Nelle ultime settimane, il Governo delle Isole Canarie ha intensificato i suoi sforzi per regolamentare il settore degli affitti vacazionali, un tema che ha suscitato ampio dibattito pubblico e molteplici opinioni tra i vari attori coinvolti. Un passo significativo è stato compiuto lunedì, quando è stato presentato un nuovo anteprogetto di legge al Consiglio Consultivo, segnando un momento cruciale nel lungo processo che potrebbe arrivare a trovare una soluzione definitiva a questo problema.
Prossimi passaggi e tempistiche
Il nuovo anteprogetto di legge, che ambisce a regolare gli affitti brevi nelle Isole Canarie, è stato trasmesso al Consiglio Consultivo, il quale avrà quindici giorni per esaminare il documento. La consigliera del Turismo, Jessica de León, ha dichiarato che l’obiettivo è di avere il progetto pronto per entrare in discussione al Parlamento delle Canarie entro il mese di dicembre. Questa scadenza rappresenta un passo urgente nel processo e sottolinea l’importanza del tema per le strutture turistiche dell’arcipelago.
In seguito al parere del Consiglio Consultivo, si prevede una nuova riunione con la Federazione Canaria dei Comuni e la Federazione Canaria dei Comuni Costieri . Secondo de León, ciò servirà a chiarire le responsabilità dei Cabildos, delle istituzioni locali, e dei singoli comuni, soprattutto alla luce delle preoccupazioni espresse dai sindaci riguardo ai carichi di lavoro che la nuova normativa potrebbe comportare.
I compiti dei comuni e le rivalità
Il dibattito su chi debba gestire le competenze in materia di disciplina urbanistica ha acceso toni accesi tra il governo regionale e i comuni. La consigliera ha riconosciuto la fragilità delle risorse comunali, ma ha anche affermato l’importanza di attribuire competenze chiare per garantire una gestione efficace del settore. Nonostante le tensioni, sono stati fatti sforzi per incorporare modifiche che tengano conto delle esigenze dei comuni durante l’iter di redazione del nuovo testo normativo.
In particolare, de León ha osservato che rispetto alle proposte iniziali, il documento ora è significativamente più vicino alle esigenze municipali. Questo adeguamento ha contribuito a ritardare la presentazione finale, ma i cambiamenti si sono resi necessari per facilitare un dialogo costruttivo con i comuni e per prevenire ulteriori conflitti.
Un progetto partecipato
La consigliera ha descritto l’adozione di questo nuovo progetto come “partecipata”, sottolineando l’importanza di avere coinvolto differenti categorie di cittadini e di attori del settore nel processo di elaborazione del testo. Nonostante le divergenze di opinione, è stata evidenziata l’aspetto positivo dell’apertura al dialogo da parte della Conselleria. Il testo è stato anche inviato alla Commissione Nazionale del Mercato dei Valori, in attesa di un proprio rapporto che potrebbe incidere sul processo legislativo.
De León ha espresso fiducia nel fatto che i servizi legali della Comunità Autonoma siano d’accordo con il contenuto del testo, il che costituirebbe una valida protezione contro le obiezioni sollevate dai comuni e dall’Associazione Canaria di Affitti Vacazionali, che sta cercando di influenzare il dibattito legislativo.
Crescita degli affitti vacazionali
Un elemento significativo è la crescita esorbitante degli affitti vacazionali nell’arcipelago. Dall’annuncio della legge, il numero totale delle case per affitti brevi è aumentato di 10.000 unità, passando da 54.000 a circa 64.000 dichiarazioni di responsabilità. Tuttavia, è importante notare che solo 48.000 di queste sono effettivamente attive nel mercato. Questo significa che esiste un divario significativo tra i proprietari che si registrano e quelli che poi realmente affittano le proprie abitazioni.
Le linee rosse della normativa
La consigliera ha chiarito che ci sono delle “linee rosse” delineate nel testo normativo, le quali riguardano la proibizione di costruire hotel o appartamenti su terreni residenziali e l’installazione di strutture turistiche in aree urbane già consolidate. Altre restrizioni includono il divieto di utilizzare abitazioni di protezione ufficiale per fini di affitto vacazionale e il divieto di destinare interi lotti di uso residenziale ad attività turistiche, in quanto si tratterebbe di veri e propri hotel. Con tali regolazioni, il governo intende mantenere un equilibrio tra le esigenze del mercato turistico e la protezione delle comunità residenziali esistenti.