Isole Canarie

Aena non esenterà gli aeroporti delle Canarie dall’aumento del 6,5% delle tasse aeree da marzo 2026

Nelle Isole Canarie, Aena ha confermato che gli aeroporti delle Canarie applicheranno un aumento del 6,5% delle tasse aeroportuali a partire da marzo 2026. La società statale lo ha comunicato con una lettera inviata all’Assessorato alle Opere Pubbliche, mentre il Ministero dei Trasporti guidato da Óscar Puente «ha risposto con il silenzio». Nel Parlamento regionale, il consejero Pablo Rodríguez ha ribadito la richiesta di dare attuazione allo articolo 161 dello Statuto di Autonomia, che attribuisce alla comunità autonomia una partecipazione nelle decisioni strategiche del settore aeroportuale.

Aena non esenterà gli aeroporti delle Canarie dall’aumento del 6,5% delle tasse aeree da marzo 2026

La decisione di Aena

Secondo il Governo canario, la comunicazione di Aena esclude qualsiasi esenzione per gli scali insulari dall’incremento delle tariffe aeroportuali. «Non è stata una risposta favorevole e non risponde a quanto abbiamo posto», ha ammesso Pablo Rodríguez durante la sua comparsa in aula, insistendo sulla necessità di coinvolgere le istituzioni canarie nelle scelte che incidono sulla connettività delle isole.

Una sedia statutaria

Rodríguez ha insistito sulla legittimità della richiesta: «Non stiamo chiedendo una sedia per fare un favore a qualcuno, ma che si rispetti il nostro fuero, lo Statuto approvato nel 2018». Ha poi aggiunto che è «elementare» riconoscere la specificità insulare, perché gli aeroporti, oltre al turismo, «sono l’unica alternativa di connessione che abbiamo noi canari, nella grande maggioranza delle occasioni», sia tra isole sia con la terraferma.

Partecipazione alle politiche di connettività

Il consejero ha collegato la rivendicazione allo articolo 161 e al quadro dello Statuto di Autonomia, sottolineando la dimensione strategica del trasporto aereo per l’arcipelago. «Vogliamo essere protagonisti di una delle politiche più strategiche di questo arcipelago, la connettività e la mobilità, come riconosce e tutela il nostro Statuto di Autonomia», ha affermato. Di conseguenza, l’Esecutivo regionale chiede di partecipare alle decisioni che riguardano l’adeguamento degli oneri e la pianificazione del sistema aeroportuale.

Profitti di Aena e critica di CC

Nel dibattito parlamentare, il deputato di Coalición Canaria, Jonathan Fumero, autore dell’interrogazione sullo stato dei contatti con Aena, ha ricordato che la società ha registrato un «utile record» di quasi 2 miliardi nel 2024. Nonostante ciò, ha denunciato che l’azienda «se ne infischia» dello Statuto di Autonomia, come se i canari «fossero minorenni in permanenza».

Resta quindi confermata la scelta di Aena di applicare l’aumento del 6,5% delle tasse aeroportuali da marzo 2026 negli aeroporti delle Canarie, a fronte del silenzio del Ministero dei Trasporti. Il Governo regionale, per voce di Pablo Rodríguez, reclama il rispetto dello articolo 161 e un ruolo attivo nelle decisioni del settore, ritenute cruciali per la connettività e la mobilità dell’arcipelago.