La crisi migratoria che attualmente affligge le Isole Canarie sta sollevando importanti questioni relative alla capacità dei comuni di affrontare i costi aggiuntivi derivanti dalla gestione dell’emergenza. In questo contesto, Alejandro Marichal, leader di CC a San Bartolomé de Tirajana, ha lanciato l’idea di istituire una nuova linea di finanziamento destinata a supportare le municipalità maggiormente impattate. L’incontro si è svolto in un evento dedicato al municipalismo nella capitale maiorera, in cui Marichal ha sottolineato la necessità di fornire risorse adeguate alle amministrazioni locali.
La proposta di finanziamento per i comuni
Alejandro Marichal ha proposto l’istituzione di una linea di finanziamento per compensare i costi straordinari sostenuti dai comuni a causa della crisi migratoria. La richiesta è stata indirizzata al presidente delle Canarie, Fernando Clavijo, durante un incontro che ha avuto l’obiettivo di discutere come i comuni possano affrontare l’aumento dei costi sostenuti per i servizi pubblici a causa dell’arrivo di migranti. Marichal ha evidenziato quanto sia fondamentale quantificare l’impatto economico e finanziario sull’efficacia dei servizi, che stanno sperimentando un sovraccarico a causa del crescente numero di persone da assistere.
In questo contesto, è stata proposta l’idea di un foro interterritoriale locale, che possa favorire la cooperazione e il coordinamento tra differenti livelli di governo. Marichal ha avvertito che questa crisi migratoria non è una questione temporanea, ma un fenomeno che continuerà a influenzare la società canaria anche nei prossimi anni. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di garantire che i comuni siano dotati delle risorse necessarie per affrontare le sfide crescenti legate all’immigrazione.
Affrontare il discorso di odio e promuovere l’integrazione culturale
Durante il dibattito è emerso anche il tema del discorso d’odio e dei pregiudizi razziali, argomento che Marichal ha definito “critico”. Ha esortato i membri del suo partito a lavorare per una maggiore integrazione culturale, rispettando al contempo l’identità canaria. Ha affermato che le attuali dinamiche socio-culturali richiedono una risposta responsabile, evitando di lasciare spazio a sentimenti di intolleranza.
In questo incontro, la CC ha manifestato l’intenzione di collaborare con i vari comuni per creare azioni concrete relative ai due temi trattati: la migrazione e la sfida demografica. L’obiettivo è di elaborare un pacchetto di misure specifiche che possano essere implementate a livello locale, mirando a garantire un’accoglienza dignitosa per tutti i residenti e i migranti.
I partecipanti e le problematiche emerse
Nella discussione sulla sfida demografica hanno partecipato figure chiave come Lola García, José Manuel Bermúdez e Jessica Pérez. Relativamente al fenomeno migratorio, presenti erano Echedey Eugenio, Alejandro Marichal e Rocío Armas. Il segretario generale di CC, Fernando Clavijo, ha messo in evidenza come i comuni stiano affrontando difficoltà sempre più marcate, derivanti dalla mancanza di risorse e personale.
Clavijo ha argomentato che le istanze legate all’immigrazione si intrecciano con ulteriori problematiche, come la crescente carenza di abitazioni e l’invecchiamento della popolazione, che colpiscono in modo particolarmente severo le municipalità con meno di 10.000 abitanti.
In particolare, José Manuel Bermúdez ha evidenziato la sostenibilità della crescita della popolazione delle Canarie, che ha visto un incremento netto di 431.000 unità negli ultimi due decenni. La sua affermazione riguarda la necessità di coordinare le politiche pubbliche tra le varie autorità locali per affrontare adeguatamente le sfide legate alla crescita demografica, che porta con sé un incremento della pressione sul mercato del lavoro e sui servizi pubblici.
L’impatto della migrazione sui mercati locali
La presidente del Cabildo di Fuerteventura, Lola García, ha messo in evidenza che l’immigrazione non riguarda solo gli immigrati provenienti da paesi extracomunitari, ma include anche cittadini europei e latinoamericani che scelgono di stabilirsi nell’arcipelago. Ha fatto notare che molti di questi immigrati godono di un potere d’acquisto superiore a quello della popolazione locale, il che presenta notevoli sfide sul fronte del mercato immobiliare e della qualità della vita in generale.
Tuttavia, è importante sottolineare che limitare l’accesso alla casa ai residenti non comunitari potrebbe violare le normative europee. García ha, tuttavia, richiamato l’attenzione su come i regolamenti europei possano consentire tali limitazioni per motivi di interesse generale, come quelli che necessitano le Canarie in risposta all’attuale crisi demografica e migratoria.