Isole Canarie

Canarie chiedono al Governo un piano d’emergenza per accelerare i trasferimenti di minori migranti

Il Governo delle Canarie chiede all’Esecutivo spagnolo un piano di choc con più fondi, personale e mezzi per accelerare la derivazione dei minori migranti dai centri dell’arcipelago, dove persiste il sovraffollamento e il ritmo delle uscite è stato definito “insufficiente”. La richiesta riguarda anche i richiedenti asilo e i minori da ricollocare in base alla riforma della legge sull’immigrazione, con l’obiettivo di alleggerire la pressione sul sistema di accoglienza.

Canarie chiedono al Governo un piano d'emergenza per accelerare i trasferimenti di minori migranti

Richiesta di un piano straordinario

Il portavoce dell’Esecutivo regionale, Alfonso Cabello, in conferenza stampa ha avvertito che la situazione va “peggiorando”, tanto tra i richiedenti asilo quanto tra i minori da trasferire secondo la riforma della normativa sugli stranieri. Di conseguenza, l’arcipelago sollecita al Governo centrale un intervento urgente per accelerare la derivazione dei minori migranti e garantire condizioni adeguate nei centri.

Potenziamento dei servizi e supporto giudiziario

Per fare la sua parte, il Governo canario rafforzerà l’area del Benessere Sociale con altri 24 lavoratori, che si aggiungono ai 39 già incorporati nella prima fase. Inoltre, la Consejería de Presidencia y Justicia ha attivato quattro ulteriori unità a supporto della Fiscalía Superior de Canarias per i fascicoli di accertamento dell’età.

Cabello ha spiegato che l’Esecutivo regionale “mobilita tutte le risorse economiche, umane e materiali per dare priorità e trattare i fascicoli” ed esige che lo Stato faccia altrettanto. “Facciamo tutto il possibile e non il resto delle parti, lo Stato non sta rispettando”, ha dichiarato.

Pressione sui centri e richiami allo Stato

Il portavoce ha aggiunto che il Governo canario ha la coscienza tranquilla e ha informato il Tribunale Supremo di ogni passo compiuto, per cui “poco più si può chiedere” all’arcipelago. La situazione è stata definita “disperata”, con alcuni centri che superano i 300 minori.

“Non sentiamo la stessa tensione nel Governo per invertire la situazione”, ha affermato Cabello. Ha poi lamentato che l’Esecutivo centrale “inganna in modo sistematico” le isole, con il rischio che “la maggior parte dei minori compirà 18 anni e non vedrà riconosciuti i propri diritti”.

Derivazioni ai sensi dell’articolo 35

Per quanto riguarda i trasferimenti previsti dall’articolo 35 della legge sugli stranieri, dal 29 agosto sono state effettuate solo 3 derivazioni su 41 programmate; nel frattempo, tre giovani hanno già raggiunto la maggiore età. In totale, 4.700 minori restano ancora nell’arcipelago. “Le Canarie sono disposte a continuare ad assumere una quota solidale, ma tra questo e il fatto che ne escano solo tre…”, ha osservato Cabello.

Asilo e tempi per il mandato del tribunale

Sul fronte dei richiedenti asilo, verso la Penisola sono state disposte 182 derivazioni, 21 in più rispetto alla settimana precedente. Secondo Cabello, al ritmo attuale occorreranno 13 mesi e due settimane per ottemperare al mandato del Tribunale Supremo, poiché restano 764 minori in attesa di trasferimento e altri 400 nuovi arrivati da giugno, per un totale di 1.164 richiedenti asilo.

Il Governo delle Canarie intensifica dunque il proprio impegno con nuovo personale e supporto tecnico, mentre chiede allo Stato un piano di choc per accelerare la derivazione dei minori migranti. I dati mostrano una pressione elevata nei centri e un ritmo di trasferimenti che, senza un intervento rapido, non consentirà di rispettare nei tempi il mandato giudiziario.