Isole Canarie

Germania rallenta e il turismo a Maspalomas perde arrivi tedeschi del 4% a dicembre

A Berlino la paralisi politica e le prospettive di crescita sotto l’1% alimentano l’incertezza del consumatore tedesco; a Maspalomas, nel sud di Gran Canaria, il cuore del turismo locale registra segnali di frenata. Il turismo tedesco a Gran Canaria rallenta all’avvio dell’alta stagione: a dicembre gli arrivi dalla Germania passano da 122.939 nel 2024 a 118.011 nel 2025, con un calo di 4.928 persone (-4,0%). Con il cancelliere Friedrich Merz in flessione di popolarità (16% di sostegno dopo sei mesi), operatori e investitori monitorano con attenzione il loro principale mercato emissore.

Germania rallenta e il turismo a Maspalomas perde arrivi tedeschi del 4% a dicembre

Scenario in Germania

Le difficoltà a Berlino, tra stallo politico e crescita inferiore all’1%, si riflettono sulla fiducia dei consumatori in Germania. Sei mesi dopo l’insediamento con l’impegno di rilanciare l’economia, Friedrich Merz affronta un consenso ridotto al 16% e aspettative in calo. Come evidenziato da analisi internazionali, se la crescita resta sotto l’1% e gli elettori pretendono risultati, la cautela si estende rapidamente alle spese non essenziali. Questa dinamica, in un Paese considerato la “locomotiva europea”, incide direttamente sul turismo tedesco a Gran Canaria.

Dati del calo degli arrivi

All’inizio della stagione alta, il mercato tedesco sull’isola mostra una tendenza discendente. Nel mese di dicembre, i visitatori provenienti dalla Germania sono passati da 122.939 nel 2024 a 118.011 nel 2025. La variazione indica un arretramento di 4.928 arrivi, pari a un -4,0%. Per il turismo tedesco a Gran Canaria, questi numeri rappresentano un primo segnale di contrazione in un periodo tradizionalmente favorevole.

Impatto sul sud di Gran Canaria

Nel sud di Gran Canaria, hub che da decenni vive al ritmo del «motore di crescita» tedesco, i report che arrivano da Berlino vengono seguiti con crescente preoccupazione. L’instabilità politica ed economica in Germania non è un fatto secondario per albergatori e proprietari di Playa del Inglés e Meloneras: è una variabile che tocca direttamente i ricavi. La dipendenza dal flusso costante e dall’alto potere d’acquisto del viaggiatore tedesco resta elevata. Di conseguenza, una maggiore prudenza del consumatore tende a comprimere il budget discrezionale, incidendo sulla spesa media per turista (GATT) e sull’andamento delle prenotazioni.

Segnali dai mercati e dalla politica

Il nervosismo interno in Germania, nonostante promesse sulla gestione dei flussi migratori e sul superamento della crisi economica, si traduce in segnali di frenata. La combinazione tra una coalizione in difficoltà e la debolezza di alcuni comparti azionari, come indicato dalla flessione dei titoli legati alla difesa, rafforza la percezione di «prospettive cupe». Per un mercato a lungo raggio come il turismo tedesco a Gran Canaria, questi fattori tendono a manifestarsi in prima battuta nei comportamenti di spesa in vacanza.

Le risposte locali e la diversificazione

La fase attuale spinge gli operatori canari ad accelerare sulla diversificazione dell’offerta. Le iniziative di valore introdotte di recente, come la spinta sulla gastronomia al Foro di Maspalomas, e gli investimenti in efficienza energetica e nella riqualificazione di complessi obsoleti, tra cui il Tívoli, assumono un ruolo strategico. Non si tratta solo di miglioramenti operativi: sono mosse difensive pensate per attenuare gli effetti di uno shock esterno e tutelare la competitività del turismo tedesco a Gran Canaria.

Variabile decisiva e prospettive

Mentre gli sforzi locali puntano su qualità del servizio ed efficienza, la variabile decisiva resta nelle mani degli elettori e del mercato in Germania. La domanda che si pongono gli investitori a Maspalomas è se la resilienza del comparto turistico dell’isola possa compensare l’erosione di fiducia del principale mercato dell’Unione Europea. I dati su dicembre (-4,0%) e il contesto di economia tedesca sotto pressione suggeriscono un monitoraggio ravvicinato nei prossimi mesi, con attenzione puntata su arrivi dalla Germania, livelli di spesa e durata dei soggiorni.

Il quadro che emerge è quello di una domanda tedesca più cauta, influenzata da crescita sotto l’1% e da un clima politico complesso a Berlino. Nel sud di Gran Canaria, dove Playa del Inglés e Meloneras dipendono in larga parte da quel bacino, i 118.011 arrivi di dicembre 2025 confermano la flessione rispetto ai 122.939 del 2024. Le strategie di diversificazione già avviate e gli investimenti in qualità ed efficienza costituiscono oggi i principali strumenti per contenere l’impatto sul turismo tedesco a Gran Canaria e preservare la stabilità del sistema turistico locale.