Isole Canarie

Jéssica de León celebra la nuova legge sulle case vacanza nelle Canarie, stop licenze per 5 anni

Alle Canarie, la consejera del Turismo Jéssica de León annuncia l’imminente approvazione in Parlamento della Legge di Vivienda Vacacional, un testo atteso che introduce la sospensione delle licenze fino a cinque anni e affida ai comuni la pianificazione di dove, quando e quante case vacanza autorizzare. La normativa interviene su affitti brevi e alloggi turistici, con l’obiettivo di tutelare i residenti in un contesto di emergenza abitativa.

Jéssica de León celebra la nuova legge sulle case vacanza nelle Canarie, stop licenze per 5 anni

Approvazione della legge e sospensione delle licenze

De León ha spiegato che la Legge di Vivienda Vacacional verrà approvata questa settimana dal Parlamento perché contiene misure che, a suo dire, “le Canarie ne hanno urgente bisogno”, tra cui la “sospensione” delle autorizzazioni per cinque anni.

Un percorso di oltre due anni

Intervenendo in un forum organizzato dal quotidiano Canarias 7, la consejera ha ricordato che la nuova normativa è il risultato “di un processo di più di due anni di lavoro, articolando proposte di diversi settori”, e avvia “la sospensione delle licenze per cinque anni o fino a quando i comuni decidano come, dove, quando e quante (case vacanza) vogliono”.

Ruolo dei comuni e tutela dei residenti

La scelta che spetta ai municipi di distribuire l’uso della vivienda vacacional, ha affermato, “deve ruotare attorno a non compromettere la qualità di vita dei residenti”.

Emergenza abitativa e funzione sociale della casa

Di fronte a uno scenario in cui “i prezzi degli affitti sono fuori scala” e le Canarie si trovano in “emergenza abitativa”, la casa “deve assolvere la sua funzione sociale e, in via straordinaria, fino a una quota massima del 10%, potrà essere destinata a questa attività economica”.

Il modello locale come avanzamento

Per De León, “questo va chiarito” perché “è il grande avanzamento che propongono le Canarie rispetto al resto delle comunità autonome: che sia ogni comune a decidere il suo modello, a decidere dove, quante, come vuole e, inoltre, che pensi sempre al residente e alla funzione sociale che ha l’abitazione”.

Limiti su edifici interi e uso del suolo

Tra le altre misure della legge, ha ricordato, si introduce “un divieto affinché gli edifici interi non siano destinati all’affitto vacazionale”, un aspetto che ha definito “fondamentale” perché “si sta distruggendo il suolo residenziale a favore della terziarizzazione e, pertanto, bisogna tornare alla destinazione originaria per cui è nato quel suolo”.

Equilibrio tra economia e diritto alla casa

La normativa, ha sottolineato, “riflette sul necessario equilibrio che deve sussistere tra un’attività economica e il diritto all’abitazione” e ciò è “più necessario che mai alle Canarie” per affrontare “il concetto di capacità di carico e, soprattutto, affinché l’industria turistica nel suo insieme sia al servizio del benessere del residente”.

Occupazione turistica e fattori di crescita della spesa

Riguardo all’andamento dell’occupazione turistica nell’Arcipelago e all’aumento della spesa in destinazione, lo ha definito “una buona notizia” dovuta alla convergenza di “vari fattori”, come “i prezzi delle camere d’albergo sono aumentati del 40% rispetto al 2019”, con “50.000 posti letto in meno tra extralberghiero e alberghiero” alle Canarie.

Riconfigurazione dell’offerta ricettiva

I posti sono diminuiti, ha ricordato, perché molti appartamenti sono stati riconvertiti in hotel e le capacità sono state ridotte in quelle strutture, a cui si somma “il fenomeno della residenzializzazione”, dato che “molti appartamenti hanno lasciato il loro gestore e sono diventati residenziali”.

La vivienda vacacional come fenomeno stabile

Ha inoltre evidenziato il “fenomeno che è arrivato per restare e che non abbiamo mai demonizzato, come la vivienda vacacional, dove si alloggiano approssimativamente 2,5 milioni di clienti all’anno alle Canarie”.

Entrate e servizi pubblici

Per De León, è “una buona notizia che continuino ad aumentare le spese turistiche in destinazione e in tutta la catena del valore dell’industria turistica”, perché “è ciò di cui abbiamo bisogno, generare più entrate alle Canarie e che tali entrate siano destinate ai servizi pubblici di base ed essenziali”.

Impatto fiscale e redistribuzione

Dei 22.000 milioni di euro che oggi si generano alle Canarie in tutti i settori di attività e in tutti i segmenti di alloggio, “1.500 milioni circa sono unicamente gettito di IGIC, e quell’IGIC si ripartisce tra Governo, cabildos e comuni e, pertanto, va direttamente alla cittadinanza”.

Con l’approvazione della Legge di Vivienda Vacacional, l’arcipelago punta a regolare gli affitti brevi, a rafforzare la pianificazione municipale e a garantire che gli alloggi turistici rispettino la funzione sociale dell’abitare, bilanciando sviluppo economico e qualità della vita dei residenti.