Isole Canarie

Aumento dell’assenteismo in Canaria: report di Randstad sul secondo trimestre del 2024

L’assenteismo lavorativo nelle Isole Canarie ha raggiunto l’8,3% nel secondo trimestre del 2024, con un aumento significativo rispetto al trimestre precedente e impatti economici preoccupanti a livello nazionale.

Secondo i dati più recenti collocati all’interno del rapporto stilato da Randstad, le Isole Canarie hanno registrato un incremento significativo della percentuale di assenteismo lavorativo, arrivando all’8,3% nel secondo trimestre del 2024, ovvero un aumento di un decimale rispetto al trimestre precedente. Il rapporto, che si basa su statistiche fornite dall’Istituto Nazionale di Statistica , mostra che l’assenteismo per incapacità temporanea nelle Canarie è aumentato di tre decimali, assestandosi al 7,2%.

Aumento dell'assenteismo in Canaria: report di Randstad sul secondo trimestre del 2024

Tendenze dell’assenteismo a livello nazionale

A livello nazionale, la percentuale di assenteismo ha toccato il 6,6% delle ore accordate, evidenziando così un leggero aumento rispetto alla chiusura del 2023. Per quanto riguarda l’assenteismo dovuto a malattia, la cifra ha raggiunto il 5,2%, con un incremento di due decimali rispetto al periodo precedente. Questi dati indicano che, mediamente, 1,44 milioni di lavoratori non si sono presentati quotidianamente ai loro posti di lavoro in tutta la Spagna, di cui 1,13 milioni erano ufficialmente in malattia. È interessante notare che il 21,4% degli impiegati assenti, pari a circa 308.000 persone, non ha fornito alcuna giustificazione per la propria assenza.

Settori più colpiti dall’assenteismo

L’analisi del rapporto evidenzia che il settore industriale è quello che presenta il tasso di assenteismo più elevato, con un valore pari al 7,1%. Questo settore è seguito dai servizi, che registrano un 6,7%, e dalla costruzione, che chiude con un 5,2%. All’interno di questo contesto, le aree particolarmente colpite dall’assenteismo includono le attività legate ai giochi d’azzardo e l’industria del tabacco, entrambe al 11,3%. Anche le attività postali e dei servizi di corriere sono gravate da un alto tasso di assenteismo, fissato all’11,1%, così come i servizi di manutenzione degli edifici e di giardinaggio, che si attestano anch’essi sull’11%.

Dall’altra parte della medaglia, ci sono settori che evidenziano tassi di assenteismo decisamente più contenuti. Le attività relative all’impiego mostrano solo il 2,5%, seguite dai servizi legali e contabili con il 3,3% e dal settore ingegneria e architettura, che raggiunge il 3,5%.

Implicazioni economiche e produttività

Il contesto attuale mette in evidenza l’urgenza di adottare misure efficaci, sia nelle Canarie che a livello nazionale, per contenere l’assenteismo lavorativo, il cui impatto economico e sulle dinamiche produttive delle aziende resta notevole. La constatazione che una parte significativa della forza lavoro si assenta ingiustificatamente dai propri posti di lavoro pone interrogativi sulla salute e benessere dei lavoratori, oltre a sollevare questioni riguardanti le politiche da attuare per incentivare la presenza e migliorare le condizioni lavorative.

Riconoscendo quello che è un fenomeno in crescita, le aziende, in collaborazione con le autorità locali e nazionali, potrebbero valutare strategie per affrontare questa problematica. È fondamentale garantire non solo il benessere dei dipendenti ma anche la stabilità e la competitività del mercato lavorativo spagnolo, essenziale per il progresso della società nel suo complesso.