Isole Canarie

Ad Arona, Tenerife, Walter Fabián Espósito vive in camper con 4 euro al giorno e attende un sussidio

Walter Fabián Espósito, 62 anni, argentino con passaporto spagnolo, vive in una autocaravan a Tenerife, parcheggiata a Playa de Las Américas, nel Comune di Arona. Sopravvive con pochi euro raccolti per strada, in attesa di un possibile sostegno del Governo delle Canarie. Tra problemi di salute e una quotidianità precaria, racconta cosa significhi vivere in camper affidandosi alla solidarietà e a piccoli gesti di aiuto.

Ad Arona, Tenerife, Walter Fabián Espósito vive in camper con 4 euro al giorno e attende un sussidio

Vita quotidiana con 4 euro al supermercato

La telefonata lo sorprende all’Hiperdino, dove sta cercando di far bastare i quattro euro ricevuti quella mattina dalla carità di chi passa per la strada. Mentre risponde, si sente la sua voce al banco: “Mi metta, per favore, 90 centesimi di formaggio”. Pochi istanti dopo scherza con la commessa: “Mi ha messo 93 centesimi, oggi non ci si può fidare di nessuno”.

Argentino arrivato a Tenerife nel 1996, continua a fare la spesa con attenzione: oltre al formaggio, due salsicce, un panino e un po’ di ghiaccio per la sua ghiacciaia da spiaggia. All’uscita dalla cassa, sorride: “Che bello! Ho fatto la mia spesina e mi sono avanzati 50 centesimi”.

Attesa di un sostegno istituzionale

Le sue speranze sono rivolte a un’“aiuto” che, secondo gli uffici, potrebbe arrivare a fine mese dopo due anni senza percepire alcuna paga. “Mi dicono che, in teoria, è già accettata”, sospira, pur sapendo che pesa ancora un debito accumulato nel tempo.

Salute e limiti attuali

Da tre anni non può più lavorare come aiuto cuoco in un hotel di Los Cristianos a causa di un cancro al colon che oggi tiene “mezzo sotto controllo”: “manca un esame per cantare vittoria”.

Le difficoltà fisiche restano evidenti. “Mi stanco molto e ho mal di testa”, sottolinea. Le ultime analisi hanno segnalato “qualcosa di strano” alla prostata, un dubbio che spera di chiarire presto con un secondo esame.

La casa su ruote a Playa de Las Américas

Con l’indennità ricevuta quando ha smesso di lavorare ha comprato una autocaravan “di quarta o quinta mano”, diventata la sua casa dal 2022. Ha rischiato di perderla quando, un paio d’anni fa, si è incendiato il frigorifero.

Il veicolo è parcheggiato nel piazzale di Hospiten, vicino al deposito di gru di Playa de Las Américas. Lì gestisce la solitudine, talvolta con le lacrime agli occhi, ma non perde un filo di ironia durante il racconto.

Solidarietà e piccoli aiuti

Espósito è censito nella sua autocaravan con documenti spagnoli e confessa di non sapere sempre dove trovi la forza per andare avanti. Ammette che la famiglia non c’è e che gli amici svaniscono quando “non hai più il caffè per invitarli”. Eppure ringrazia chi lo aiuta in strada, chi si avvicina fino alla sua casa su ruote (talvolta anche con un piccolo bonifico) e “quanto si comporta bene la Polizia Locale di Arona”.

Ogni giorno lava i panni e si fa una doccia con acqua fredda, “perché sono un maniaco della pulizia”. La sua unica piccola ambizione, dice, è mettere da parte i 250 euro necessari per una frigo trivalente: un conoscente “che si comporta molto bene” glielo ha proposto e gli permetterebbe di conservare il cibo più a lungo.

Prospettive e desideri

Nel maggio 2024 aveva raccontato la sua storia con un atteggiamento combattivo: nonostante tutto, spiegava di svegliarsi ogni mattina con un sorriso e di voler “continuare a vivere”. Oggi la percezione è cambiata: “Voglio lavorare a tutti i costi”, assicura. Ma gli anni di precarietà e l’assenza di prospettive presentano il conto. Arriva persino a dire che, se potesse esprimere un desiderio, vorrebbe addormentarsi e non doversi più risvegliare.

Alla fine della conversazione, esprime nuovamente gratitudine: “Quando passerai di qui, ti invito a bere dell’acqua, è quello che posso offrirti. Per il caffè bisogna aspettare”.

Riepilogo dei fatti principali

Walter Fabián Espósito, 62 anni, vive in una autocaravan a Tenerife e si mantiene con pochi euro raccolti per strada. Attende un aiuto del Governo delle Canarie che potrebbe sbloccarsi a breve, dopo due anni senza entrate. Ha lasciato il lavoro tre anni fa per un cancro al colon, oggi parzialmente sotto controllo, mentre approfondisce nuovi esami alla prostata. La sua “casa su ruote”, acquistata con l’indennità, è parcheggiata a Playa de Las Américas. Tra dignità e difficoltà, fa affidamento sulla solidarietà dei cittadini e sui piccoli gesti che gli consentono di vivere in camper giorno per giorno.