Isole Canarie

Frontera, El Hierro, assolti per prevaricazione urbanistica Juan Pedro Sánchez e altri due

La Sezione Quinta dell’Audiencia Provincial di Santa Cruz de Tenerife ha assolto il consigliere insulare Juan Pedro Sánchez (AHI), un funzionario dell’area di Agricoltura e un ingegnere esterno del Cabildo di El Hierro dalle accuse di prevaricazione urbanistica e di ordinamento del territorio, nonché, per il secondo imputato, di negoziazione vietata a un funzionario pubblico. Il caso riguarda i lavori di adeguamento della pista agricola Malnombre-La Ladera, nel municipio de Frontera, al centro di un procedimento per presunte irregolarità urbanistiche.

Frontera, El Hierro, assolti per prevaricazione urbanistica Juan Pedro Sánchez e altri due

Il pronunciamento sulla prevaricazione urbanistica a Frontera

Il dispositivo, notificato ieri alle parti, conferma l’assoluzione dei tre investigati nel processo celebrato a Santa Cruz de Tenerife. L’accusa era stata promossa a seguito di una denuncia del consigliere insulare Luciano Eutimio Armas (NC), mentre la Procura aveva richiesto pene di tre anni e sei mesi di reclusione e una multa di 15 euro al giorno per 18 mesi.

Secondo la sentenza, l’intervento amministrativo seguito dal Cabildo si è sviluppato all’interno di un procedimento valido e non sono emersi elementi soggettivi di dolo. Come si legge nella risoluzione, “non è stata dimostrata alcuna intenzionalità delittuosa da parte di nessuno degli imputati”. Il progetto aveva inoltre ricevuto pareri favorevoli sia dal Comune di Frontera sia dai servizi tecnici dell’ente insulare, e il tracciato seguiva una preesistenza viaria, per cui “non può considerarsi una nuova costruzione contraria alla pianificazione”.

Origine del procedimento e tappe principali

I fatti risalgono al 2015, quando il Cabildo di El Hierro avviò un programma di adeguamento di sei piste rurali finanziato dal Fdcan (Fondo di Sviluppo delle Canarie), con l’obiettivo di agevolare l’accesso alle aziende agricole. Tra gli interventi figurava la miglioria della pista Malnombre-La Ladera, tradizionalmente utilizzata da agricoltori e residenti. Il tracciato sfruttava un antico cammino nel primo tratto e una vecchia mulattiera nel restante percorso. Finché l’iter rimase nell’area di Agricoltura, i pareri tecnici furono favorevoli.

Successivamente, nel 2018, un nuovo rapporto redatto da due tecnici che in precedenza avevano avallato il progetto concluse che una porzione della pista potesse qualificarsi come via di nuovo tracciato. Ciò avrebbe richiesto una procedura diversa da quella di cooperazione interamministrativa. Di conseguenza, fu presentata la denuncia alla Procura e prese avvio il procedimento penale per presunti reati urbanistici.

Le ragioni dell’assoluzione

Per la Sezione Quinta, l’azione amministrativa si è svolta entro i confini di un procedimento legittimo e supportato da pareri tecnici favorevoli. Un aspetto rilevante è il radicamento del tracciato su percorsi preesistenti, che ha escluso la configurazione di un’opera nuova in contrasto con la pianificazione vigente. In questa linea, la sentenza sottolinea che “non è stata dimostrata alcuna intenzionalità delittuosa da parte di nessuno degli imputati” e ribadisce che “non può considerarsi una nuova costruzione contraria alla pianificazione”.

Riguardo al funzionario insulare, i giudici riconoscono la possibilità di un conflitto di interessi per la proprietà di un terreno nell’area, ma rilevano che non è stato provato alcun vantaggio personale né beneficio economico derivante dalla sua partecipazione. D’altro canto, pur potendo la mancata astensione assumere rilievo in sede amministrativa, secondo la Sala ciò non integra un’ipotesi di reato penale.

La decisione fa venir meno qualsiasi misura di demolizione o di ripristino dei luoghi, in quanto l’opera risulta legalizzabile ai sensi della normativa vigente sul suolo rustico. La risoluzione richiama inoltre la giurisprudenza del Tribunale Supremo, ricordando che “l’illegalità non implica sempre arbitrarietà”, distinguendo così tra scelte tecniche discutibili e condotte dolose o arbitrarie richieste per configurare la prevaricazione urbanistica.

Esiti pratici e possibilità di ricorso

La sentenza, che assolve i tre investigati dalle imputazioni di prevaricazione urbanistica, ordinamento del territorio e, per il funzionario, negoziazione vietata, non è ancora definitiva. Potrà essere impugnata davanti al Tribunal Superior de Justicia de Canarias, passaggio che, se attivato, aprirà una nuova fase processuale in cui verranno riesaminati gli stessi elementi tecnici e giuridici.

In sintesi, il tribunale conferma la validità dell’iter amministrativo seguito per la pista agricola Malnombre-La Ladera e ne esclude la natura di nuova costruzione illegittima, respingendo l’ipotesi di dolo. Restano ferme, per ora, l’assoluzione e l’annullamento di eventuali misure di demolizione, con la strada aperta a un possibile ricorso della Procura.