Isole Canarie

Morto un detenuto a Las Palmas II: un incidente segnalato in assenza di medici

La morte di un detenuto al Centro Penitenciario Las Palmas II solleva preoccupazioni sulla carenza di personale sanitario e l’inadeguata gestione delle emergenze nelle prigioni canarie, richiedendo riforme urgenti.

Il 19 novembre 2024, la morte di un detenuto presso il Centro Penitenciario Las Palmas II ha scosso l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sulla gestione sanitaria all’interno delle prigioni canarie. Claudio P. A., questo il nome del recluso, sarebbe deceduto a causa di un’ostruzione delle vie aeree avvenuta durante il pasto serale, in un momento in cui il personale sanitario del penitenziario era gravemente ridotto. L’assenza di personale medico qualificato ha suscitato polemiche e una richiesta di urgentissime riforme nel sistema sanitario penitenziario delle Canarie.

Morto un detenuto a Las Palmas II: un incidente segnalato in assenza di medici

Dettagli sul caso dell’ostruzione alimentare

L’episodio fatale si è verificato durante la cena nella infermeria del Centro Penitenciario Las Palmas II, situato a Juan Grande. Stando a quanto riportato, il detenuto soffriva di problemi di deglutizione e necessitava di una dieta specifica, con alimenti opportunamente triturati. Tuttavia, la cena che gli è stata servita non rispettava le sue esigenze dietetiche, il che ha causato l’ostruzione alimentare.

Quando sono stati contattati i soccorsi, erano presenti solamente due tecnici di assistenza sanitaria senza alcun medico. Il personale, pur avendo conoscenze di base di pronto soccorso, non era in grado di eseguire manovre avanzate come una tracheotomia, necessaria in tali situazioni critiche. I tentativi di soccorso da parte degli altri detenuti, addetti alla assistenza in infermeria, si sono rivelati infruttuosi e il recluso non è riuscito a sopravvivere.

Critiche alla dotazione sanitaria nelle carceri

Questo tragico incidente accende i riflettori sulla grave mancanza di personale sanitario all’interno delle carceri canarie. Le strutture penitenziarie, come Las Palmas II, non riescono a garantire livelli adeguati di assistenza medica. Secondo i dipendenti del centro, in passato era routine che i medici visitassero settimanalmente i moduli carcerari, ma questa prassi è stata oramai abbandonata a causa della carenza di personale. Questa riduzione nella disponibilità di assistenza médica sta creando un grave problema per la gestione delle emergenze e l’amministrazione delle cure necessarie per i detenuti.

Richieste di riforma da parte delle autorità

La questione della mancanza di personale sanitario e delle condizioni nelle carceri delle Canarie ha attirato l’attenzione anche a livello politico. Cristina Valido, portavoce di Coalizione Canaria nel Congresso dei Deputati, ha espresso la necessità urgente di migliorare e ampliare le risorse assistenziali nelle istituzioni penitenziarie dell’arcipelago. Ha sottolineato che il Ministero dell’Interno deve prendere misure immediate per potenziare le dotazioni di medici e infermieri, evidenziando come la carenza di specialisti stia generando «situazioni di pericolo» all’interno dei centri di detenzione.

Durante il suo intervento, Valido ha evidenziato anche le difficoltà causate dalla posizione insulare delle Canarie, che complicano ulteriormente l’accesso a servizi sanitari e di emergenza. Oltre a chiedere miglioramenti nella assistenza sanitaria, ha sollevato questioni relative alla sicurezza lavorativa del personale, alla salute mentale dei detenuti e all’accesso a risorse fondamentali per la vita in carcere. La situazione attuale, secondo Valido, non compromette solo la qualità della vita dei detenuti, ma mette a rischio anche la sicurezza e la funzionalità delle istituzioni penitenziarie stesse.