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Archiviazione della causa contro San Ginés e Calatayud per la concorsuale di Inalsa

Il giudice archivia l’inchiesta su Pedro San Ginés e Ignacio Calatayud, ritenendo legittime le loro azioni per la difesa di Inalsa, ma restano interrogativi su pagamenti e responsabilità economiche.

Il caso relativo all’ex presidente del Cabildo, Pedro San Ginés, e all’avvocato Ignacio Calatayud, coinvolti nella difesa degli interessi di Inalsa durante la fase concorsuale, ha subito una significativa evoluzione. Il magistrato Ricardo Fiestras, a capo del Giudice di Istruzione 4 di Arrecife, ha decretato l’archiviazione dell’inchiesta, considerandola priva di fondamento. Tale decisione si inserisce in un contesto giuridico complesso, che ha visto il coinvolgimento di varie figure e istituzioni.

Archiviazione della causa contro San Ginés e Calatayud per la concorsuale di Inalsa

Il procedimento di San Ginés e la sua legalità

La decisione di archiviare il caso è stata presa dopo un accurato esame della condotta di Pedro San Ginés durante il suo incarico. Nel suo ruolo di presidente del Cabildo, San Ginés aveva contattato l’avvocato Ignacio Calatayud per fornire assistenza legale a Inalsa. Il magistrato Fiestras ha dichiarato che questa procedura era conforme alle normative vigenti.

Il 15 novembre, il giudice ha reso pubblico l’atto di archiviazione, firmato dopo che il caso era stato restituito dal Tribunale Supremo nel mese di aprile. Questo rimando era avvenuto in seguito al fatto che San Ginés ricopriva la carica di senatore, il che ha comportato una necessaria rivalutazione delle accuse. Nella sua sentenza, il magistrato ha evidenziato non solo la regolarità dell’operato di San Ginés, ma ha anche esonerato da qualsiasi responsabilità penale gli altri soggetti coinvolti nel caso, come Juana Fernández de las Heras, Pedro Martín, Matías Hernández, Pablo de la Vega e Juan Luis Ceballos.

Inoltre, è stata menzionata la società mercantile Adelfas 24, sotto la direzione dell’ex segretario di Arrecife, Felipe Fernández Camero. La sentenza si propone di ripristinare le garanzie legali degli accusati, autorizzando la restituzione di beni sequestrati e l’alzamento di qualsiasi embargo sui loro conti bancari.

Le motivazioni alla base dell’archiviazione

Il magistrato Fiestras ha motivato la propria decisione facendo riferimento all’assenza di prove sufficienti per sostenere l’accusa di responsabilità penale a carico degli indagati. L’atto di archiviazione sottolinea che il preventivo per gli onorari nella fase comune del concorso di Inalsa era stato controllato e approvato dall’amministrazione concorsuale, accettando così un pagamento di circa 86.000 euro.

Questa precisazione è fondamentale poiché contestualizza l’operato di San Ginés e Calatayud all’interno di un quadro normativo che giustifica le loro azioni come legittime e trasparenti. Infatti, la decisione di procedere con tali contratti legali è stata ritenuta non solo valida, ma anche necessaria per la salvaguardia degli interessi di Inalsa in una fase critica della sua gestione.

Pagamenti e responsabilità in sospeso

Nonostante l’archiviazione del caso, restano in discussione alcune questioni di natura economica. I pagamenti effettuati da Inalsa e dal Consorzio Insulare dell’Acqua non sono stati saldati, creando interrogativi sulla trasparenza finanziaria delle operazioni in corso. Il documento menziona che ci sono stati pagamenti da parte di entità che hanno perso cause legali, sebbene i loro importi specifici non siano stati quantificati.

L’indagine si è concentrata su presunti reati, tra cui frode amministrativa e appropriazione indebita. Sono stati condotti raid domiciliari significativi e si sono imposti sequestri, insieme ad altre misure restrittive. Questo contesto evidenzia la complessità della situazione legale in cui si trovano gli ex funzionari e le entità coinvolte, mettendo in luce la necessità di vigilanza e chiarezza nei processi amministrativi pubblici.

Nel complesso, la chiusura del caso segna un passo importante per San Ginés e Calatayud, ma solleva interrogativi sulle responsabilità economiche e sull’effettivo corretto funzionamento delle amministrazioni coinvolte, a garanzia di trasparenza e legalità nei procedimenti pubblici.