Una nuova importante iniziativa per la scienza e la tecnologia si sta sviluppando a Gran Canaria, dove è stata ufficializzata la firma di un contratto tra l’Istituto Geografico Nazionale e l’azienda Seranco, SAU. Questo progetto prevede la costruzione di una stazione di geodesia spaziale e astronomia a Temisas, nel comune di Agüímes. La stazione sarà dotata di un radiotelescopio VLBI, progettato per monitorare i cambiamenti climatici a livello globale.
Gli obiettivi del progetto di geodesia spaziale
Il progetto, recentemente approvato e finanziato, mira a istituire quattro stazioni geodésiche fondamentali. Oltre a quella che verrà creata a Gran Canaria, sono già in funzione una stazione a Yebes, nella provincia di Guadalajara, e altre due nelle isole Azzorre. La stazione di Gran Canaria sarà la prima del suo genere sull’isola, ed è stata annunciata nel corso del 2023, con l’aggiudicazione avvenuta durante l’estate di quest’anno.
Queste stazioni avranno tutte un radiotelescopio con un diametro di 13,2 metri, progettato secondo le specifiche del progetto VGOS . Esse saranno dotate anche di strumenti geodetici e geofisici che permetteranno di raccogliere dati preziosi.
Dettagli della realizzazione della stazione a Temisas
L’aggiudicazione dei lavori alla società Seranco è stata formalizzata per un importo di 5,8 milioni di euro. La nuova infrastruttura scientifica diventerà parte della rete di radiotelescopi RAEGE, che raggruppa 40 stazioni dislocate in tutto il pianeta. La costruzione del centro avverrà su un terreno di proprietà del Cabildo di Gran Canaria, situato a Temisas.
Le nuove stazioni sono state progettate per essere distribuite strategicamente su diverse placche tettoniche. I dati raccolti da queste strutture consentiranno di condurre studi astronomici, geodinamici e spaziali su scala globale, contribuendo a una rete internazionale come quella proposta da VGOS.
Rilevanza degli studi geodetici per la scienza
Le informazioni che verranno ottenute tramite questi studi offriranno una comprensione approfondita dell’impatto che vari fenomeni naturali hanno sul nostro pianeta. Tra questi si annoverano la deriva continentale delle placche tettoniche, le variazioni nell’asse di rotazione della Terra, la modifica della durata del giorno e altri fattori come le maree terrestri.
Oltre a queste analisi, le stazioni permetteranno di stabilire i sistemi di riferimento terrestre e celeste. Il primo è fondamentale per le ricerche cartografiche, topografiche e per la navigazione sulla superficie terrestre, sia via terra, mare o aria. Il secondo, invece, è cruciale per le agenzie spaziali e per gli operatori dei satelliti, necessari per la navigazione spaziale e il monitoraggio dei satelliti artificiali in orbita attorno alla Terra.