Isole Canarie

Canarie, SCS al via vaccinazione antinfluenzale 2025 2026 in tutti i centri di salute obiettivo 70%

Nelle Canarie è stata presentata la campagna 2025-2026 di vaccinazione contro l’influenza, al via domani in tutti i centri di salute. Le prenotazioni si effettuano chiamando 012, 922 470 012 e 928 301 012. L’obiettivo è una copertura del 70% della popolazione, con il 60% in età pediatrica, per ridurre i rischi sanitari legati all’influenza e potenziare l’immunità comunitaria.

Canarie, SCS al via vaccinazione antinfluenzale 2025 2026 in tutti i centri di salute obiettivo 70%

Quando parte e come prenotare

La campagna generale del vaccino antinfluenzale comincia domani in tutti i centri di salute delle isole. Le persone interessate possono fissare l’appuntamento ai numeri 012, 922 470 012 e 928 301 012. Di conseguenza, si punta a un accesso rapido e capillare alla vaccinazione contro l’influenza.

Obiettivi di copertura e prima fase

Il target fissato dal Servicio Canario de la Salud (SCS) è raggiungere il 70% di copertura complessiva, migliorando sensibilmente il dato del 2024 (circa il 40%), e arrivare al 60% tra i bambini. La prima fase è partita il 6 ottobre per anziani e persone istituzionalizzate, bimbi sotto i sei anni nei rispettivi centri educativi e soggetti vulnerabili assistiti a domicilio. Nella prima settimana sono stati immunizzati più di 5.000 anziani istituzionalizzati e oltre 4.000 bambini; le stime puntano a 10.000 istituzionalizzati e a 15.000-20.000 persone vulnerabili. Un aspetto rilevante è consolidare il ritmo di vaccinazione antinfluenzale in tutte le categorie prioritarie.

Chi è invitato a vaccinarsi

Ora è il turno dei restanti gruppi indicati nei protocolli: donne in gravidanza in qualsiasi trimestre e nel puerperio (sei mesi successivi); over 60; persone dai 6 anni in su con patologie croniche; conviventi di soggetti vulnerabili; persone fumatrici; bambini da 6 mesi a 6 anni; genitori, tutori e conviventi dei minori di 6 mesi (non vaccinabili, da proteggere con strategia “a nido”); personale di asili nido, docenti e lavoratori essenziali per la comunità. Inoltre, estendere la campagna antinfluenzale ai conviventi dei neonati aiuta a creare una barriera protettiva domestica.

«Abbiamo perso il rispetto per l’influenza»

Il direttore generale di Salute Pubblica del SCS, José Díaz-Flores, ha riconosciuto che “la società ha perso il rispetto per l’influenza”, pur trattandosi di una malattia che può avere conseguenze gravi. Ha anche messo in guardia sui falsi miti: “Perché dovrei vaccinarmi se alla fine la prenderò; Il vaccino contro l’influenza non serve a nulla; Io mi sono vaccinato e mi sono raffreddato; Vogliono vaccinarci per tenerci sotto controllo; L’influenza non è altro che un raffreddore, è sempre esistita e non succede niente…”. Per Diaz-Flores, si tratta di un problema serio perché “una società non protetta è una società che contagia e che non pensa a coloro per i quali un’influenza può portarli alla morte”.

Stanchezza verso i vaccini e ruolo dei bambini

Díaz-Flores osserva “una stanchezza verso la vaccinazione, soprattutto tra gli anziani”, dopo il periodo di iper-vaccinazione durante la pandemia. Ha inoltre richiamato l’attenzione sull’età pediatrica: “Molti bambini esordiscono con l’influenza e, non solo possono avere serie complicazioni, ma sono anche vettori di trasmissione”, in particolare verso gli anziani. Per questo la vaccinazione contro l’influenza in età infantile resta una priorità di sanità pubblica.

Ricoveri, rischi e dati della scorsa stagione

Il responsabile della Unità di Sorveglianza Epidemiologica e Prevenzione, Álvaro Torres, ha affermato che “vacciniamo nel momento di maggiore incidenza delle infezioni respiratorie acute e molti confondiamo l’influenza con altre infezioni. Non è la stessa cosa un’influenza e un raffreddore, né i rischi che comportano per le persone più vulnerabili”.

Secondo Torres, la vaccinazione mira a “evitare le complicazioni gravi”, e dall’analisi di “chi è ricoverato, in terapia intensiva o muore, una percentuale molto alta sono persone che avrebbero dovuto vaccinarsi contro influenza o covid e non l’hanno fatto. Di fatto, l’89% dei ricoverati nel 2024 non si era vaccinato. Dobbiamo raggiungere più popolazione vulnerabile”. D’altro canto, il rafforzamento della copertura vaccinale nei soggetti a rischio può alleggerire la pressione su ospedali e terapie intensive durante il picco di influenza.

Quante dosi e organizzazione della campagna

Per questa stagione il SCS ha acquistato 267.000 dosi di cinque tipi di vaccino, 25.000 in meno rispetto al 2024. La cifra è calibrata sui consumi delle campagne precedenti per evitare sprechi e assicurare una distribuzione efficiente del vaccino antinfluenzale.

La vaccinazione non è solo per i bambini

Abián Montesdeoca, tecnico superiore del programma vaccini della Direzione generale di Salute Pubblica, ha lamentato che i nostri anziani “non arrivano a comprendere la necessità e la funzione sociosanitaria così importante della vaccinazione dell’influenza per la salute e per quella dei loro conviventi”.

“Molti adulti pensano che la vaccinazione sia cosa da bambini, che a loro non offra alcun beneficio per la salute, ed è un errore. Quando arrivano gennaio e febbraio, vediamo gli ambulatori di Assistenza Primaria e i Pronto soccorso con molta affluenza di pazienti con malattie croniche che si sono scompensate per l’influenza” ha evidenziato. Ha aggiunto che molti di questi casi si sarebbero potuti evitare con la vaccinazione antinfluenzale.

Gli effetti sistemici e la protezione del vaccino

Nella stessa linea, Álvaro Torres ha ricordato che l’influenza “è un’infezione virale sistemica che scompensa qualsiasi processo che il paziente avesse in precedenza. Sappiamo che gli eventi cardiovascolari sono molto più frequenti dopo aver passato un’influenza, e c’è evidenza che con la vaccinazione si riducono gli eventi cardiovascolari e si evitano complicazioni associate a questo virus che colpisce tutto l’organismo”. Successivamente, ha ribadito come la campagna antinfluenzale rappresenti uno strumento di prevenzione essenziale per i fragili.

Le Canarie avviano dunque una campagna strutturata per ampliare la copertura vaccinale, con obiettivi chiari, gruppi prioritari definiti e logistica organizzata. Le autorità sanitarie richiamano alla prudenza verso i falsi miti e puntano a incrementare l’adesione alla vaccinazione contro l’influenza, soprattutto tra anziani, cronici e bambini, per ridurre complicazioni e ricoveri nella stagione 2025-2026.