ampio dibattito sia a livello giuridico che sociale.
I dettagli della sentenza
La Corte Provinciale ha inflitto a Rubén H. M. una pena di dieci anni di prigione per omicidio, oltre a una serie di sanzioni accessorie. È stata prevista l’inabilitazione totale dell’imputato, che non potrà esercitare professioni o attività pubbliche durante il periodo di pena. Allo stesso tempo, Rubén H. M. dovrà affrontare una multa di sei mesi, con un importo di cinque euro al giorno, per un reato di danni in grado di consumazione. In aggiunta, la Corte lo ha obbligato a risarcire i fratelli della vittima con un indennizzo pari a 120.000 euro per danno morale, oltre a 565 euro per danni materiali. La sentenza prevede anche un controllo della libertà vigilata della durata massima di dieci anni dopo la liberazione.
Questa condanna è il risultato di un’analisi approfondita degli eventi occorsi nella notte del 1 marzo 2022, quando, intorno alle 21.30, Rubén H. M. si è introdotto nell’abitazione dei fratelli Ventura forzando la porta d’ingresso, mentre Souffiane D. rimaneva in auto. La Corte ha stabilito che, durante una violenta discussione, Rubén H. M. ha colpito la vittima con un coltello, infliggendole una ferita mortale che ha provocato un’emorragia che ha condotto alla morte.
La dinamica del crimine
Secondo la ricostruzione dei fatti emersa durante il processo, la situazione è degenerata rapidamente quella sera. Rubén H. M., una volta entrato nella casa dei fratelli Ventura, ha avviato una discussione che ha portato all’aggressione. Con un colpo preciso e letale al lato sinistro del torace, ha penetrato il polmone e il pericardio della vittima, rappresentando un’azione letale e deliberata. Gli esperti medico-legali hanno confermato che tale ferita ha causato immediatamente uno shock emorragico, trascinando la vittima in una morte rapida e inesorabile.
L’accusa per Souffiane D. non ha trovato prove sufficienti per dimostrare la sua partecipazione diretta al delitto. Non vi erano elementi certi per attestare che egli fosse entrato in casa con un coltello o che avesse assistito attivamente al momento dell’aggressione. Di conseguenza, la Corte ha deciso di assolvere Souffiane D. da tutte le accuse.
Il svolgimento del processo
Il processo ha avuto luogo tra il 4 e il 10 ottobre 2024 presso il Palazzo di Giustizia di Las Palmas de Gran Canaria, dove un Giurì ha esaminato attentamente le prove presentate. L’accusa aveva richiesto una pena di 15 anni di reclusione per entrambi gli imputati, imputando loro omicidio, danni e minacce. La posizione dell’accusa era chiara: volevano la massima giustizia possibile per i tre fratelli della vittima, richiedendo un indennizzo di 120.000 euro.
Il dibattito in aula ha messo in luce non solo le dinamiche del crimine, ma anche il contesto sociale e culturale in cui si è verificato, evidenziando come episodi di violenza possano frantumare le comunità e i legami familiari. La condanna di Rubén H. M. rappresenta un passo verso la giustizia per la famiglia della vittima, ma solleva anche interrogativi su come prevenire simili tragedie in futuro.
La sentenza attende di essere pubblicata formalmente nel registro, chiudendo così un capitolo doloroso per la comunità di Arrecife.