Con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della ricerca e della diagnosi precoce del cancro al seno, ISDIN, in collaborazione con la Fondazione FERO, ha lanciato la settima edizione della campagna “Juntas”. Quest’anno il focus è sull’importanza del supporto emotivo che gli accompagnatori offrono alle pazienti, evidenziando come questa dimensione relazionale sia cruciale nella lotta contro la malattia. La campagna, che mira a generare una “unione infinita”, sottolinea il legame che si crea tra chi è malato e chi lo supporta, facendo leva su esperienze personali e storie di vita.
L’importanza del supporto emotivo nel percorso di cura
La campagna “Juntas” non si limita a mettere in luce la malattia, ma evidenzia anche il ruolo fondamentale del supporto emotivo che le pazienti ricevono dai propri familiari e amici. Steffi Mallebrein, co-autrice della guida di accompagnamento contro il cancro al seno presentata da ISDIN, racconta quanto sia vitale avere qualcuno al proprio fianco durante il percorso di cura. “Non chiamarmi coraggiosa, basta che tu sia al mio fianco”, afferma, sottolineando come la lotta contro il cancro non sia solo una battaglia fisica, ma anche e soprattutto un impegno emotivo. Questo aspetto è fondamentale per creare un’alleanza solida e duratura tra le pazienti e i loro accompagnatori, che spesso diventano la loro principale fonte di sostegno.
Secondo le statistiche della Fondazione FERO, circa 1 donna su 8 viene colpita da cancro al seno, con oltre 36.000 nuove diagnosi previste nel 2024. Queste cifre rendono chiara la necessità di una diagnosi tempestiva, da affiancare alla prevenzione e alla ricerca. La condivisione di testimonianze dirette illustra non solo la difficoltà della malattia, ma anche la forza che può derivare da un legame forte e solidale durante i momenti di maggiore vulnerabilità.
Testimonianze che fanno la differenza
Le testimonianze di madri e figlie, come quella di Steffi e di sua figlia Laura, fanno parte di una serie di racconti toccanti realizzati da ISDIN per testimoniare il modo in cui gli accompagnatori vivono la lotta contro il cancro. Questi racconti offrono un’insight unico in un processo che si estende oltre la cura medica, includendo il supporto emotivo come un elemento cruciale. La realtà di affrontare il cancro incontra una dimensione umana profonda, dove il sostegno di persone vicine e care può risultare decisivo per affrontare questa dolorosa esperienza.
Rubén Ventura, presidente della Fondazione FERO, ha rilevato l’importanza di continuare la ricerca, affermando che 25 anni fa solo il 65% dei casi di cancro al seno era curabile, mentre oggi questa cifra è salita all’85%. Ogni contributo alla campagna “Juntas” rappresenta un passo importante verso un futuro senza cancro. Inoltre, ISDIN promette di donare un euro alla Fondazione FERO per ogni prodotto della linea ISDIN Woman acquistato, rendendo così la campagna un’iniziativa di beneficio concreto.
Innovazione nella ricerca: la biopsia liquida
Uno degli aspetti più innovativi della campagna di quest’anno riguarda la ricerca sulla biopsia liquida, un progetto chiave guidato dalla dottoressa Ana Vivancos, responsabile del laboratorio di Genomica presso il Vall d’Hebron Institut d’Oncologia. Questa tecnica promettente consente di rilevare il cancro attraverso una semplice goccia di sangue, riducendo la necessità di procedure invasive come le biopsie tradizionali. La ricerca ha mostrato risultati promettenti nel miglioramento dell’accuratezza diagnostica e nella riduzione dello stress fisico per le pazienti.
Inoltre, il 16 ottobre, la Casa ISDIN ha ospitato un’importante tavola rotonda con donne ispiratrici che hanno condiviso le loro storie personali. Tra i relatori vi erano anche esperti del settore medico, come la dottoressa Claudia Barreto e la dottoressa Bárbara Fontanals, che hanno approfondito l’importanza della diagnosi precoce e dell’autoesame. Questo evento ha rafforzato il messaggio della campagna, che rimarrà attiva per tutto il mese di ottobre e si espande oltre i confini della Spagna, con il coinvolgimento di ISDIN in paesi come Cile, Portogallo, Perù, Argentina e Colombia.
Questa sinergia tra diverse nazioni e culture è un chiaro esempio di quanto sia universale la lotta contro il cancro al seno e di come, unendosi, si possano raggiungere obiettivi comuni e portare speranza a molte donne e alle loro famiglie in tutto il mondo.