Isole Canarie

Caco Senante torna in concerto ad Amán con Chavela dopo mesi di assenza per motivi di salute

Sotto la luna piena di novembre, il pubblico giordano ha cantato “Volver, volver” nell’auditorio romano di Amman, applaudendo con calore Caco Senante e la cantante Mariella Könh. Per l’artista canario, “tornare” assume un valore speciale: è il rientro sui palchi dopo mesi di assenza per motivi di salute. All’Odeon ha presentato il suo spettacolo “Chavela, el último trago”, proposto ad Amman con il titolo essenziale “Chavela”, in un concerto in Giordania dal forte impatto emotivo.

Caco Senante torna in concerto ad Amán con Chavela dopo mesi di assenza per motivi di salute

Ritorno sul palco ad Amman

Il recital è una celebrazione della vita attraverso brani che appartengono all’immaginario di più generazioni di ispanofoni. Caco Senante ha viaggiato con l’Istituto Cervantes di Amman che, in collaborazione con l’Ambasciata del Messico nel Regno hascemita, partecipa alle attività per il 50º anniversario delle relazioni diplomatiche tra Messico e Giordania.

Non è la prima volta che Caco Senante visita il Medio Oriente: si era già esibito ad Amman nel 2005 con “Lo mejor de los mejores”, spettacolo portato anche a Beirut nello stesso periodo. È poi tornato in Libano nel 2021 per cantare tra le rovine di Baalbek, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, con “Cantamos el mismo idioma”.

Promozione della cultura

“Si tratta di una lingua che spettacoli come quelli promossi da Senante contribuiscono a espandere”, ha sottolineato la direttrice dell’Istituto Cervantes ad Amman, Yolanda Soler Onís, durante la presentazione del concerto all’Odeon. “Non dobbiamo dimenticare che tra gli obiettivi dell’IC figurano la diffusione della lingua e la promozione della cultura dei Paesi ispanofoni – ha ricordato Soler -. Oggi, su questo palcoscenico millenario, si incontrano voci di Spagna e Perù per interpretare, al ritmo della chitarra dell’argentino Raúl Kiokio, le canzoni messicane che Chavela Vargas ha reso universali”.

Reazioni del pubblico e spazi storici

Caco Senante ammette di essere stato nuovamente sorpreso dal pubblico di Amman, come gli era accaduto a suo tempo a Orano. “Sono concerti dei quali conservi un grande ricordo: ricevi reazioni del pubblico che non ti aspettavi per le differenze culturali; tuttavia, è un pubblico che si coinvolge fin dalla prima canzone. Mi piacciono i pubblici difficili”.

“Il pubblico che ho incontrato in questi Paesi è avido di ascoltare cose nuove, nuove proposte, ed è molto riconoscente. Ricordo il grido con cui ci acclamarono a Orano, come se fossimo i Rolling Stone; e queste reazioni, per un artista, sono molto gratificanti”.

Per Caco Senante cantare in luoghi storici come il Tempio di Bacco a Baalbek o l’Odeon di Amman è un privilegio. Significa mettersi nei panni di chi si esibiva lì migliaia di anni fa e immaginare quel mondo. Farlo poi sotto la luce di una luna piena, come in questa serata, è un dono, tanto più dopo un’interruzione di quasi tre mesi di immobilità forzata.

Progetti

Uscito dall’isolamento seguito a complicazioni post-operatorie, Caco Senante racconta di esserne uscito più forte, malgrado la durezza dell’esperienza. “Torno con molta voglia di continuare a salire sui palchi”. L’artista rientra con una percezione diversa del tempo: “Adesso ho fretta di fare cose”. I progetti non mancano. Dall’intensa attività ad Amman e dall’incontro con la designer Cristina Pineda, che in quei giorni presentava una raccolta di leggende del suo personaggio Xico, è nata una proposta per portare lo spettacolo su Chavela in Messico nei primi mesi del 2026.

Ci sono silenzi e silenzi

Caco Senante ricorda il silenzio dei giorni di ospedale, molto diverso da quello che sta sperimentando, dopo i concerti ad Amman, nel deserto di Wadi Rum. “Conoscere il silenzio e i colori del deserto è magico. E ci sono silenzi e silenzi – commenta -. Yupanqui diceva che provava rabbia per il silenzio, ma sono sicuro che è perché non conobbe quello di questo deserto”.

Caco Senante rientra in Spagna con energie rinnovate. La prossima esibizione è ad Alicante, il 15 novembre, per celebrare il 25º anniversario del gruppo Albaladre, con il quale ha collaborato sia in studio sia dal vivo. Sta inoltre preparando con Amalur Films, la casa di produzione di “Chavela, el último trago”, uno spettacolo antologico di canzoni che hanno il vino come protagonista. Un ritorno sui palchi che, tra concerto in Giordania e nuove date, segna la ripartenza artistica del cantautore canario.