Il mondo sta affrontando sfide sempre più complicate quando si tratta di sostenibilità e innovazione tecnologica. In questo contesto, l’Istituto Tecnologico e delle Energie Rinnovabili delle Isole Canarie si distingue per l’ottenimento di finanziamenti significativi destinati alla realizzazione di progetti innovativi nel campo delle energie rinnovabili e del monitoraggio vulcanico. Grazie a una sussidia di oltre 500.000 euro, il ITER avvia tre ambiziosi progetti che promettono di apportare cambiamenti positivi in diverse aree di sviluppo.
Finanziamenti e entità coinvolte
L’ITER, sotto il controllo del Cabildo Insular de Tenerife, ha recentemente ottenuto un finanziamento di 508.867,44 euro nell’ambito della call per progetti di collaborazione pubblico-privata 2023 promossa dal Ministero della Scienza e Innovazione spagnolo. Questa somma servirà per sviluppare tre progetti strategici: Siroco, Voltaire e Heliovolcan. Il consigliere per Innovazione, Ricerca e Sviluppo, Juan José Martínez, ha sottolineato che ITER sarà alla guida di queste iniziative in stretta collaborazione con istituzioni di prestigio, come l’Università di Las Palmas de Gran Canaria, l’Università Complutense di Madrid, l’Università di Alcalá e la Fondazione Istituto Tecnologico di Galicia. Questa sinergia manifesta l’importanza di Tenerife come polo d’innovazione nelle energie rinnovabili e nel monitoraggio vulcanico, confermando il suo ruolo centrale nel panorama della ricerca scientifica in Spagna.
Innovazione tecnologica e progetto Siroco
Il progetto Siroco rappresenta un’innovativa iniziativa focalizzata sullo sviluppo di un sistema predittivo avanzato per rilevare rifiuti ambientali e corrosione nelle centrali fotovoltaiche. Con un budget totale di 800.171,75 euro, Siroco mira a implementare soluzioni basate su droni equipaggiati con sensori avanzati, tra cui telecamere termiche ed iperspettrali. Questi droni saranno in grado di identificare contaminanti come la polvere e il sale sui moduli fotovoltaici, nonché segni di corrosione nelle strutture metalliche di supporto. Attraverso questi progressi, si intende ottimizzare il mantenimento predittivo, migliorando l’efficienza energetica delle installazioni e riducendo i costi operativi delle centrali solari.
Il progetto non si limita a migliorare la manutenzione, ma cerca anche di essere un modello per l’adozione di tecnologie più ecologiche e intelligenti nel settore energetico, rendendo le operazioni delle centrali fotovoltaiche più resilienti e meno impattanti sull’ambiente. Siroco, dunque, si propone non solo come un passo avanti tecnologico, ma anche come un contributo significativo alla sostenibilità a lungo termine nella produzione di energia.
Ottimizzazione energetica con il progetto Voltaire
Il secondo progetto, denominato Voltaire, riceverà un investimento di 582.045,20 euro ed è orientato all’ottimizzazione della gestione delle strutture di autoconsumo energetico attraverso l’impiego di gemelli digitali. Questa tecnologia permette la modellazione e la simulazione del comportamento di sistemi di generazione distribuita ibridi, incorporando strategie predittive per la gestione efficiente dell’energia, specialmente in contesti insulari come quello delle Isole Canarie. L’obiettivo chiave di Voltaire è migliorare l’efficienza del sistema elettrico insulare, con l’ambizione di facilitare una transizione verso un modello energetico più sostenibile e resiliente.
Grazie al gemello digitale, gli operatori potranno avere una visione dettagliata e in tempo reale del funzionamento delle loro installazioni, potendo prevedere e gestire eventuali problemi con grande anticipo. Questo approccio innovativo è destinato a ridurre i costi e migliorare l’affidabilità delle forniture di energia, rendendo le infrastrutture energetiche più robuste e meno vulnerabili a eventuali cambiamenti o crisi.
Monitoraggio vulcanico con il progetto Heliovolcan
Infine, il ITER parteciperà attivamente al progetto Heliovolcan, finalizzato allo sviluppo di dispositivi portatili per la misurazione in situ del flusso diffuso di elio in zone vulcaniche attive. Questo gas, noto per la sua mobilità e inertezza chimica, rappresenta un indicatore cruciale nel monitoraggio vulcanico. L’iniziativa, con un budget complessivo di 1.038.082,70 euro, mira a superare le limitazioni tecnologiche attuali mediante la creazione di strumenti in grado di effettuare misurazioni precise e in tempo reale. Ciò potrebbe rivoluzionare le attuali capacità di previsione delle eruzioni vulcaniche, contribuendo a una gestione più efficace dei rischi associati a inondazioni vulcaniche, specialmente nelle comunità vulnerabili.
Questi progetti non solo sottolineano l’impegno del ITER per la ricerca e lo sviluppo sostenibile, ma evidenziano anche la necessità di un approccio proattivo nell’affrontare i cambiamenti climatici e le emergenze ambientali. Il finanziamento ricevuto segna un passo importante verso un futuro che combina innovazione tecnologica e sostenibilità, un equilibrio fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere delle generazioni future.
Il sostegno finanziario è parte delle agevolazioni fornite dall’Agenzia Statale di Ricerca, nell’ambito del Piano Statale di Ricerca Scientifica, Tecnica e Innovazione 2021-2023, che ha l’obiettivo di promuovere la cooperazione tra industrie e istituti di ricerca. Attraverso questo tipo di finanziamento, si intende incoraggiare lo sviluppo di nuove tecnologie e il trasferimento di conoscenze, con l’intento di stimolare nuove idee e prodotti sul mercato.