Isole Canarie

La critica alle omissioni nel programma Salvados sulla gestione dell’emergenza vulcanica a La Palma

Le associazioni di cittadini di La Palma criticano il programma “Salvados” per mancanza di rigore e trasparenza nella gestione dell’emergenza vulcanica, denunciando omissioni e distorsioni delle testimonianze.

Diverse associazioni di cittadini colpiti dal vulcano di La Palma hanno alzato la voce contro il programma “Salvados” di La Sexta, trasmesso il 24 novembre 2024, a causa di quel che definiscono una “mancanza di rigore professionale“. Accusano il programma di non aver saputo rappresentare la verità dei fatti riguardo alla gestione dell’emergenza vulcanica e la conseguente situazione della popolazione locale.

La critica alle omissioni nel programma Salvados sulla gestione dell'emergenza vulcanica a La Palma

Le accuse di mancanza di rigore professionale

Le associazioni coinvolte hanno espresso pubblicamente la loro “delusione e un forte malessere” per il contenuto del programma “Salvados“. In un comunicato, hanno affermato che il programma ha presentato le affermazioni del delegato del governo, Anselmo Pestana, senza alcuna verifica, nonostante l’ampia documentazione fornita riguardo ai gravi errori nella gestione dell’emergenza, tra cui la controversa decisione di non evacuare la popolazione a rischio prima dell’eruzione. Inoltre, lamentano la mancanza di trasparenza, poiché non sono stati divulgati i verbali e le registrazioni dei comitati scientifici coinvolti nel Piano di Emergenza Vulcanica .

In particolare, il programma condotto dal giornalista Fernando González ha omesso e distorto testimonianze significative, facendo apparire le pubbliche amministrazioni come se avessero gestito correttamente la crisi e ascoltato i bisogni dei cittadini, il che, secondo le associazioni, non corrisponde alla realtà. Tra i punti sottolineati c’è l’esclusione di Francisco Rodríguez Pulido, presidente dell’associazione Tierra Bonita, dalla versione finale del programma, nonostante l’associazione avesse già sporto denuncia penale per la mancata evacuazione e avesse pianificato di proseguire la sua lotta per ottenere giustizia.

Contraddizioni tra le dichiarazioni degli esperti

Le associazioni esprimono particolare indignazione per le affermazioni di Anselmo Pestana, il quale ha dichiarato che gli scienziati gli avevano comunicato che l’eruzione del vulcano avrebbe potuto richiedere “settimane o addirittura mesi” per manifestarsi. Questo ha giustificato la decisione di non attivare il semaforo arancione di allerta, ma i cittadini sostengono che ciò contraddice le prove presentate a “Salvados“, che dimostrano al contrario che il rischio era reale e imminente.

Suscita inoltre perplessità la dichiarazione del direttore dell’INVOLCAN, Nemesio Pérez, il quale ha sostenuto nel programma che l’eruzione ha colto di sorpresa la comunità scientifica, in contrasto con quanto affermato dal portavoce dello stesso istituto appena un giorno dopo l’eruzione, quando aveva avvertito che il vulcano stava per eruttare. Anche i testimoni, come un fotografo di National Geographic, che era stato avvertito di prepararsi per l’eruzione, confermano che le scoperte scientifiche indicavano chiaramente l’imminenza della crisi vulcanica.

Il nodo delle indennità e delle risorse economiche

Le associazioni hanno poi criticato le affermazioni di Anselmo Pestana sui fondi federali, asserendo che “gran parte dei 100 milioni di euro stanziati dal governo centrale sono già stati distribuiti“. Sottolineano che molte delle persone colpite e che hanno perso le loro abitazioni non hanno ricevuto alcun sostegno adeguato per riparse dalla situazione. Le testimonianze indicano che gli aiuti arrivano a passo lento e in modo disuguale, “rivittimizzando” i cittadini già provati dall’emergenza. Sottolineano che diversi residenti non hanno ricevuto alcun supporto economico sufficiente per riprendersi.

Inoltre, non viene data attenzione alla gestione dei gas vulcanici nelle aree di Puerto Naos e La Bombilla. Anche qui, la mancanza di informazione ha portato a una rappresentazione fuorviante delle reali condizioni di vita in queste zone, tralasciando le complesse dinamiche sociali e le esigenze quotidiane degli abitanti colpiti dall’eruzione. Le associazioni chiedono che vengano evidenziate le difficoltà economiche attuali, il termine della moratoria sui debiti e l’incertezza riguardo alle misure di protezione per i lavoratori e le aziende superstiti.

Richiesta di maggiore responsabilità e trasparenza

Per finire, le associazioni mettono in evidenza che l’ex presidente del Cabildo, Mariano Hernández Zapata, e l’attuale Cabildo non hanno partecipato al programma “Salvados“, nonostante i loro inviti. Questo silenzio è visto come un segno di disinteresse verso i cittadini e la loro situazione. Chiedono quindi una riflessione approfondita sulla gestione dell’emergenza e più trasparenza sui processi di risarcimento.

Le associazioni di La Palma hanno chiesto formalmente alla produzione di “Salvados” di tornare sull’isola per un’inchiesta più precisa e onesta, al fine di recuperare un briciolo di credibilità perduta nei confronti di chi ha dovuto affrontare le conseguenze devastanti dell’eruzione vulcanica.