Nel sud di Tenerife, i comuni di Tenerife con il maggiore slancio di crescita demografica chiedono più finanziamento e risorse. Secondo l’INE, nell’ultimo decennio la popolazione è aumentata di 43.062 persone, l’equivalente di due stadi Heliodoro Rodríguez López pieni, fino a 322.813 residenti al 1º gennaio 2025. In testa al boom figurano San Miguel de Abona, Granadilla de Abona e Arico, mentre i sindaci sollecitano sostegno per servizi, infrastrutture e alloggi.

Crescita demografica nel sud di Tenerife
Nei comuni di Tenerife meridionali vivono oggi 322.813 abitanti, il 14,12% in più rispetto ai 279.751 del 2015. Si tratta di un incremento superiore alla media insulare, trainato da aumenti percentuali molto marcati in tre municipi: San Miguel de Abona (42,6%), Granadilla de Abona (31,5%) e Arico (19%).
A seguire, si collocano Santiago del Teide (18,2%), Güímar (15,8%), Guía de Isora (12,8%), Vilaflor de Chasna (9,1%), Candelaria (8,48%), Arona (8,43%), Adeje (8,3%), Fasnia (7,7%) e Arafo (5,7%). Se la classifica per ritmo di crescita premia San Miguel, Granadilla e Arico, quella per popolazione assoluta è guidata da Arona (86.624 residenti), seguita da Granadilla de Abona (57.143) e Adeje (50.549), secondo l’INE. Tuttavia, i registri anagrafici municipali aggiornati elevano il conteggio dei residenti, in alcuni casi oltre il 20% in più rispetto alle statistiche statali; Granadilla, ad esempio, contabilizza oggi 71.000 persone iscritte.
La dinamica è legata in larga misura alla buona performance del turismo e alla sua capacità di generare occupazione nell’ultimo decennio, fatta eccezione per la pausa dovuta alla pandemia. Di conseguenza, la pressione si scontra con un mercato immobiliare complicato, condizionato dall’ascesa delle case vacanza, dalla scarsità di edilizia sociale e da canoni di locazione elevati. Nonostante ciò, il numero di residenti nei comuni di Tenerife meridionali continua ad aumentare.
Richieste di più finanziamento e infrastrutture
Il sindaco di Granadilla de Abona, José Domingo Regalado (CC), sottolinea che la crescita non può essere affrontata solo a livello locale: “È imprescindibile contare sul sostegno delle altre amministrazioni per garantire un finanziamento adeguato, infrastrutture moderne e risorse sufficienti che permettano di rispondere con efficacia alle nuove domande cittadine”.
Regalado riconosce che il boom porta con sé “grandi opportunità”, ma anche “enormi sfide” per la pubblica amministrazione, perché “parliamo di più servizi, più infrastrutture, più attenzione sociale, più sicurezza e, in definitiva, più capacità di gestione per assistere una cittadinanza sempre più numerosa e diversa”. Inoltre, nei primi sei mesi di mandato, l’ente ha rafforzato il personale comunale con l’ingresso di 18 nuovi professionisti, “dopo esserci trovati di fronte a un’amministrazione bloccata”.
Evoluzione rapida a San Miguel de Abona
Per il sindaco di San Miguel de Abona, Arturo González (CC), la spinta demografica rappresenta una “sfida” per il Comune, “perché non è stata un’evoluzione lenta ma molto rapida”, con ricadute immediate su acqua, raccolta dei rifiuti e sicurezza, “un tema che ci preoccupa, perché la possibilità di aumentare l’organico dei funzionari è molto limitata”.
Dopo aver rimarcato la posizione “strategica” del municipio, “vicino a dove c’è lavoro”, González richiama l’attenzione sugli effetti nel sistema scolastico: “Bisogna aumentare i posti nelle scuole perché stiamo rimanendo indietro”. In ambito sanitario, il nuovo centro di salute di Llano del Camello ha alleggerito il carico assistenziale, ma il sindaco segnala un problema “preoccupante” che interessa il suo territorio e altri della zona: la proliferazione di infravivendas e baraccopoli su suolo rurale, spinta dalla carenza di alloggi nel sud di Tenerife. E chiude con un obiettivo: “La grande sfida è che San Miguel sia il miglior luogo in cui vivere”.
Sovraccarico cronico ad Arico
La sindaca di Arico, Olivia Delgado (PSOE), afferma che “non si può ignorare il divario tra la popolazione reale e la dotazione di servizi pubblici essenziali”. Pur riconoscendo lo sforzo del Comune per garantire prestazioni “di qualità” in un contesto di “sovraccarico cronico”, definisce “insostenibile” la situazione “senza una revisione urgente della finanziabilità”.
Inoltre, ricorda la “tensione brutale” per accedere a una casa dovuta agli affitti turistici e chiede al Governo delle Canarie e al Cabildo di riconoscere una doppia realtà: “Quella della crescita demografica non registrata e del consumo turistico di risorse, per dimensionare correttamente gli investimenti in sanità, istruzione o i trasferimenti ai comuni come il Fondo Canario de Financiación Municipal”.
Infine, sottolinea che la pressione demografica e l’evoluzione del turismo comportano più rifiuti nel Complejo Ambiental situato ad Arico. “È imperativo che il Cabildo raddoppi l’investimento in tecnologie di trattamento e promuova attivamente l’economia circolare per minimizzare l’impatto nel nostro comune”, evidenzia.
Quadro generale dei fatti
Il quadro che emerge nel sud di Tenerife è quello di comuni di Tenerife in espansione, con San Miguel de Abona, Granadilla de Abona e Arico in cima per tasso di crescita e Arona, Granadilla e Adeje ai vertici per popolazione. L’aumento di residenti, favorito dal turismo e dall’occupazione, ha però acuito la pressione su casa, servizi e infrastrutture. Le amministrazioni locali sollecitano più finanziamento, il coordinamento interistituzionale e investimenti mirati, mentre i dati dell’INE e gli anagrafi municipali confermano una tendenza di lungo periodo destinata a incidere sulla pianificazione pubblica dell’Isola.




