Una nutrita partecipazione di oltre cento operatori tra vigili del fuoco, forze dell’ordine, sanitari e personale di Protezione Civile ha preso parte, lo scorso sabato, alla prima Giornata di Tecnificazione degli Interventi in Media Montagna. L’evento è stato organizzato dal Consorzio di Emergenze di Gran Canaria, con l’obiettivo di aggiornare e formare i professionisti nell’ambito del soccorso in montagna.
Obiettivi dell’evento
La Giornata di Tecnificazione, che si svolge durante il fine settimana sull’isola, si è caratterizzata per la proposta di pratiche innovative. Tra le attività proposte, spiccano alcune tecniche “inedite” in Spagna, oltre a due metodi considerati “molto innovativi”. Come sottolineato in un comunicato del Consorzio, il focus principale di questa iniziativa è stato quello di presentare un sistema di soccorso su pareti rocciose, fino ad ora riservato ai gruppi di alta montagna della Guardia Civile. Questo approccio è stato ritenuto fondamentale poiché il crescente afflusso di persone nelle aree naturali ha portato i vigili del fuoco a operare fuori dal loro consueto ambito.
Nel corso delle varie sessioni, i professionisti dell’emergenza hanno potuto apprendere come gestire la situazione di un infortunato una volta raggiunto il luogo dell’incidente. La psicologa delle emergenze Carolina Gáquez ha tenuto un intervento per fornire indicazioni su come devono comportarsi in tali contesti, ponendo l’accento sul potenziale traumi emotivo che un incidente può provocare.
Approccio psicologico nell’emergenza
Uno dei punti centrali affrontati nella formazione è stato l’importanza di una comunicazione adeguata con l’infortunato. Gáquez ha evidenziato l’inefficacia di urlare all’infortunato o tentare di calmarlo, comportamenti che spesso portano a un aumento dell’ansia e della frustrazione per la persona coinvolta. La psicologa ha voluto trasmettere un messaggio chiaro ai partecipanti: integrare la psicologia nel loro addestramento non solo arricchisce le loro competenze, ma rappresenta anche un elemento cruciale per migliorare la qualità del soccorso.
Inoltre, è stato ribadito quanto sia importante chiedere aiuto in situazioni critiche, poiché farlo non rappresenta un segno di debolezza, ma al contrario, evidenzia un approccio professionale e responsabile nel campo del soccorso. Questa formazione è stata altresì supportata dalla partecipazione di insegnanti esperti, sottolineando l’importanza di un ambiente formativo positivo e collaborativo.
L’importanza delle prime cure
Durante l’evento, una professionista dell’assistenza infermieristica ha condiviso le tecniche per fermare emorragie, sottolineando che una gestione inadeguata di queste situazioni può portare alla morte del paziente in un arco di tempo molto limitato, talvolta anche in cinque minuti. Questa sezione della formazione ha messo in rilievo la prevenzione e gli interventi immediati come essenziali per salvare vite umane.
La crescente affluenza di persone nelle aree naturali ha dimostrato di avere non solo un impatto sugli incidenti, che sono aumentati dell’80%, con nove su dieci causati da imprudenze, ma anche su siti di interesse culturale e archeologico. Xabier Velasco, archeologo del Cabildo di Gran Canaria, ha evidenziato questi effetti negativi sull’eredità culturale dell’isola, richiamando l’attenzione sulla necessità di un comportamento responsabile da parte di chi frequenta questi ambienti naturali.
La prima Giornata di Tecnificazione di Interventi in Media Montagna ha rappresentato un passo significativo nella preparazione dei professionisti, contribuendo a una risposta di emergenza più efficace e consapevole in contesti sempre più complessi e sfidanti.