Nelle Canarie, il presidente regionale Fernando Clavijo ribadisce la centralità del “centesimo forestale” come strumento stabile per finanziare la prevenzione incendi e l’adattamento al cambiamento climatico. Le risorse, destinate ai cabildos, mirano alla tutela del paesaggio forestale e alla gestione del territorio secondo le linee dell’Agenda Canaria 2030.

Il ruolo del centesimo forestale nelle Canarie
Clavijo ha sottolineato che i fondi generati dal “centesimo forestale” offrono ai cabildos capacità economica per affrontare i rischi ambientali con una finanziabilità stabile, indirizzata interamente a rispondere alla necessità “vitale e urgente” di proteggere l’ecosistema canario.
“Le risorse finalizzate ci aiutano a pianificare a lungo termine e, tenendo conto della realtà di ogni isola e delle sue specifiche sfide, si può decidere la loro destinazione per rafforzare la protezione ambientale in spazi singolari”, ha spiegato.
Giornata di lavoro e contributi tecnici
A un anno dall’annuncio della creazione del “centesimo forestale”, il Governo delle Canarie ha organizzato una giornata di lavoro per illustrare i progressi compiuti e i principali ostacoli legati alla sua attuazione.
“Come qualunque altra azione che vogliamo portare al successo, il ‘centesimo forestale’ necessita di monitoraggio, valutazione e dialogo, ed è ciò che abbiamo favorito oggi con i responsabili tecnici e politici dei cabildos”, ha evidenziato il presidente.
L’incontro, coordinato dal gruppo di pilotaggio “Paisajes forestales resilientes y seguros” dell’Agenda Canaria 2030 e inaugurato da Fernando Clavijo, ha visto l’intervento della ricercatrice del Centro Agronómico Tropical de Investigación y Enseñanza (CATIE) della Costa Rica, Bárbara Viguera, che ha definito gli incentivi economici “uno strumento efficace per i paesaggi”.
Per le Canarie sono intervenuti Pedro Martínez, capo del Servizio tecnico di Gestione forestale del Cabildo di Tenerife; Carlos Velázquez, coordinatore forestale del Servizio di Ambiente del Cabildo di Gran Canaria; e Yeray Martínez, co-direttore del gruppo di pilotaggio dell’Agenda Canaria 2030 “Paisajes forestales más seguros y resilientes”.
Secondo Bárbara Viguera, “gli incentivi economici sono strumenti che promuovono cambiamenti di comportamento, completano l’approccio legislativo e generano risorse per la gestione”. In tale quadro, ha richiamato programmi sviluppati in altri territori, come in Galizia o in Costa Rica, per contrastare l’abbandono dei terreni agricoli, sostenere l’attività agro-pastorale e ridurre il rischio di incendi.
Come hanno concordato i tecnici canari, “il ‘centesimo forestale’, che stanno adottando i cabildos di Tenerife e Gran Canaria, deve dare risposta alla necessità di recupero e protezione del paesaggio forestale, il che si tradurrà in una maggiore prevenzione contro il fuoco”.
Abbandono del settore primario
Nel tempo il settore primario ha perso peso e, con esso, la cura dei monti e delle aree di interfaccia urbano-forestale, “dove prima si sviluppava un’attività che manteneva la zona curata; la mancanza di pulizia e l’assenza del pascolo favoriscono l’accumulo di una grande biomassa ad alto potenziale di combustione”, hanno segnalato.
Questa situazione avvia un circolo vizioso aggravato da ondate di calore, siccità e incendi, di fronte al quale occorre “intervenire”.
Parallelamente alle attività di pulizia, protezione e recupero, “si deve cogliere l’opportunità offerta da questo deficit strutturale per contrastare la desertificazione delle isole, potenziando un settore forestale capace di disporre di personale specializzato, oggi scarso, e di imprese in grado di dare una vita utile ai residui derivanti dalla pulizia, come la legna”.
Origine della proposta e applicazione
La creazione del “centesimo forestale” è stata proposta nel 2024 da un panel di 17 esperti provenienti da tutto l’arcipelago.
La misura è stata elaborata da un team multidisciplinare costituito in uno dei tavoli di pilotaggio del Consiglio dell’Agenda Canaria 2030, “Paisajes forestales resilientes y seguros”, coordinato da esperti del Colegio de Ingenieros Técnicos Forestales e dell’Associazione di Professionisti Forestali (PROFOR) Canarias.
La decisione finale sull’applicazione del nuovo centesimo forestale spetta ai cabildos, che possono introdurre un sovrapprezzo fino a 0,02 euro al litro sull’imposta già vigente sui carburanti per autotrazione nella comunità autonoma.
Gettito complessivo di 30 milioni
Qualora tutte le isole lo applicassero, il gettito potrebbe raggiungere circa 30 milioni di euro l’anno, da destinare al contrasto degli effetti del cambiamento climatico nell’arcipelago.
L’iniziativa si allinea alla “Dichiarazione sulla gestione dei grandi incendi in Spagna”, promossa dalla Fundación Pau Costa e sostenuta da oltre 400 persone e istituzioni, che propone di destinare 1.000 milioni in tutto il Paese alla prevenzione degli incendi forestali.
Le Canarie rappresentano l’1,78% della superficie forestale del territorio nazionale.
Tuttavia, in base al gettito previsto dal “centesimo forestale”, la quota equivarrebbe al 3%, collocando l’arcipelago tra i territori con maggiore impegno d’investimento coerente con la richiesta dell’organizzazione ambientalista.
Un fondo finalista per l’ambiente
La proposta sottolinea l’importanza che gli introiti abbiano carattere finalista e siano chiaramente vincolati alla tutela ambientale, stabilendo un nesso esplicito tra i danni derivanti dal fatto imponibile (combustione di idrocarburi e conseguente generazione di emissioni climalteranti) e la destinazione del tributo.
La creazione del “centesimo forestale” “è un primo passo dei molti che le Canarie vogliono compiere verso la sostenibilità”, evidenzia il Governo canario in una nota, precisando che la misura si fonda su un rapporto scientifico secondo cui le risorse oggi destinate nelle isole alla lotta contro il cambiamento climatico sono chiaramente scarse e altalenanti.
Alla luce dei rischi e delle minacce, il gruppo di pilotaggio dell’Agenda 2030 ha raccomandato al Governo di introdurre un meccanismo fiscale rilevante, finalista e direttamente collegato alle amministrazioni competenti, per creare un fondo con cui i cabildos possano operare con stabilità e risorse adeguate di fronte agli effetti del cambiamento climatico.
Il quadro delineato conferma il centesimo forestale come leva di finanziamento stabile per i cabildos, con l’obiettivo di rafforzare la gestione del paesaggio forestale, la prevenzione incendi e le politiche di adattamento, mentre l’attuazione concreta dipenderà dalle decisioni delle istituzioni insulari e dal monitoraggio dei risultati.




