Negli ultimi giorni, le autorità spagnole hanno intensificato gli interventi di salvataggio nelle acque delle Canarie, dove un numero crescente di migranti tenta di raggiungere le isole spagnole. Il Salvamento Marítimo ha recentemente recuperato 46 uomini a bordo di un cayuco, portando a 372 il totale dei migranti arrivati lungo la rotta verso le Canarie. Questo articolo analizza i dettagli degli ultimi salvataggi e l’andamento dei flussi migratori nella zona.
Salvataggio di 46 migranti al largo di Gran Canaria
Il primo salvataggio è avvenuto quando il portacontainer “Damieta Express” ha avvistato il cayuco a 111 chilometri a sud di Gran Canaria, comunicando tempestivamente l’emergenza al centro di Salvamento Marítimo di Las Palmas. L’operazione di recupero è stata attivata subito dopo la segnalazione, con la partenza della nave Salvamar Macondo, che ha recuperato i 46 migranti verso le 20.37 di venerdì.
Questi migranti, provenienti principalmente dall’area subsahariana, sono stati trovati in buone condizioni di salute, come confermato dai soccorritori della Croce Rossa. Dopo il trasferimento a bordo della Salvamar Macondo, sono stati sbarcati a Arguineguín, un noto punto di approdo per i migranti che riescono a raggiungere le Canarie, intorno alle 22.40 dello stesso giorno.
Un venerdì di salvataggi: oltre 300 persone assistite
Solo poche ore prima del salvataggio dei 46 uomini, il Salvamento Marítimo aveva effettuato un’altra importante operazione. Nella giornata di venerdì, sono stati recuperati complessivamente 326 migranti, tra cui tre neonati, a bordo di due cayucos avvistati da yacht e barche a vela nel tratto di mare a sud delle Canarie.
Il primo salvataggio è stato realizzato dalla Salvamar Adhara, che ha risposto a una segnalazione per un cayuco a circa 90 chilometri a sud di El Hierro. Questa operazione ha portato al recupero di 141 persone, di cui 104 uomini, 24 donne e 13 minori – tra cui tre neonati – originari di Senegal, Gambia, Guinea e Nigeria. Questi migranti avevano intrapreso un viaggio che era iniziato sette giorni prima dalle coste senegalesi.
Al loro arrivo a La Restinga, alcuni migranti hanno mostrato segni di difficoltà: un uomo è stato trattato per un forte dolore addominale e uno dei neonati presentava febbre alta, confermando le condizioni precarie in cui viaggiano spesso queste persone.
Ulteriori operazioni da La Gomera
Un’altra missione di soccorso è stata condotta dalla Guardamar Talía, che ha operato da La Gomera. Questa nave è stata inviata per assistere un altro cayuco avvistato a circa 185 chilometri al sud di Tenerife. A bordo di questo non meglio specificato cayuco sono state trovate 67 persone, cinque delle quali donne e un neonato. Anche questo gruppo è stato accolto con premura e professionalità al porto di Los Cristianos, a Tenerife, intorno alle 22.15 dello stesso venerdì.
Questi recenti episodi di salvataggio evidenziano le sfide quotidiane affrontate dai migranti che cercano di decidere le loro sorti nei pericolosi viaggi attraverso l’Oceano Atlantico. Nonostante i gravi rischi, il flusso di persone verso le Canarie continua a crescere, spinto da una combinazione di fattori economici, politici e sociali nei paesi di origine. La situazione richiede un’attenzione costante da parte delle autorità e delle organizzazioni umanitarie coinvolte nel soccorso e nell’assistenza ai migranti.