Isole Canarie

Guardia Civil smantella rete di furti nei bagagli all’aeroporto Tenerife Sur oltre 3 milioni rubati

La Guardia Civil ha portato a termine la terza fase dell’operazione BORO-TF, smantellando un presunto gruppo criminale responsabile di furti nei bagagli registrati all’aeroporto di Tenerife Sud. In totale, sono 95 le persone arrestate o indagate e il valore dei beni sottratti ammonta a 3.091.784 euro, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti.

Guardia Civil smantella rete di furti nei bagagli all’aeroporto Tenerife Sur oltre 3 milioni rubati

Terza fase dell’operazione BORO-TF e numeri chiave

Nell’ultima tranche dell’operazione, gli investigatori hanno consolidato gli elementi probatori che attribuiscono alla rete la sottrazione sistematica di effetti personali da bagagli in stiva. Le attività hanno coinvolto sia presunti autori materiali sia presunti intermediari, con l’obiettivo di arginare i furti in valigia che interessavano l’aeroporto di Tenerife Sud e le rotte internazionali maggiormente trafficate.

Origine dell’indagine e analisi dei voli

L’inchiesta ha preso avvio nel 2022 con l’operazione “ORETEL”. Da allora sono stati esaminati oltre 1.100 voli internazionali, individuando 330 furti su bagagli registrati. Più di 200 segnalazioni sono state presentate direttamente alle compagnie aeree da passeggeri, in gran parte stranieri residenti all’estero. Di conseguenza, gli investigatori hanno tracciato una mappa delle tratte e dei turni di lavoro con maggior incidenza dei reati.

Tracce economiche: compro oro e vendite online

In una prima fase, sono state ispezionate 27 gioiellerie tipo “compro oro” e diverse piattaforme di vendita online, verificando 840 operazioni di ricettazione per un valore di circa 1,9 milioni di euro. Successivamente, le perquisizioni in abitazioni e in armadietti del personale aeroportuale hanno portato al recupero di gioielli, orologi, telefoni, consolle, denaro contante e persino un’auto di alta gamma.

Modus operandi del gruppo criminale

Nella seconda e terza fase, l’analisi di 25 telefoni cellulari in uso ai principali indagati ha consentito di estrarre e studiare 1.762 GB di dati. Un aspetto rilevante è la vendita degli oggetti rubati all’interno di cerchie di colleghi, familiari e conoscenti, con la capacità di evadere anche ordini specifici per determinati beni. Inoltre, in alcuni casi i lotti comprendevano anche la documentazione personale delle vittime, nel tentativo di ostacolare la tracciabilità degli effetti. In una conversazione intercettata si fa riferimento al furto di una valigia contenente almeno 100.000 euro in banconote da 500.

Arresti e indagati tra personale aeroportuale

In questa ultima fase sono state fermate o sottoposte a indagine 56 persone, tra cui dipendenti di compagnie aeree e addetti all’handling operativi negli scali di Tenerife Sud e Tenerife Nord, oltre a loro familiari o presunti intermediari. D’altro canto, la rete avrebbe sfruttato posizioni con accesso privilegiato ai flussi dei bagagli registrati, facilitando l’estrazione degli oggetti di valore.

Unità coinvolte e impatto sul trasporto aereo

L’attività è stata coordinata dalla Unità di Analisi di Investigazione Fiscale e Frontiere (UDAIFF) dell’aeroporto di Tenerife Sud, con il supporto della USECIC e della Policía Judicial. Con la chiusura dell’operazione BORO-TF, la Guardia Civil ritiene di aver eradicato un gruppo criminale senza precedenti nel settore del trasporto aereo internazionale, riducendo l’incidenza dei furti nei bagagli e ripristinando maggiore sicurezza operativa negli scali interessati.

In sintesi, l’indagine avviata nel 2022 ha portato all’identificazione di 95 coinvolti, alla ricostruzione di 330 episodi di furto su bagagli registrati e al sequestro di beni per un valore complessivo superiore a 3 milioni di euro. Le tre fasi hanno messo in luce un sistema organizzato, capace di immettere sul mercato nero merce rubata per milioni, ora neutralizzato grazie all’azione della Guardia Civil negli aeroporti di Tenerife.