La Fondazione Juan Negrín ha intitolato la propria biblioteca di storia contemporanea a José Miguel Pérez García durante una cerimonia a Las Palmas de Gran Canaria, nel quartiere di Vegueta, alla quale la famiglia ha donato circa mille volumi del suo fondo personale. L’evento, molto partecipato, ha celebrato il ruolo di Pérez nel recupero della figura di Juan Negrín López, il leader della Spagna democratica durante la Guerra civile, e ha rafforzato il posizionamento della nuova Biblioteca José Miguel Pérez García come riferimento per gli studi di storia contemporanea.

Cerimonia e nuova denominazione
Lo svelamento della targa con il nome di José Miguel Pérez García è stato il momento culminante di un atto carico di emozione con cui la Fondazione Juan Negrín ha riconosciuto il contributo decisivo di Pérez nel sottrarre all’oblio il dottor Juan Negrín López, presidente del governo della Repubblica nei momenti più cruenti della guerra e simbolo della resistenza della Spagna democratica al fascismo.
Una donazione che rafforza il fondo
La famiglia ha donato alla Fondazione circa mille libri della collezione personale del cattedratico, scomparso nel novembre del 2024. I volumi si aggiungono al patrimonio già esistente e consolidano la Biblioteca José Miguel Pérez García come polo di riferimento nell’ambito della storia contemporanea.
Un atto di gratitudine alla sede di Vegueta
Il presidente della FJN, José Medina Jiménez, ha annunciato la decisione del Consiglio del Patronato sulla nuova denominazione del fondo bibliografico, dando il benvenuto ai presenti nella sede della Fondazione a Las Palmas de Gran Canaria. Ha sottolineato che si trattava di un atto pubblico di gratitudine.
Interventi e testimonianze
Con il cortile della sede gremito e alla presenza dei figli di Pérez —Daniel, Juan José e Leila Pérez Estévez— e della vedova, Julia Rodríguez Zaragoza, è stato ripercorso il legame tra José Miguel Pérez, Juan Negrín e la Fondazione, con il supporto di ritagli di stampa, fotografie e immagini televisive. Sono intervenuti amici e collaboratori come il rettore della ULPGC, Lluis Serra, e la consigliera insulare di Cultura, Guacimara Medina, visibilmente commossi.
La voce della famiglia Pérez
Parlando a nome della famiglia dell’ex vicepresidente del Governo delle Canarie, Leila Pérez Estévez ha affermato che l’omaggio «gli avrebbe suscitato un’emozione speciale», così come il fatto che «i suoi amati libri trovino qui una nuova casa e facciano parte di quel lascito documentale».
La figlia ha ricordato che suo padre era «storico prima che politico» e che ammirava Negrín «non solo per le sue doti di statista e il sacrificio, ma per la sua integrità morale e il suo impegno con la scienza e la libertà».
«Per lui, la storia non era solo una professione, ma una passione, un modo di intendere la vita e di impegnarsi con il proprio tempo», ha aggiunto, scherzando sul fatto che probabilmente i suoi libri saranno ora «più in ordine» nella loro nuova collocazione.
Ha ricordato inoltre il celebre motto di Negrín: «Resistere è vincere».
«Questa frase riassume anche la sua stessa vita. Perché per mio padre, resistere significava rimanere fedele ai principi, anche quando soffiavano venti contrari. Significava non arrendersi di fronte all’ingiustizia e continuare a credere nella forza dell’educazione, della memoria e del pensiero critico».
Riconoscimenti istituzionali
A nome del Cabildo, depositario del lascito Negrín, è intervenuto anche il vicepresidente primo, Augusto Hidalgo, che ha ripercorso alcuni momenti chiave della traiettoria di Pérez alla guida della corporazione insulare (2007-2011). La ULPGC, «la seconda casa di José Miguel Pérez», è stata rappresentata oltre che dal rettore anche da colleghi di lunga data, tra cui i professori Nicolás Díaz Chico, José Mangas, Emma Pérez-Chacón e il dottor Pedro Betancor.
Il messaggio del ministro
Il ministro della Politica Territoriale e Memoria Democratica, il canario Ángel Víctor Torres, impossibilitato a partecipare, ha inviato un videomessaggio in cui ha ricordato «la tremenda passione» con cui Pérez difese la restituzione della tessera del PSOE a Negrín durante il 37º Congresso Federale del partito, nell’ottobre 2009.
«Ho imparato moltissimo da José Miguel Pérez e lo porterò sempre con me», ha affermato Torres, sottolineando che «il Governo di Spagna (di cui faccio parte) sarà sempre al fianco della Fondazione Juan Negrín e di ciò che rappresentò Juan Negrín, e anche delle persone insostituibili», in riferimento a Pérez García.
Un impegno pionieristico per Juan Negrín
La difesa della riabilitazione di Juan Negrín López, espulso dal PSOE nel 1946 insieme ad altri 35 militanti, è stata una delle grandi contribuzioni di José Miguel Pérez al lavoro di recupero della figura dello statista canario.
La traiettoria di José Miguel Pérez García
José Miguel Pérez García (1957-2024) promosse la valorizzazione del lascito Negrín nella sua triplice veste di storico, cattedratico universitario e dirigente politico.
Dal 1996 —anno in cui promosse e coordinò una delle prime biografie su una figura che la dittatura aveva relegato all’oblio e alla diffamazione— fino all’ideazione della mostra «Vivir sanos y felices», inaugurata quest’anno e ancora aperta nella sede di Vegueta, nessun avanzamento della Fondazione Juan Negrín è stato estraneo al suo impulso.
Da presidente del Cabildo, da vicepresidente e assessore all’Istruzione del Governo delle Canarie e da cattedratico della ULPGC, ebbe un ruolo essenziale nella decisione di trasferire l’Archivio Negrín a Gran Canaria, nella dotazione della sede attuale della Fondazione e nella riabilitazione della figura dello statista. Ha inoltre diretto la Cátedra Juan Negrín dell’ULPGC sin dalla sua creazione.
Una data simbolica per la biblioteca
La Biblioteca José Miguel Pérez García della Fondazione Juan Negrín è stata battezzata il 23 ottobre, Giornata delle Biblioteche in Spagna, istituita in memoria della distruzione della biblioteca di Sarajevo avvenuta nel 1992 durante la guerra dei Balcani.
L’intitolazione della biblioteca, la donazione dei volumi e le testimonianze istituzionali e accademiche consolidano il legame tra la Fondazione Juan Negrín e l’eredità intellettuale di José Miguel Pérez García, rafforzando a Las Palmas de Gran Canaria un centro cruciale per la storia contemporanea e la tutela della memoria democratica.




