Las Palmas de Gran Canaria fa da sfondo all’Assemblea di Sindaci e Sindache nel Salón de Plenos, dove il presidente del Cabildo de Gran Canaria, Antonio Morales, sollecita i comuni a un ruolo più incisivo nella prevenzione e nella risposta agli incendi forestali. Il contesto è segnato da cambiamento climatico, orografia complessa e vicinanza tra aree boschive e centri abitati, con l’obiettivo di rafforzare piani di emergenza municipali e coordinamento istituzionale.
Richiesta del Cabildo ai comuni
«Dobbiamo funzionare come un orologio di precisione», afferma Morales durante l’Assemblea, dedicata ai piani di emergenza dei comuni, al coordinamento con il Cabildo e allo stato dei fondi di investimento locale. All’incontro partecipano il consigliere all’Ambiente, Raúl García Brink, quello alla Cooperazione Istituzionale, Carmelo Ramírez, e il capo delle Emergenze insulari, Federico Grillo.
Il vertice punta a rafforzare la risposta con azioni integrate: prevenzione, preparazione, intervento e ripristino. Di conseguenza, il Cabildo chiede processi decisionali più rapidi, formazione continua e una catena di comando chiara per affrontare gli incendi forestali in modo coordinato.
Un’isola esposta per geografia e clima
Il presidente sottolinea che la virulenza degli incendi è cresciuta a livello globale, come dimostrato in estate nella Penisola iberica e nei recenti episodi vissuti dalla stessa Gran Canaria. «Continueremo ad averli, purtroppo, quindi dobbiamo essere preparati», avverte.
Morales ricorda che l’azione comunale è decisiva per la creazione di viali e aree sicure, la riduzione del combustibile vegetale, il potenziamento della Protezione Civile, l’autoprotezione dei cittadini e il mantenimento dei servizi essenziali in caso di emergenza. «La pianificazione locale contro gli incendi può integrarsi nei piani municipali di emergenza», spiega, invitando i comuni ad avanzare su questa strada.
Dal Cabildo si rimarca che lo sforzo congiunto delle amministrazioni ha reso Gran Canaria un riferimento a livello nazionale e internazionale nella gestione forestale e nella prevenzione degli incendi forestali.
Un modello europeo di gestione forestale
Nell’ultimo decennio l’isola ha consolidato un modello di lavoro integrale, con un dispositivo professionale riconosciuto da altre comunità autonome, dall’UME e da istituzioni europee.
Il dispositivo tecnico opera tutto l’anno, superando le precedenti campagne di tre mesi, e integra fuochi prescritti e trattamenti selvicolturali continuativi, risultati efficaci nel contenimento dei grandi incendi.
Inoltre, il Cabildo ha aumentato le risorse disponibili e ha varato il ‘céntimo forestal’, uno strumento di finanziamento per azioni ambientali, insieme al programma Gran Canaria Mosaico, che promuove paesaggi produttivi e biodiversi e sostiene il settore primario e i prodotti a chilometro zero.
Parallelamente, i servizi comunali di Protezione Civile sono stati dotati di nuovi materiali e risorse, riconoscendone il ruolo cruciale per la conoscenza del territorio e la capacità di reazione immediata.
Aree a rischio e investimenti
Il capo delle Emergenze, Federico Grillo, segnala che le zone di maggior rischio si concentrano oggi nelle mediane del nord e nella conca di Tirajana, per l’intreccio tra elevata densità abitativa, orografia difficile e interfaccia urbano-forestale. Insiste, comunque, che il pericolo è diffuso su tutta l’isola.
Nel corso dell’Assemblea si fa il punto sui principali piani di investimento del Cabildo: il Piano di Cooperazione Municipale, con oltre 400 progetti attivi per quasi 230 milioni di euro; il Piano Addizionale dei Residui, con 72 milioni; e l’FDCAN (Fondo di Sviluppo delle Canarie), cofinanziato da Cabildo, comuni e Governo autonomico.
Sia Morales sia Ramírez richiamano la necessità di accelerare l’esecuzione dei progetti in corso e di presentare nuove proposte per aumentare la resilienza del territorio e garantire la sicurezza della popolazione di fronte a emergenze come gli incendi forestali.
Emergono una strategia comune, strumenti finanziari dedicati e un modello operativo consolidato: elementi che, se attuati con rigore e coordinamento interistituzionale, possono rafforzare la prevenzione, la risposta e il recupero dell’isola davanti a un rischio strutturale in crescita.