Isole Canarie

La mancanza di controllo negli acquisti di materiali sanitari durante la pandemia: le rivelazioni di Francisco Valentín Tortosa

L’audizione di Francisco Valentín Tortosa rivela gravi lacune nella gestione degli approvvigionamenti sanitari durante la pandemia, evidenziando mancanza di comunicazione e irregolarità negli acquisti di materiali protettivi.

Nel corso di un’importante audizione, Francisco Valentín Tortosa, tecnico del servizio di Prevenzione della Consejería de Sanidad, ha fornito indicazioni significative riguardo alla gestione degli approvvigionamenti di materiali sanitari durante la pandemia di Covid-19. Il suo intervento ha messo in luce gravi lacune nella comunicazione e nei controlli interni relativi all’acquisto di mascherine e dispositivi di protezione individuale.

La mancanza di controllo negli acquisti di materiali sanitari durante la pandemia: le rivelazioni di Francisco Valentín Tortosa

La mancanza di feedback tra i reparti

Durante la sua audizione di lunedì, Tortosa ha rivelato che non c’era un adeguato scambio di informazioni tra il suo dipartimento e quello delle Risorse Economiche. “Non c’era feedback tra il mio dipartimento e Risorse Economiche,” ha dichiarato, riconoscendo di non essere a conoscenza se vi siano stati lotti di materiali che non soddisfacessero i requisiti richiesti o che non abbiano passato i controlli del suo ambito. Questa mancanza di coordinamento ha sollevato preoccupazioni circa l’efficacia della gestione degli approvvigionamenti durante un periodo critico, in cui la necessità di materiali sanitari era estremamente alta.

Tortosa ha sottolineato come, specialmente nei primi mesi della pandemia, la priorità fosse accumulare materiale senza considerare a fondo la sua qualità. Questa strategia ha portato a scelte rischiose, inclusa l’acquisizione di beni da mercati esterni all’Unione Europea senza le necessarie verifiche. Solo in un secondo momento, dopo il rinvenimento di prodotti falsificati o inadeguati, sono state attuate misure più severe, come l’invio di lotti sospetti a laboratori specializzati per verifiche dettagliate.

Firmare sotto pressione: le ammissioni di Tortosa

Uno degli aspetti più sorprendenti emersi dall’audizione è stata l’ammissione da parte di Tortosa circa il suo coinvolgimento nella firma di un rapporto relativo a un modello di mascherine che destava particolari dubbi. Secondo quanto riferito, ha firmato il documento insieme ad altri tre colleghi sotto la pressione delle Risorse Economiche, suggerendo che fosse un metodo per evitare ulteriori interrogatori. “È molto probabile che abbiano pensato: se firmiamo tutti, non ci interrogheranno di nuovo,” ha spiegato.

Questa rivelazione ha accresciuto le tensioni all’interno della commissione, rendendo il dibattito sempre più politico. I deputati Vidina Espino, del Gruppo Nazionalista, e Carlos Ester, del Partito Popolare, hanno sottolineato l’importanza della commissione per chiarire eventuali irregolarità negli acquisti e nella gestione delle forniture.

Tensioni politiche e insinuazioni di irregolarità

Le affermazioni di Ester hanno fatto eco a preoccupazioni più ampie riguardo a una presunta rete di malversazioni all’interno del governo centrale. D’altra parte, Miguel Ángel Pérez del Pino, del Partito Socialista, ha criticato quelli che considera “tentativi di ostacolare l’inchiesta,” evidenziando che le Isole Canarie hanno registrato il tasso di mortalità più basso durante la pandemia, indicativo di una gestione diversa rispetto ad altre regioni.

La partecipazione di Tortosa all’audizione ha sollevato domande anche sul suo effettivo coinvolgimento nei processi di acquisto, con Esther González di Nueva Canarias che ha messo in dubbio la rilevanza della sua audizione, affermando che non fosse direttamente legato alle contrattazioni per le mascherine. Questi scambi hanno messo in evidenza le divisioni politiche, creando un clima di sfiducia e conflitto rispetto alla gestione dell’emergenza sanitaria e agli approvvigionamenti effettuati nel periodo critico.

L’udienza rappresenta così un passaggio cruciale nel tentativo di fare luce sulle problematiche emerse durante la pandemia, evidenziando difetti di gestione e il bisogno di miglioramenti nei processi di approvvigionamento pubblico.