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Contenzioso sull’accesso al velatorio: Mémora intrappolata nella polemica con il Comune di La Laguna

Il contenzioso tra la compagnia funeraria Mémora e il Comune di La Laguna si intensifica, con l’azienda che richiede permessi per l’accesso al velatorio, mentre i residenti difendono lo spazio pubblico.

La questione riguardante l’accesso dei veicoli al velatorio della Esclavitud del Santísimo Cristo di La Laguna si arricchisce di un nuovo capitolo. La compagnia di servizi funerari Mémora ha recentemente presentato un ricorso contro la decisione del Comune, che ha negato la licenza necessaria per consentire il passaggio di auto durante le operazioni funebri. Questo contenzioso, che si protrae dal 2019, coinvolge diversi soggetti e ha suscitato un acceso dibattito tra le autorità locali e i residenti, mettendo in luce le diverse esigenze della comunità.

Contenzioso sull'accesso al velatorio: Mémora intrappolata nella polemica con il Comune di La Laguna

Il conflitto che dura dal 2019

Il conflitto sull’accesso al velatorio di Mémora ha radici profonde. La questione è esplosa nel 2019, quando l’azienda ha iniziato a manifestare interesse per l’uso dello spazio come luogo di funerali. Da un lato c’è Mémora, che ha inaugurato ufficialmente il proprio velatorio nel marzo del 2023 dopo aver investito circa 2,6 milioni di euro. Dall’altro, ci sono i residenti, rappresentati dall’Associazione dei Vicini del Casco Histórico di La Laguna, che da anni si oppongono all’utilizzo del luogo per questo fine, sollevando preoccupazioni riguardo al rispetto dello spazio pubblico. Infine, c’è il Comune di La Laguna, che ha imposto diverse restrizioni nel corso dell’ultimo anno per impedire l’accesso dei veicoli all’area, rivendicando la necessità di preservare l’utilizzo pubblico della piazza del Cristo.

L’inaugurazione del velatorio e le prime contestazioni

Il 29 marzo 2023 segna una data importante per Mémora, che ha inaugurato il velatorio con una cerimonia che ha attirato l’attenzione dei media e dei residenti. Tuttavia, l’apertura ha immediatamente sollevato controversie, poiché i residenti hanno protestato, affermando che la società non ha informato adeguatamente il Comune riguardo all’occupazione dello spazio pubblico durante l’evento. Questo episodio ha portato a una serie di confronti tra l’azienda e i vicini; ad ogni transito di un’auto funebre attraverso la piazza, le contestazioni si sono intensificate, con accuse di violazione delle normative sul traffico pedonale. Tra i critici c’è anche l’ex tenente di sindaco Rubens Ascanio, che ha sostenuto la necessità di preservare l’accesso pubblico alla piazza.

Le misure adottate dal Comune

La situazione ha raggiunto un punto critico nel novembre 2023, quando il Comune ha deciso di adottare misure drastiche per limitare l’accesso al velatorio. Sono stati collocati grandi vasi ornamentali nella piazza, creando ostacoli fisici per i veicoli funebri. Questa azione riflette la determinazione dell’amministrazione comunale nel difendere l’utilizzo pubblico dello spazio, segnando un chiaro segnale che la questione non sarebbe stata presa alla leggera.

La richiesta di permesso e la risposta dell’amministrazione

In risposta alle difficoltà operative riscontrate nell’accesso fisico al velatorio, Mémora ha chiesto un permesso di transito, noto come “vado”, che consentirebbe il passaggio di veicoli a motore in aree normalmente dedicate ai pedoni. Senza questa autorizzazione, l’azienda ha dovuto affrontare situazioni complicate, trasportando i feretri a mano, una pratica che ha dimostrato essere inefficiente e poco dignitosa per le famiglie in lutto. Tuttavia, nonostante le istanze presentate, il Comune ha mantenuto la sua posizione, negando la richiesta e obbligando Mémora a cercare ulteriori vie legali per risolvere la questione.

Mémora ha quindi intrapreso un percorso di ricorso che non solo mira a ottenere l’autorizzazione necessaria per il transito, ma anche a chiarire la propria posizione legale rispetto all’utilizzo di un’area pubblica in un contesto sensibile come quello dei servizi funebri. La situazione rimane tesa, con i residenti che continuano a contrapporsi a qualsiasi forma di occupazione di spazi pubblici da parte di veicoli a motore.