Alle Canarie, a Las Palmas de Gran Canaria, il delegato del Governo Anselmo Pestana ha reso noto un netto calo degli arrivi di migranti su pateras e cayucos: oltre l’80% in settembre e il 62% finora in ottobre rispetto al 2024. La rotta atlantica resta sotto controllo grazie alla cooperazione con Mauritania, Senegal e Marocco, mentre si segnalano tentativi sporadici di partenza da Guinea-Conakry.

Dati su arrivi e tendenza
Prima della riunione dell’Autorità di Coordinamento per l’Immigrazione a Las Palmas de Gran Canaria, Pestana ha precisato che, a questo punto dell’anno, nel 2024 erano giunte nell’Arcipelago 34.000 persone, mentre nel 2025 la cifra scende a circa 14.000 nello stesso periodo.
Il delegato ha parlato di una riduzione complessiva «importante» di circa il 59%. Ha ricordato che questi mesi, come settembre e ottobre, «di solito sono duri» perché il mare è più calmo in questa zona dell’Atlantico e, «tuttavia, si osserva che continua un importante controllo all’origine» grazie a attività di indagine e detenzioni in collaborazione con Mauritania, Senegal e Marocco.
Collaborazione nei paesi di origine
Pestana ha evidenziato che termina ora il periodo di mare favorevole, il che renderà ancora più difficile e pericoloso raggiungere l’Arcipelago in cayuco. Ha sottolineato inoltre il lavoro della Guardia Civil e della Polizia Nazionale, con arresti di responsabili di reti di traffico di migranti operative dalla Spagna.
Nuovi paesi
Alla domanda se l’aumento del controllo in paesi come Mauritania, Senegal e Marocco stia portando a più partenze dalla Guinea-Conakry, più a sud, Pestana ha risposto: «Ne è arrivato qualcuno, ma pochi».
«Stiamo parlando ancora di molti più giorni di navigazione e sappiamo anche del fallimento di alcune di quelle imbarcazioni che sono approdate sulle coste della Mauritania e non sono riuscite a raggiungere le Canarie», ha affermato.
Per Pestana, la partenza da paesi più a sud «significa che c’è un controllo» che «sta costringendo le mafie a tentare di organizzare partenze da molto più in basso, il che rende difficilissimo l’arrivo alle Canarie e rende la rotta molto pericolosa, molto mortale anche».
Il quadro delineato indica un calo marcato degli arrivi di migranti alle Canarie nel 2025 rispetto al 2024, sostenuto da controlli in origine e da operazioni di polizia, mentre l’allungamento delle rotte da sud accresce i rischi e riduce le possibilità di approdo.




