A Fuerteventura cresce la richiesta di un robot chirurgico per l’ospedale dell’isola. Il deputato del PSOE Manuel Hernández invoca l’equità sanitaria nelle Canarie affinché la chirurgia robotica non resti confinata alle isole di riferimento. L’obiettivo è estendere il servizio anche alle isole non capitaline, evitando svantaggi per chi vive lontano dai grandi centri.

Richiesta del PSOE e obiettivo di equità
Il PSOE sollecita l’attivazione della chirurgia robotica a Fuerteventura, sottolineando che non deve funzionare «solo nelle isole capoluogo». Manuel Hernández, deputato socialista e promotore di una proposta non di legge al Parlamento di Canarias, richiama la «equità sanitaria» per garantire pari accesso a tutti i residenti, indipendentemente dal luogo di residenza.
La posizione di Hernández e la proposta alla sanità canaria
Per Hernández, la chirurgia robotica «non è un lusso», ma un investimento strategico di salute pubblica. Da qui la richiesta alla Consejería de Sanidad del Governo delle Canarie affinché il servizio sia disponibile negli ospedali di Fuerteventura e nelle altre isole non capitaline, superando la concentrazione nelle sole strutture di riferimento.
Benefici clinici e impatto sul sistema sanitario
«È dimostrato che consente di effettuare interventi meno invasivi, con minori perdite di sangue, un tasso inferiore di complicazioni postoperatorie, meno dolore, una riduzione delle degenze ospedaliere e un recupero più rapido del paziente», evidenzia Hernández. Di conseguenza, nel medio periodo comporta un risparmio significativo per il sistema sanitario in giorni di ricovero e trattamenti aggiuntivi.
Disponibilità attuale e dati del 2024
Attualmente, il sistema è operativo solo in due ospedali delle Canarie. Nel 2024 sono state eseguite 889 procedure robotiche, con un incremento superiore al 900% rispetto agli esercizi precedenti. Questi numeri, secondo il parlamentare, confermano la maturità del servizio e la necessità di ampliarne la copertura territoriale.
Il quadro emerso unisce una domanda crescente di robot chirurgico a Fuerteventura e una strategia politica che punta a riequilibrare l’offerta tra le isole. Le evidenze cliniche e l’aumento delle attività nel 2024 sostengono la richiesta di estensione oltre i due ospedali oggi attivi, in linea con il principio di equità sanitaria nell’arcipelago.




