Nei prossimi giorni il cielo serale offrirà un appuntamento raro: il cometa Lemmon (C/2025 A6) sarà visibile a occhio nudo al tramonto da varie regioni dell’emisfero nord. L’astro, scoperto il 3 gennaio 2025 dall’astronomo Carson Fuls nell’ambito del programma dell’Osservatorio Mount Lemmon negli Stati Uniti, compie un’orbita estremamente allungata che lo riporta nei dintorni del Sole solo ogni 1.350 anni. Un’occasione che i cacciatori di comete e gli appassionati di fotografia astronomica non vorranno perdere.
Dove e quando osservare il cometa Lemmon
Per massimizzare le possibilità di avvistamento del cometa Lemmon, conviene scegliere un luogo lontano dall’inquinamento luminoso, con cielo limpido e un orizzonte occidentale sgombro. Il momento migliore è al tramonto, quando iniziano a comparire le prime stelle.
Nella fascia settentrionale del pianeta, il cometa Lemmon sarà facilmente rintracciabile guardando verso il nord-ovest. Proprio il 21 ottobre, quando raggiungerà la minima distanza dalla Terra — circa 101 milioni di chilometri — lo si potrà individuare nei pressi di Arturo, nella costellazione del Boote.
Come orientarsi sotto il cielo serale
Un modo pratico per orientarsi consiste nel partire dall’Orsa Maggiore, il Grande Carro. Segui la linea del timone fino ad Alkaid, quindi immagina una curva che conduce verso Arturo, la stella più brillante del Boote. L’area tra questi riferimenti è la zona in cui cercare il cometa Lemmon nelle prossime sere.
Procedendo con pazienza, a metà strada tra i due riferimenti stellari può apparire una macchia soffusa con una sottile coda orientata in direzione opposta al Sole: è il segno inconfondibile dell’astro chiomato.
Occhio nudo o binocoli: cosa aspettarsi
Dai siti bui dell’emisfero nord — in particolare da Spagna, Messico e America Centrale — il cometa Lemmon potrà essere osservato senza telescopio. La sua luminosità dovrebbe risultare paragonabile a quella di Alkaid e, in alcuni frangenti, potrebbe apparire persino più brillante.
Nelle aree urbane o periurbane, dove l’inquinamento luminoso riduce il contrasto, è consigliabile utilizzare binocoli da 7–12 ingrandimenti. Un trucco efficace è puntare prima Arturo e poi spostare lentamente lo sguardo verso Alkaid: lungo questo percorso, il cometa Lemmon si rivelerà come un chiarore diffuso con coda sottile.
Le code: ionica azzurra e polverosa
Le immagini condivise dagli astrofotografi mostrano la bellezza della coda azzurra, detta ionica, prodotta quando i ghiacci del nucleo sublimano avvicinandosi al Sole. Questa scia, dinamica e mutevole, può ondulare e deformarsi sotto l’azione del vento solare.
Accanto alla coda ionica, il cometa Lemmon sviluppa anche una coda di polveri giallastra, composta da minuscole particelle che riflettono la luce solare. Questo contributo aumenta l’area apparente della chioma e facilita l’osservazione e le riprese fotografiche.
Il percorso nel cielo nelle prossime settimane
Secondo l’Osservatorio Astronomico Nazionale (OAN-IGN), il cometa Lemmon continuerà a spostarsi notte dopo notte verso ovest. Alla fine di ottobre transiterà tra Kornephoros, nella costellazione di Ercole, e Unukalhai, in Serpens. Verso la metà di novembre, l’astro si avvicinerà a Antares, la stella dominante dello Scorpione.
Perché è un evento da non perdere
Questo visitatore dal profondo dello spazio percorre un’orbita altamente eccentrica che lo porta fino a circa 36 miliardi di chilometri dal Sole, tornando nei nostri cieli ogni 1.350 anni. Di conseguenza, il passaggio attuale del cometa Lemmon rappresenta un’opportunità irripetibile in una vita: allontanandosi nuovamente verso le periferie del Sistema solare, non tornerà prima di più di un millennio.
Per chi può, vale la pena allontanarsi dalle luci cittadine e scrutare il cielo serale: tra Arturo e Alkaid, il cometa Lemmon promette una visione suggestiva, a occhio nudo o con semplici binocoli, nelle settimane centrali dell’autunno.