La Polizia Nazionale ha intercettato in alto mare un mercantile diretto a Vigo e ha sequestrato 4 tonnellate di cocaina a circa 1.100 chilometri dalle Canarie. L’operazione, battezzata Traba, è stata eseguita con il supporto della Marina spagnola e ha portato all’arresto dei nove membri dell’equipaggio del Little Girls, una nave battente bandiera della Tanzania partita da Panama.

Operazione Traba e numeri dell’alijo
Secondo il delegato del Governo nelle isole, Anselmo Pestana, i 4.000 chili di cocaina sottratti al mercato avrebbero potuto generare un giro d’affari superiore a 1.000 milioni di euro una volta adulterati per la distribuzione al dettaglio. Come merce pura, il carico è stato stimato in circa 240 milioni di euro.
La sequestro di 4 tonnellate di cocaina vicino alle Canarie è il più consistente in Spagna dall’inizio dell’anno. Di conseguenza, la fase investigativa resta aperta e si prevedono ulteriori arresti a terra.
Abbordaggio in alto mare e nave coinvolta
L’abbordaggio è avvenuto nella notte di mercoledì, quando i gruppi speciali del GEO, con il supporto dell’Armada, hanno fatto irruzione sul Little Girls. L’imbarcazione, un mercantile diretto in Spagna dopo essere salpato da Panama, batteva bandiera tanzaniana.
Gli inquirenti rilevano che l’organizzazione criminale fosse in grado di noleggiare una nave di oltre 54 metri di lunghezza, 12 di larghezza e 4,5 di pescaggio. Inoltre, ritengono che questo maxi alijo non fosse il primo inviato verso l’Europa.
Indagine in corso e valore del carico
Le autorità hanno confermato l’arresto dei nove componenti dell’equipaggio. Successivamente, l’attenzione si concentrerà su possibili complici a terra. La merce sequestrata ha un valore di 240 milioni di euro allo stato puro; una volta tagliata e distribuita, il volume d’affari potenziale supererebbe i 1.000 milioni, come indicato in conferenza stampa.
L’operazione Traba si sviluppa in due fasi: la prima ha colpito la logistica del trasporto; la seconda, più “silenziosa”, mira a “attaccare” la struttura economica della rete, identificandone e fermandone tutti i membri dopo avere agito sull’“anello più debole”.
Focus degli investigatori e struttura criminale
Il capo dell’unità Greco in Galizia, Emilio Rodríguez, ha sottolineato il “grande potenziale” dell’organizzazione oggetto dell’inchiesta, senza aggiungere dettagli perché è stato decretato il segreto istruttorio. Ha affermato: “Nessuno è più importante di un altro, ma le grandi teste di queste organizzazioni, globalizzate, di solito sono molto lontane” da chi trasporta la cocaina lungo la rotta atlantica.
Inoltre, Rodríguez ha spiegato che in Galizia la lotta al narcotraffico si concentra sulle lance veloci che operano per grandi clienti. Di conseguenza, le indagini puntano a colpire tanto i vettori marittimi quanto le catene finanziarie che ne garantiscono la resilienza.
Rotte atlantiche e ruolo della Spagna
Per gli investigatori, la rotta atlantica è cruciale per le mafie che spostano la droga da Paesi di transito come Venezuela, Suriname o Brasile verso i mercati di consumo europei. Rodríguez ha aggiunto che la Spagna è una via di ingresso della cocaina, ma non tra le principali, collocate in porti del Nord Europa.
Comunicazione ufficiale e bilancio provvisorio
In un messaggio istituzionale, la Polizia ha riferito: “Agenti del #GEO hanno abbordato una nave mercantile a 600 miglia dalle #IsoleCanarie con il supporto di @Armada_esp. La perquisizione effettuata da agenti della @policia della #UDYCO calcola che potrebbe trasportare circa 6.500 chili di cocaina. 9 detenuti. Con la collaborazione di @DEAHQ”.
Il coordinamento tra GEO, unità antidroga e Marina militare ha permesso di bloccare il mercantile e di recuperare il carico. Resta ora l’obiettivo di risalire ai vertici della rete e di mappare i canali finanziari. Il bilancio provvisorio parla di nove arresti, un alijo di 4.000 chili sequestrato e un danno economico ingente inferto a un’organizzazione con proiezione internazionale.




