Isole Canarie

Arrestato il piromane responsabile di oltre 40 incendi di cassonetti a Santa Cruz di Tenerife

Arrestato un sospetto piromane dopo aver incendiato oltre quaranta cassonetti a Santa Cruz di Tenerife e La Laguna in sole quarantotto ore; il Comune prevede azioni legali severe.

Una recente operazione di polizia ha portato all’arresto di un sospetto piromane che ha incendiato più di quaranta cassonetti nei comuni di Santa Cruz di Tenerife e La Laguna in un breve lasso di tempo di appena quarantotto ore. Gli incendi, avvenuti tra il 17 e il 18 ottobre, hanno allarmato le autorità locali, che hanno avviato un’indagine meticolosa per individuare il responsabile. Sabato sera, durante le operazioni di monitoraggio, la polizia è riuscita a cogliere l’aggressore in flagrante, portando così a un’immediata azione legale.

Arrestato il piromane responsabile di oltre 40 incendi di cassonetti a Santa Cruz di Tenerife

La posizione del Comune di Santa Cruz

Il sindaco di Santa Cruz di Tenerife, José Manuel Bermúdez, ha dichiarato che il Comune intende perseguire legalmente il sospettato. Secondo Bermúdez, il numero elevato di cassonetti incendiati giustifica un’azione legale che potrebbe andare oltre il semplice danno civile, potendo assumere anche connotazioni penali. “Esistono implicazioni che trascendono la responsabilità amministrativa,” ha affermato, evidenziando i possibili danni non soltanto ai cassonetti, ma anche a veicoli parcheggiati nelle vicinanze e, potenzialmente, a case e alberi situati nei pressi delle aree colpite.

Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza di agire in modo deciso per tutelare la sicurezza dei cittadini, mostrando una particolare preoccupazione per i rischi indesiderati che tali atti incendiari possono comportare. Le parole di Bermúdez riflettono l’intensità della situazione e il bisogno di una risposta efficace da parte delle autorità.

L’operazione di polizia

Bermúdez ha condiviso anche alcuni dettagli sull’operazione che ha portato all’arresto del piromane. Ha dichiarato che è “triste” che si sia resa necessaria l’attivazione di un gruppo operativo dedicato, formato principalmente dalla Polizia Locale, in collaborazione con il servizio pubblico che gestisce i rifiuti. Si è trattato di un’operazione complessa, che ha richiesto l’uso di agenti in borghese e droni per monitorare le aree più colpite.

Questioni di sicurezza pubblica hanno spinto le autorità a lanciare un appello ai cittadini per fornire informazioni utili. Grazie alla collaborazione di diversi gruppi operativi della Polizia Locale e all’analisi delle immagini delle telecamere, è stato possibile identificare il sospetto. Dopo un attento lavoro di sorveglianza, la polizia è riuscita a coglierlo sul fatto, facilitando così il suo arresto immediato e la successiva consegna alle autorità giudiziarie.

Proseguimento delle indagini

Il sindaco ha inoltre chiarito che le indagini non si fermeranno qui e che l’operazione continuerà a essere attiva. “Spero che non sia solo un soggetto, ma che sia il lavoro di più persone, e quindi continuiamo con il nostro operato,” ha dichiarato. Si evidenzia la determinazione delle autorità nell’assicurarsi che ogni potenziale autore di questi atti venga portato di fronte alla giustizia.

Bermúdez ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per l’impegno dei vari gruppi coinvolti nell’operazione, inclusi la Polizia Locale e i dirigenti della sicurezza e dei servizi pubblici, che hanno lavorato in sinergia per risolvere un caso che si è rivelato complicato. “Identificare un individuo è difficile, dato che gli incendi avvengono frequentemente a ore notturne,” ha concluso, lasciando intendere che la sfida non è ancora finita, ma il lavoro svolto finora ha dato risultati promettenti.