La recente notizia dell’acquisizione dell’edificio Maya da parte di Cajasiete segna un passo significativo per l’espansione della banca nelle Isole Canarie. Questo antico grande magazzino, situato nella vivace zona commerciale di Mesa e López, diventerà l’ufficio principale della banca a Las Palmas. Con oltre 59.000 membri e una forte presenza a Santa Cruz de Tenerife, Cajasiete punta a stabilire una sede centrale nella capitale di Gran Canaria per rafforzare ulteriormente la propria posizione nel mercato finanziario locale.
Cajasiete e l’edificio Maya: un investimento strategico
L’edificio Maya, caratterizzato da una superficie complessiva di 2.834 metri quadrati, distribuiti su un piano interrato, un piano terra e cinque piani superiori, è stato acquisito da Cajasiete per 4,5 milioni di euro. Questa transazione è stata gestita da una società collegata a José Baltasar, noto imprenditore dell’isola, e rappresenta un’operazione ponte, pensando a una futura rivendita dell’immobile. Non sono ancora state annunciate date ufficiali per l’apertura della nuova sede, ma l’intenzione della banca è chiara: aumentare la propria presenza nella provincia orientale delle Canarie.
L’obiettivo di Cajasiete è non solo quello di rimanere competitiva nel settore bancario, ma anche di fornire uno spazio che vada oltre i tradizionali servizi bancari. In questo nuovo edificio si prevede di realizzare una sala conferenze dedicata, che potrà ospitare eventi e forum su vari temi, rispondendo così alle esigenze della comunità locale e degli associati.
Dati finanziari e presenza di Cajasiete nelle Canarie
Nel mese di ottobre, Cajasiete ha celebrato l’apertura di una nuova filiale a Siete Palmas, dove il presidente Fernando Berge ha sottolineato l’importanza di continuare l’espansione con nuove aperture e di potenziare i servizi sia digitali che tradizionali. Con un portafoglio di 48.669 milioni di euro distribuiti tra le Isole nel 2018 e una quota di mercato superiore al 14% in termini di numero di filiali, la banca dimostra una forte connessione con le esigenze economiche delle Canarie.
Nel rapporto “Stato di informazione non finanziaria” del 2023, emerge che Cajasiete ha totalizzato 86.894 milioni di euro in attivi a livello nazionale, mantenendo un solido rapporto di capitale del 21,90%. Nonostante questi solidi dati, la presenza della banca a Gran Canaria risulta significativamente inferiore rispetto a Tenerife, dove dispone di 54 filiali rispetto alle 11 dell’isola orientale.
Gli utilizzi previsti per l’edificio
L’edificio Maya ha una storia affascinante e una posizione strategica che Cajasiete intende sfruttare per il proprio progetto di espansione. Costruito nel 1998, il sito ha operato principalmente come un grande magazzino, ma la sua riconversione in sede bancaria rappresenta un futuro orientato verso i servizi finanziari, distaccandosi dalla storica funzione commerciale.
La normativa locale consente vari usi per l’immobile, inclusi scopi residenziali e turistici, ma l’intenzione di Cajasiete è di orientarsi verso un modello che si adatti alle necessità del settore bancario. È interessante notare che, sebbene ci siano stati interessamenti da parte di catene alberghiere per acquisire l’edificio, la banca resta ferma nella sua decisione di trasformarlo nella propria sede strategica a Gran Canaria.
La storia di Maya e il suo futuro
L’edificio prende il nome da un noto negozio che nel 1954 iniziò a operare a Santa Cruz di Tenerife, vendendo una vasta gamma di prodotti. Con il passare degli anni, l’azienda si è diversificata notevolmente, diventando un impero commerciale guidato dalla famiglia Bharwani, la quale ha dovuto affrontare delle difficoltà economiche con la morte improvvisa del fondatore Ramesh nel 2010. I suoi eredi hanno incontrato sfide significative nel mantenere il successo dell’azienda, portando infine a una crisi culminata in un concorso di creditori.
Il termine “Maya” in sanscrito significa “illusione”, un concetto che potrebbe rappresentare le nuove aspirazioni di Cajasiete mentre si prepara a lanciarsi in questa ambiziosa iniziativa. L’attenzione rimane alta su come si svilupperanno i prossimi passi della banca all’interno di questo edificio storico e quale impatto avrà su Gran Canaria e sul suo tessuto economico.