La contaminazione luminosa rappresenta un problema ambientale sempre più riconosciuto a livello globale, soprattutto per la fauna avicola. In questo contesto, SEO/Bird Life, in collaborazione con il progetto europeo Life Natura@night, ha avviato una campagna alle Canarie per combattere questa forma di inquinamento. Nel 2023, infatti, sono stati salvati oltre 3.200 esemplari di uccelli marini, in particolare pulcini di pardelas cenicientas, sull’isola di Tenerife.
La situazione avicola alle Canarie
Yarci Acosta Santana, delegato di SEO/Bird Life alle Canarie, ha partecipato a una recente tavola rotonda presso la Casa Encendida, dove ha evidenziato l’importanza di avere una legge specifica contro la contaminazione luminosa. Le Canarie sono un punto di riferimento per l’osservazione astronomica, grazie alle strutture come l’Osservatorio del Teide a Tenerife e l’Osservatorio del Roque de los Muchachos a La Palma. Questi luoghi sono protetti da normative che mirano a preservare il cielo notturno per la comunità scientifica e per la biodiversità.
La luce artificiale ha un impatto devastante sulla vita degli uccelli marini, in particolare sui giovani pulcini appena usciti dai nidi. Questi uccelli, infatti, si disorientano a causa della luce artificiale e, al loro ritorno a terra, diventano facili prede per i predatori. Questo fenomeno non solo diminuisce la popolazione di pardelas cenicientas, ma porta anche a una perdita significativa di biodiversità.
Impatti della luce artificiale sull’ambiente
Il problema della contaminazione luminosa è crescente: si stima che due terzi della popolazione mondiale vivano sotto un cielo inquinato da luci artificiali, compromettendo osservazioni astronomiche e la salute degli esseri umani. Secondo Airam Rodríguez, ricercatore al Museo Nazionale di Scienze Naturali del Consiglio Superiore delle Ricerche Scientifiche di Madrid, la contaminazione luminosa è definita come “l’alterazione dei livelli di luce naturali attraverso l’introduzione di luce artificiale”. Ogni forma di luce, inclusa quella ornamentale, contribuisce a questa problematica.
I dati più recenti indicano un aumento della contaminazione luminosa tra il 2% e il 6% su scala globale, con picchi in alcune aree che possono arrivare fino al 45%. Tra il 2011 e il 2022, un’indagine pubblicata su Science ha evidenziato un incremento della contaminazione luminosa compreso tra il 7% e il 10%. In Spagna, la situazione è particolarmente critica: nonostante la Legge 34/2007, risalente al 15 novembre, sia stata creata per proteggere la qualità dell’aria e della luce, il Paese continua a risentire di un alto livello di inquinamento luminoso.
Conseguenze per la salute e il clima
Gli effetti della contaminazione luminosa rappresentano una seria minaccia per l’ambiente e la salute umana. La luce artificiale non solo impedisce la visione della Via Lattea, ma influisce anche sul riscaldamento globale. Il calore emesso insieme alla luce contribuisce all’aumento delle temperature e agli eventi meteorologici estremi che stiamo osservando in tutto il mondo, un problema riconosciuto dagli esperti come uno dei principali driver dei cambiamenti climatici.
Rodríguez avverte che gli organismi viventi hanno difficoltà ad adattarsi a questi rapidi cambiamenti nei livelli di luce, rendendo la situazione ancora più preoccupante. La contaminazione luminosa è diventata uno dei fattori principali in rapido aumento negli ultimi anni, evidenziando l’importanza di interventi immediati e regole più severe per limitarla.
Sforzi come quelli di SEO/Bird Life e il progetto Life Natura@night possono giocare un ruolo cruciale nella salvaguardia degli habitat naturali e nella protezione delle specie minacciate. La protezione della biodiversità e l’equilibrio degli ecosistemi sono obiettivi fondamentali per garantire un futuro sostenibile per tutti.