TEA Tenerife Espacio de las Artes presenta Néstor reencontrado, la prima grande mostra antologica realizzata a Tenerife sull’artista grancanario Néstor Martín-Fernández de la Torre (Las Palmas de Gran Canaria, 1887-1938). Curata da Juan Vicente Aliaga, l’esposizione inaugura venerdì alle 18.00 e riunisce oltre 200 opere tra dipinti, disegni, sculture, libri, documenti, fotografie, fonogrammi e materiali d’archivio, offrendo una visione completa di un autore decisivo per la cultura visiva canaria del primo terzo del Novecento.

Presentazione e protagonisti
I dettagli di Néstor reencontrado sono stati illustrati dal consigliere per la Cultura e i Musei di Tenerife, José Carlos Acha; dall’assessore alla Cultura del Comune di Las Palmas de Gran Canaria, Josué Íñiguez; dalla vicedirettrice artistica del Museo Reina Sofía, Amanda de la Garza; dal direttore artistico del TEA Tenerife Espacio de las Artes, Sergio Rubira, e dallo stesso Juan Vicente Aliaga.
Orari e attività
Sabato, alle 12.00, Juan Vicente Aliaga terrà una conferenza sulle linee principali del progetto espositivo. Néstor reencontrado si può visitare con ingresso gratuito fino al 1° marzo 2026, dal martedì alla domenica e nei festivi, dalle 10.00 alle 20.00.
Organizzazione e catalogo
La rassegna è organizzata da TEA Tenerife Espacio de las Artes, in collaborazione con il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía e il Museo Néstor di Las Palmas de Gran Canaria. È accompagnata da un catalogo che amplia i contenuti con testi del curatore e di diversi specialisti.
Nove sezioni e linguaggi dell’artista
Aliaga ha spiegato che il progetto si articola in nove sezioni che indagano linguaggi e periodi differenti dell’artista: dai primi saggi simbolisti al modernismo, dal muralismo alla scenografia, fino al design. «Uno degli aspetti fondamentali del suo percorso -indicò- consiste in quanto fu trasgressivo nel rappresentare la figura umana, dove decide di mescolare elementi maschili e femminili, che coesistono nello stesso corpo. All’epoca fu qualcosa di totalmente innovativo che pochissimi osarono fare, e coloro che lo fecero lo nascondevano».
Conciliare opposti
Il curatore ha sottolineato che Néstor Martín-Fernández de la Torre si è anticipato «a ciò che percepiamo nel XXI secolo, questo superamento del binarismo di genere, un tentativo di non essere soggetti esclusivamente a ciò che è visto come maschile o femminile, come elementi opposti». «Questo ha a che vedere anche con il fatto che egli era, oltre che omosessuale, massone, e una delle finalità della massoneria è il superamento dei contrari e la ricerca della felicità attraverso tale superamento», ha aggiunto Aliaga, rimarcando che l’opera dell’artista è fondamentale per comprendere la rivalutazione della cultura canaria.
Radici e sguardo sull’arcipelago
«È vero che si circondò dell’élite della borghesia barcellonese, madrilena, parigina e di altri luoghi, ma pensava sempre alla sua isola e all’Arcipelago -argomentò-, e riteneva che fosse necessario valorizzare le culture tradizionali da una nuova prospettiva».
Opere in evidenza
Tra i lavori riuniti in Néstor reencontrado spicca Dama austriaca (1909), non esposta pubblicamente nelle Isole da quasi un secolo, accanto a opere dei principali cicli, come El Poema del Mar, avviato nel 1913, e ai ritratti giovanili.
Provenienze e prestiti
La maggior parte delle opere proviene dal Museo Néstor, ma anche da altre istituzioni, tra cui TEA, il Museu Nacional d’Art de Catalunya, l’Archivo de Fotografía Histórica de Canarias, la Biblioteca Fundación Juan March, la Casa-Museo Tomás Morales e il Museo Canario, oltre a prestiti di collezionisti privati.
Quadro complessivo
Con oltre 200 opere, una struttura in nove sezioni e la collaborazione tra TEA Tenerife Espacio de las Artes, Museo Reina Sofía e Museo Néstor, Néstor reencontrado offre la prima grande antologica tinerfena dedicata a Néstor Martín-Fernández de la Torre, accessibile gratuitamente fino al 1° marzo 2026 con un ampio programma di mediazione e approfondimento.




