Las Palmas de Gran Canaria — L’Autorità Portuale di Las Palmas destina oltre otto milioni di euro all’anno alla gestione e trattamento dei rifiuti prodotti dalle navi che scalano il porto di Las Palmas e gli altri scali della provincia, evitando che circa 125.000 metri cubi di scarti finiscano in mare ogni anno. L’impegno conferma la protezione dell’ambiente marino, l’economia circolare e la sostenibilità ambientale come priorità del sistema portuale.
Piano di ricezione e manipolazione dei rifiuti
Questa attività rientra nel Piano di ricezione e manipolazione dei rifiuti, approvato di recente da Puertos del Estado e dalla Capitanía Marítima. Il piano disciplina raccolta, trasporto e conferimento a gestori autorizzati dei rifiuti provenienti dalle navi, garantendo che siano trattati con gli stessi standard ambientali dei rifiuti a terra, in linea con la Convenzione internazionale Marpol 73/78 dell’Organizzazione marittima internazionale.
La presidente dell’Autorità Portuale di Las Palmas, Beatriz Calzada, sottolinea: «questo investimento dimostra la responsabilità dell’Autorità Portuale verso l’ambiente marino e verso una gestione efficiente delle risorse», aggiungendo che l’obiettivo del Porto «è avanzare verso porti sostenibili, puliti e tecnologicamente preparati per affrontare le sfide ambientali del futuro».
Calzada precisa inoltre: «evitare che questi rifiuti finiscano in mare è un modo per proteggere non solo il nostro ecosistema, ma anche l’economia blu e la qualità della vita di chi dipende dal mare».
Incentivi alle buone pratiche ambientali
A differenza di altri modelli, il sistema attivo nei porti di Las Palmas incentiva le buone pratiche ambientali. Le navi possono ottenere riduzioni della tassa portuale se dimostrano l’adozione di sistemi di gestione ambientale, impianti di depurazione o tecnologie di riduzione dei rifiuti a bordo. La differenza tra il costo reale del servizio e la tariffa pagata dagli utenti è coperta dall’ente portuale, nell’ambito della sua politica di sostenibilità e dell’impegno per l’ambiente.
Qualità dell’acqua
Oltre alla gestione dei rifiuti, l’ente tutela la qualità delle acque portuali con controlli periodici, progetti di recupero della fauna marina e l’azione di squadre specializzate nella lotta alla contaminazione marina. Questi team svolgono attività quotidiane di vigilanza e pulizia di idrocarburi e rifiuti galleggianti in quattro dei cinque porti della provincia. Ogni anno vengono rimosse circa 35 tonnellate di scarti, soprattutto legni e plastiche, contribuendo a mantenere gli spazi portuali in condizioni ambientali ottimali.
Calzada evidenzia che i porti di Las Palmas non sono solo infrastrutture logistiche, ma attori attivi nella difesa del mare. «Ogni euro investito nella prevenzione è un contributo diretto alla salute dei nostri oceani e al futuro di un sistema portuale più pulito e sostenibile».
156 paesi
La Convenzione MARPOL, sottoscritta da 156 paesi che rappresentano oltre il 99% del tonnellaggio mondiale, vieta lo scarico in mare dei rifiuti più dannosi, in particolare quelli legati agli idrocarburi e ai rifiuti marini. In conformità con questa normativa, tutte le navi che approdano ai porti di Las Palmas sono tenute a consegnare i propri rifiuti a terra e a corrispondere una tassa portuale che copre raccolta, trasporto e trattamento tramite imprese autorizzate.
L’Autorità Portuale offre inoltre un servizio gratuito di raccolta selettiva per gli utenti della Darsena delle Imbarcazioni Minori, includendo la gestione del materiale pirotecnico scaduto o inutilizzato, che in altri contesti potrebbe finire in mare o essere abbandonato a terra con conseguenti rischi per la sicurezza.
Leadership ambientale e obiettivi globali
Con questo investimento sostenibile, l’Autorità Portuale di Las Palmas consolida la propria leadership ambientale come nodo logistico ed ecologico di riferimento nell’Atlantico Medio, rafforzando il suo ruolo nel sistema portuale spagnolo e la contribuzione attiva agli Obiettivi di sviluppo sostenibile e alla tutela dell’ambiente marino.