Isole Canarie

La letteratura incontra i bar: un omaggio alla narrazione nei locali pubblici

Il libro “Nos vemos en el bar” di Yakela Relabe unisce lettura e socializzazione, trasformando i bar in spazi culturali dove racconti brevi stimolano dialogo e creatività tra i frequentatori.

L’unione tra lettura e bar può sembrare a prima vista improbabile, ma la scrittrice YAKELA RELABE dimostra quanto questa combinazione possa essere ricca di significato. Il suo libro “Nos vemos en el bar” raccoglie centoventi racconti brevi ambientati all’interno di bar, rendendoli accessibili gratuitamente in alcuni locali delle CANARIE. L’opera non solo offre una nuova prospettiva sulla letteratura, ma celebra anche i bar come autentici luoghi di socializzazione e ispirazione.

La letteratura incontra i bar: un omaggio alla narrazione nei locali pubblici

Il bar come palcoscenico di storie

YAKELA RELABE descrive il bar come uno spazio dove i pensieri e le idee si incrociano, un luogo di condivisione e interazione. “Il bar è inteso come un posto dove si condividono ogni tipo di pensieri,” afferma l’autrice, evidenziando l’importanza di questi ambienti nel favorire la creatività e la narrazione. Questi locali non sono semplici punti di ritrovo, ma diventano veri e propri palcoscenici per una varietà di personaggi e storie.

Secondo YAKELA, osservare le persone che frequentano questi spazi può generare idee e spunti narrativi. “La magia degli spazi sociali” risiede proprio nella possibilità di immaginare storie partendo dall’osservazione di ciò che ci circonda. La scrittrice ha deciso di rendere omaggio ai bar attraverso il suo libro, sentendosi in debito verso questi luoghi che tanto hanno contribuito alla sua ispirazione. “Ho pensato che il modo migliore per restituire quanto ricevuto sarebbe stato lasciare il libro proprio in questi spazi,” rivela.

Grazie a questa iniziativa, il suo lavoro è ora disponibile in numerosi bar, permettendo di riconnettere la lettura con l’atmosfera vivace degli spazi pubblici. “È bello sapere che il mio libro possa trovare un luogo familiare per i lettori,” conclude YAKELA, sottolineando come il bar stia diventando un punto d’incontro per la cultura e la narrazione.

Libri nei bar: una nuova iniziativa culturale

L’idea di distribuire libri nei bar è iniziata a BARCELLONA, dove ha coinvolto oltre 20 locali, e si è successivamente espansa a livello nazionale grazie all’iniziativa “Libri nei bar”. YAKELA sottolinea il valore unico di questo progetto: “È un ottimo modo per far conoscere e diffondere i racconti, specialmente nei luoghi in cui sono nati.” Questo approccio innovativo non solo avvicina lettori e scrittori, ma trasforma anche i bar in centri culturali.

Il formato breve dei racconti ha una funzione fondamentale nel favorire la lettura. Questo permette ai lettori di godere di una pubblicazione mentre si trovano nel loro bar preferito, senza la pressione di dover completare un libro lungo in una sola seduta. “Una lettrice mi ha raccontato che il suo momento preferito della giornata è quando, durante la colazione, legge qualche racconto mentre si gode il suo caffè,” afferma YAKELA, evidenziando come la lettura possa diventare un attimo di piacere quotidiano.

Grazie a questo progetto, i bar non sono più solo punti di consumo, ma diventano spazi in cui i racconti possono prendere vita e dove si possono avviare conversazioni significative. Ogni racconto può avviare un dialogo, stimolando una riflessione sulla vita e le interazioni umane.

Un luogo di condivisione e dialogo

Nonostante possa sembrare strano, YAKELA riconosce che i bar rappresentano delle ottime occasioni per il dialogo. “Il bar è un luogo impeccabile per condividere, discutere e ascoltare,” afferma. In un’epoca in cui molti sembrano isolati anche quando si trovano in mezzo alla gente, la scrittrice sogna di ripristinare i bar come luoghi di scambio culturale e conversazione.

L’iniziativa di inserire libri nei bar offre una soluzione a questa tendenza verso la solitudine. “Se qualcuno prende un libro e inizia a leggere, potrebbe incontrare un altro lettore e avviare una conversazione stimolante,” suggerisce YAKELA. La speranza è che i racconti diventino spunti di dialogo, incoraggiando le persone a fermarsi e riflettere sul mondo che le circonda.

  • “Spesso è importante comunicare tra di noi, ricordando l’importanza di ascoltare e condividere,”* conclude YAKELA. Queste parole evocano un desiderio di comunità, di un ritorno a relazioni significative in spazi nei quali ci si aspetterebbe solo consumo e isolamento. La lettura e i bar, due mondi apparentemente distanti, possono invece fondersi in un’unica grande narrazione.