Con l’avvicinarsi del Carnevale di Las Palmas de Gran Canaria, l’organizzazione di questo evento tradizionale è stata colpita da una nuova crisi. A poco più di due mesi dall’inizio delle celebrazioni, il comune ha deciso di spostare gli eventi previsti dal Parco dello Stadio Insulare al Parco Santa Catalina, dopo le forti proteste dei residenti. La questione ha sollevato non solo dubbi sull’organizzazione ma anche sul rispetto dei diritti dei cittadini.
Spostamento degli eventi: la reazione dei residenti
Il cambiamento nella location è avvenuto a seguito delle proteste di vari abitanti dei quartieri di Alcaravaneras e Ciudad Jardín, contrari alla demolizione e al trasferimento di alberi all’interno dello Stadio Insulare. Le contestazioni sono state così forti da costringere il governo municipale a rivedere le proprie decisioni. La questione ha portato a un acceso dibattito sulla gestione degli spazi pubblici e sulla necessità di bilanciare le esigenze di feste pubbliche con il diritto al riposo dei residenti.
Il Parco Santa Catalina, ora scelto come nuova sede per le celebrazioni, viene ricordato per il suo grande afflusso di pubblico durante il Carnevale. Tuttavia, questo spostamento riporta in primo piano una problematica già nota: una sentenza definitiva del Tribunale Superiore di Giustizia delle Canarie pone delle restrizioni rigorose sugli eventi che si possono tenere in questa area.
Le restrizioni imposte dalla legge
Il verdetto del tribunale, accolto da un accordo tra il comune e i residenti di Santa Catalina nel 2015, stabilisce severi limiti per le manifestazioni che possono avere luogo. Tra le restrizioni principali, spicca il divieto di organizzare concerti o feste di massa nel parco. Solo due concerti finali, quelli delle galas di Reina e Drag, sono permesse, e devono concludersi prima di mezzanotte. Inoltre, il livello massimo di rumore consentito è di 60 decibel, un’iniqua soglia per le abitazioni adiacenti.
I cittadini di Santa Catalina hanno già avvertito il comune: in caso di mancato rispetto di queste normative, si riservano il diritto di intraprendere azioni legali per far valere il loro accordo con il municipio. Questo chiarimento sottolinea quanto sia delicato l’equilibrio tra la festa e il diritto al riposo, un nodo complesso da sciogliere.
Le sfide dell’amministrazione comunale
La pressione su chi amministra è notevole, con un fronte di opposizione che si estende sia nello Stadio Insulare che nel Parco Santa Catalina. La questione centrale è: come può il comune organizzare il Carnevale senza infrangere i diritti dei residenti, né compromettere l’essenza festosa dell’evento? La mancanza di chiarezza da parte del governo municipale su come intenda affrontare queste limitazioni e se stia pianificando alternative per mitigare l’impatto sulla comunità locale solleva molteplici interrogativi.
In questo contesto di incertezze, il Carnevale, simbolo da sempre di vita e di celebrazioni per Las Palmas de Gran Canaria, si trova a dover affrontare una delle sue sfide più impegnative. Con il tempo che scorre contro di loro, resta da vedere se il comune riuscirà a salvaguardare la tradizione delle festività senza incorrere in ulteriori controversie.