Isole Canarie

Canarie, quasi 471 mila tra lavoratori, pensionati e disoccupati con meno di 1.000 euro al mese

Nelle Canarie, secondo il sindacato dei tecnici del Ministero delle Finanze Gestha, 470.849 persone con stipendi, pensioni o sussidi di disoccupazione guadagnano meno di 12.000 euro l’anno, cioè meno di 1.000 euro al mese. Tra inflazione alimentare, caro affitti e crisi abitativa, questa pressione sul costo della vita espone al rischio di povertà circa un canario su tre, con effetti diretti su lavoratori, pensionati e disoccupati.

Canarie, quasi 471 mila tra lavoratori, pensionati e disoccupati con meno di 1.000 euro al mese

Redditi sotto i mille euro nelle Canarie

In termini relativi, le Canarie sono la terza comunità autonoma con la quota più alta di persone che percepiscono meno di 1.000 euro al mese: il 33,6% della popolazione dell’arcipelago. Solo Estremadura (40,78%) e Andalusia (38,5%) mostrano percentuali superiori.

Indicatori nazionali di povertà

Le cifre regionali contrastano con gli indicatori medi della Spagna. Il XV Informe Anual ‘El Estado de la Pobreza’, elaborato dalla Rete di Lotta contro la Povertà e l’Esclusione Sociale nello Stato spagnolo (EAPN‑ES), fissa il tasso nazionale di rischio di povertà o esclusione sociale al 25,8%. Su 12,5 milioni di persone coinvolte, inclusi 2,3 milioni tra bambini e adolescenti, 4,1 milioni vivono in condizione di povertà estrema.

Povertà severa nelle isole

Le Canarie rientrano in più categorie critiche del rapporto. La regione presenta un tasso di povertà severa superiore alla media nazionale ed è il territorio con la più alta deprivazione materiale e sociale severa. A questo proposito, il documento avverte che «conviene avere cautela», poiché i risultati continuano a registrare cifre elevate e persistono problemi strutturali ancora privi di soluzione.

Proposte di Gestha

Nel suo rapporto, il sindacato dei tecnici del Ministero delle Finanze considera queste cifre sul mileurismo «di una magnitudine elevata» e sollecita tutte le amministrazioni con competenze in materia a coordinare gli sforzi per incrementare i salari minimi, favorire l’inclusione lavorativa e la migliora delle pensioni, attraverso una maggiore redistribuzione delle politiche di spesa sociale e del sistema tributario, valutandone l’impatto sulla riduzione dei tassi di povertà.

Dati nazionali sul mileurismo

Nel complesso del Paese, si contano 9,1 milioni di persone che non raggiungono il mileurismo. La situazione più critica riguarda gli 827.984 disoccupati (il 93,9% del totale di questo gruppo), con prestazioni o sussidi inferiori a 12.000 euro annui. Seguono 53.506 disoccupati che nello stesso anno sono passati alla pensione, pari al 54,8% di loro. Al terzo posto figurano 1,2 milioni di lavoratori dipendenti, il 39,7%.

In particolare, il 36,9% di chi è solo pensionato percepisce meno di 12.000 euro l’anno, pari a 3,2 milioni di persone; una soglia sotto la quale rientrano anche 3,8 milioni di lavoratori, il 22,7%.

A completare il quadro ci sono 12.805 lavoratori dipendenti che nello stesso anno hanno attraversato un periodo di disoccupazione per poi accedere alla pensione (il 16,4% di questo gruppo) e, infine, 54.350 lavoratori che sono diventati pensionati nello stesso anno, il 7,8% del relativo collettivo.

Reddito minimo vitale

Tra le misure indicate dal sindacato dei tecnici del Ministero delle Finanze c’è l’obiettivo di alzare i salari minimi. Nel 2024 il reddito medio nelle Canarie è stato di 22.531 euro. Pur registrando un aumento del 2,8% rispetto all’anno precedente – pari a 616 euro annui – la distanza dalla media nazionale resta netta: il divario è di 5.000 euro, ossia circa 417 euro al mese. In sintesi, la popolazione delle Canarie guadagna 5.000 euro in meno all’anno rispetto alla media del Paese.

Il salario minimo vitale è attualmente fissato a 1.184 euro al mese in 14 mensilità, 50 euro in più rispetto al 2023. A questa soglia non arrivano almeno 470.849 persone nelle Canarie e oltre 9,1 milioni nell’intero territorio nazionale.

Quasi mezzo milione di residenti nelle Canarie vive con meno di 1.000 euro al mese, in un contesto in cui gli indicatori di povertà superano la media del Paese e i dati nazionali confermano la diffusione del mileurismo. Gli organismi tecnici sollecitano interventi su salario minimo, occupazione e pensioni, insieme a una più incisiva redistribuzione del welfare e del sistema fiscale, per ridurre il rischio di esclusione sociale.