Isole Canarie

Canarie, la regione riorganizza i centri di accoglienza per minori migranti e rafforza i controlli

Le Canarie annunciano una stretta sul controllo nei centri per minori e una profonda riorganizzazione del sistema di accoglienza dei minori migranti. Al termine di un comitato interamministrativo con lo Stato, la direttrice generale di Protezione all’infanzia e alle famiglie, Sandra Rodríguez, ha illustrato le misure in corso e i prossimi passi, inclusi i trasferimenti dei minori con richiesta di asilo verso la Penisola.

Canarie, la regione riorganizza i centri di accoglienza per minori migranti e rafforza i controlli

Riorganizzazione del sistema di accoglienza

Nell’ultimo anno sono stati attivati 20 dispositivi di emergenza di dimensioni ridotte con l’obiettivo dichiarato di «ridurre la pressione sui macrocentri». Di conseguenza, sono stati chiusi alcuni centri a Gran Canaria e Lanzarote dopo la rilevazione di irregolarità, mentre le denunce presentate hanno dato origine a indagini tuttora in corso.

Il lavoro congiunto con lo Stato riguarda anche la gestione dei trasferimenti dei minori richiedenti asilo verso la Penisola, così da alleggerire la capacità complessiva del sistema di accoglienza e migliorare la qualità dell’assistenza.

Indagine sulla Fondazione Siglo XXI

Prosegue l’indagine sul presunto dirottamento di fondi legato alla Fondazione Siglo XXI. Secondo Rodríguez, la Comunità autonoma ha messo a disposizione della Procura tutta la documentazione fin dall’avvio delle pesquisas, garantendo piena collaborazione istituzionale.

La gestione economica

In merito alla gestione economica, i contratti di accoglienza si basano su un prezzo per posto, per minore e per giorno. Inoltre, ogni mese viene verificato che le fatture corrispondano al numero effettivo di minori accolti. Successivamente, è stata implementata una strumento di controllo della qualità, sviluppato con l’Agenzia europea, che consente di ispezionare i centri e assicurare il rispetto degli standard di attenzione e di buon trattamento.

Da questa iniziativa sono scaturiti due protocolli fondamentali: uno di buone pratiche e un altro per garantire l’omogeneità nell’assistenza tra le diverse strutture.

Regolarizzazione dei contratti

Per il prossimo anno, l’Esecutivo regionale punta a regolarizzare i contratti delle varie entità che gestiscono i servizi di accoglienza. A tal fine è stata richiesta documentazione di spesa dettagliata, indispensabile per conoscere la situazione economica reale e «poter avanzare nel processo».

La direttrice ha ricordato che la pressione derivante dall’alto numero di minori seguiti — fino a 6.000 in alcuni momenti — ha finora ostacolato la possibilità di normalizzare e revisionare in profondità tali contratti. L’obiettivo è consolidare il controllo nei centri per minori e migliorare la tenuta del sistema di accoglienza, assicurando criteri omogenei, qualità e trasparenza.